“…non avrà ragione Moser quando dice che per andare forte bisogna pedalare agili…i rapporti duri ?”
La cadenza di pedalata ideale
Questo articolo è ispirato dalla cronoscalata. Perché vi chiederete. Semplicemente perché più che in tutti gli altri tipi di gara, nella cronoscalata rimani solo con te stesso, contro la salita e contro la fatica. È lì che devi cercare il tuo ritmo naturale che detterà la cadenza di pedalata ideale e per trovarlo dovrai tener conto del:
- Ritmo di pedalata
- Ritmo di respirazione
- La concentrazione
Ho fatto un video dove cerco di individuare tre consigli utili perché anche tu possa trovare la tua personale cadenza di pedalata:
La cadenza di pedalata
Per trovare questo ritmo naturale entra in gioco come dicevamo la cadenza di pedalata, la migliore per te, quella che abbia il miglior rapporto costo-beneficio e che sia allo stesso tempo la più efficiente.
Qual è quindi la tua cadenza in base al rapporto che stai spingendo?
Il ciclismo moderno è stato sicuramente influenzato da Lance Armstrong e dai concetti di allenamento da lui adottati, ma già molti anni prima, nel record dell’ora, Moser spingeva dei rapporti incredibili a più di 100RPM.
Vediamo quindi 3 consigli per trovare la cadenza di pedalata ideale, tratti dal libro “Dalla Parte del Ciclismo”, dove un giornalista intervista Aldo Sassi detto “Il professore dei ciclisti”, ovvero uno dei più apprezzati preparatori atletici del ciclismo in Italia scomparso qualche anno fa.
1- Agilità
L’agilità ha un’ottima efficienza, essendo i muscoli contratti per tempi più brevi, c’è maggior tempo di recupero e la fatica viene così spezzettata in più parti nel corso del tragitto.
2- Segui le tue sensazioni
La cadenza di pedalata è il frutto della storia ciclistica, dell’esperienza e delle caratteristiche fisiche del singolo e proprio per questo non si può definirne una giusta per tutti. Una riflessione importante di Aldo Sassi è quella riguardo la fatica percepita, non dobbiamo trascurare queste sensazioni solo per attenerci ad una tabella di marcia, ergo ascoltiamoci.
3- SFR
È vero quindi che la cadenza di pedalata dovrebbe essere elevata, ma allo stesso tempo dovrebbe essere tale da trasferire potenza sui pedali. Un lavoro quindi di forza-potenza sono sicuramente le SFR (Salite Forza Resistenza) inventate proprio da Aldo Sassi, queste ci permetteranno di migliorare notevolmente la capacità di esprimere potenza anche a cadenze più elevate.
Qual è la vostra cadenza di pedalata ideale? Siete riusciti a modificarla? Come?
Non possono esserci relazioni universali su tale argomento. Siamo singole persone ed ognuno è diverso dall’altro. Ma una componente essenziale su dette diversità è L’ETÀ del ciclista.
Per me è rilevante la lunghezza della salita. oltre che la pendenza. Ma considerando una salita al 6%, lunga 3 km conviene cercare un rapporto lungo che permetta di andare alla massima velocità non andando sotto le 65 rpm. per pendenze più arcigne e distanze lunghe, tipo 8% per 12 km…meglio cercare una cadenza sui 70rpm e cercare una Fc su80% non di più per permetterci di continuare la girata in sicurezza e arrivare a casa . Ovviamente è un giudizio il mio da ciclista di medio livello. Ora se si parla di allenarsi talmente da arrivare a fare una… Read more »
Ciao a tutti, E’ inutile io se pedalo troppo agile i battiti e la respirazione vanno alle stelle e alla fine non e’ redditizio. Nel mio caso meglio rapporti un po’ piu’ duri ….vado su meglio e piu’ veloce….certo probabilmentre sulle lunghe distanze soffro di piu’ ma se metto il 27 e voglio restare in soglia gli altri arrivano in cima un ora prima di me!! E calcolando l’eta’ (61) non so se e’ meglio affaticare il cuore piuttosto che le gambe…forse e’ un discorso valido per i giovincelli …ma sopra i 50 non so…
dopo tre anni di Metodo PIT, ora riesco, quando sono ok a fare molte delle salite che faccio, e parlo di Prestigio quindi salite lunghe e toste, tra le 65 e le 70 RPM.Condivido molto anche il discorso di Luciano sulla Forza mentale e la respirazione. Queste sono due componenti basilari per noi cicloamatori. Ciao Davide
Provando le salite e provando le varie cadenze mi son reso conto che andando più agile aumenta la frequenza cardiaca, andando un po’ più duro la frequenza tende a scendere.
Certo adesso proverò con il ritmo di pedalata e respirazione.
Grazie
Marcello è vero, con l’aumento della cadenza aumenta anche la frequenza cardiaca, per questo serve un buon allenamento generale