Il ciclismo ha la particolarità di essere uno sport molto popolare ma al tempo stesso, per chi non è mai salito su una bici da corsa e uscito in gruppo, continua ad avere degli aspetti misteriosi e incomprensibili.
Capita anche a voi di ricevere domande “tecniche” da amici non-ciclisti?
Le più comuni di solito sono del tipo:
“Ma perché vi depilate le gambe?” (abbiamo già risposto in questo post)
“Ma perché non portate le mutande?”
“Come fate a fare 100 km in sella? Non vi brucia il sedere?”
“Che velocità fate in discesa? E in pianura? E in salita?”
“Ma davvero stando a ruota o in gruppo non si fa fatica?”
Ecco su questa ultima domanda mi vorrei concentrare con questo articolo, sapendo bene che per noi ciclisti, lo stare a ruota o nella pancia del gruppo è una cosa naturale, una delle prime che si impara, tuttavia credo che un po’ di teoria anche su questo “fondamentale” non faccia male nemmeno ai più navigati di noi. E come al solito lo facciamo con un occhio particolare alle buone regole di sicurezza.
Per fare questo prendo spunto da un simpatico video che ho trovato in rete, in realtà l’animazione non dice molto (anche perché è in inglese) allora ho preso le schermate e per ogni punto riporto la mia descrizione.
Il flusso dell’aria
Analizzando dall’alto un ciclista che viaggia da solo, notiamo come il flusso d’aria che lo investe crea nella parte posteriore una zona di vuoto in cui la resistenza dell’aria si riduce notevolmente.
A quale distanza?
Nella zona blu in cui l’effetto della resistenza dell’aria è sensibilmente inferiore il ciclista a ruota si posiziona. In questa immagine l’indicazione è di mantenere una distanza di circa 30 cm dalla ruota che ci precede, in realtà secondo me è una distanza anche troppo grande, per ottenere il massimo del vantaggio stando a ruota dovremmo stare almeno a 20 cm se non di meno. Naturalmente questo dipende dalla nostra esperienza, dall’esperienza di chi ci precede, dal tipo di terreno e dalla velocità.
Quanto vantaggio si ha?
La riduzione dello sforzo onestamente non è un valore che si può facilmente quantificare.In questa immagine si parla di una riduzione del 30% dello sforzo rispetto a chi resta al vento, in realtà anche questo dato può variare in base alla mole del ciclista che ci precede e alla sua posizione in sella.
Tutti abbiamo provato la differenza di restare a ruota del compagno passista che pesa 80 kg oppure dello scalatore da 55 kg che oltre a essere piccolo magari resta anche piegato in posizione aerodinamica.
Vento laterale
In caso di vento laterale per avere la massima copertura dall’aria, non dobbiamo rimanere in scia esattamente dietro al compagno ma spostarci leggermente dal lato opposto rispetto a quello da cui arriva il vento. Naturalmente se ci troviamo in una strada trafficata dobbiamo limitare lo spostamento il più possibile per non creare situazioni di pericolo.
Il campo visivo.
Quando siamo a ruota il nostro campo visivo è limitato come schematizzato nella figura. Il primo consiglio è di non concentrarsi sulla ruota che ci precede ma buttare sempre un occhio più avanti per controllare la strada. Per questo motivo è opportuno tenersi leggermente a lato rispetto al compagno davanti per allargare la nostra visuale e poter vedere le condizioni dell’asfalto che percorriamo.
Segnalare gli ostacoli
Questa è forse la regola di sicurezza n.1 che tutti noi conosciamo perfettamente, eppure quante volte nelle nostre uscite rischiamo di cadere (o cadiamo) perché chi sta davanti non segnala bene gli ostacoli sulla strada?
Questo è uno dei motivi per cui al punto sopra, dicevo di restare un po’ lateralmente al compagno per ampliare il campo visivo. Non fidatevi mai troppo di chi vi precede.
Quando invece siamo noi davanti a tirare, abbiamo l’accortezza di segnalare sempre eventuali situazioni di pericolo, anche se possono sembrare cose da poco, meglio un segnale in più che non fa male a nessuno. Buche, auto parcheggiate, animali, ostacoli, bagnato, altri ciclisti o signore in bicicletta. Non risparmiate energie per queste cose!
Ecco il video completo da cui ho tratto le immagini, è in inglese ma il succo del discorso si capisce.
E voi avete qualche altro accorgimento o consiglio da aggiungere?
Vi interessa questo genere di argomenti oppure li trovate banali?
Spazio ai vostri commenti!
GRAZIE PER I BUONI CONSIGLI IO è DA UNA VITA CHE VADO IN BICI TUTTI I GIORNI MA STARE A RUOTA CI VADO MA è MOLTO PERICOLOSO IN TANTI CICLISTI NEMMENO RIESCONO A PEDALARE SEMPRE DRITTI E QUANDO COMINCIANO A STANCARE è ANCORA PEGGIO COMUNQUE IO NON SONO MAI CADUTO MA SOLO GRAZIE ALLA MIA BRAVURA DOVEVO FARE L EQUILIBRISTA IN UN CIRCO FORSE ERA MEGLIO INVECE DEL CICLISTA NON VI PARE COLLEGHI CICLISTI ?
😂😂🚴🏿♂️
Grazie per i consigli, ho la bici da corsa da un paio di mesi e ho tutto da imparare. Buone pedalate a tutti.
ciao io vado in bici da circa quattro anni sono sempre uscito da solo perche’ non so mai quando parto che percorso faccio e a che ora arrivo qualche volta faccio qualche km con quelli che trovo ,adesso che sono in pensione esco anche tutti i giorni al mattino o al pomeriggio facio di media dalle due alle tre ore a volte trovo qualche ciuccia ruota e rallento finche’ mi sorpassano a volte faccio io il ciuccia ruota per qualche km e dopo li sorpasso e vado da solo perche ho un’andatura piu veloce ciao da dove siete e via… Read more »
Salve a tutti e grazie per le perle di saggezza che elargite soprattutto a quelli che come me vanno da poco in bici. Inizialmente non capivo cosa significasse andare a ruota ma quando un veterano mi ha mostrato devo dire che il beneficio si nota e tanto. Ovviamente è tutta una questione di pratica per migliorare ed affinare la tecnica ma quando capisci il meccanismo e riesci a superare qualche timore iniziale ti accorgi come la scia aiuta, eccome. Comunque esco spesso da solo ed il gusto che si prova a pedalare in solitudine confrontandosi solo con se stesso, magari… Read more »
Apprezzo molto i consigli di Davide e tutti i commenti con le varie esperienze. A tutto ciò vorrei aggiungere 2 situazione che, quando si viaggia in gruppo, personalmente mi danno tremendamente fastidio: 1 – quando uno degli ultimi della fila (che si sente +fresco e il +forte) si mette a tutta per andare a posizionarsi davanti, quando invece il primo dà il cambio al secondo della fila e così via; 2 – quello che ti sorpassa a destra, che non sa che se sento un rumore da dietro, distinto mi sposto a dx con il rischio di provocare una caduta… Read more »
Ciao a tutti, per la mia esperienza i ciuccia ruota non esistono, perchè chi è davanti va con il suo passo quelli dietro spesso cercano di resistere, se non danno cambi è perchè non c’è la fanno , e sono i piu bravi che per farlo vedere accellerano in base alle loro capacità. comunque a parità chi sta dietro risparmia Fatica. Buona Bici a tutti