Oggi parliamo dei “cambi” in testa al gruppo.
E’ sempre uno spettacolo vedere, durante le gare dei professionisti, la maestria con cui questi atleti riescono a stare a ruota a pochi millimetri dal corridore davanti, e quando ci sono le fughe in cui tutti collaborano, si nota quanto i cambi regolari possono essere efficaci.
E noi amatori ?
Spesso noi non siamo altrettanto coordinati e collaborativi.
Sarà capitato anche a te di trovarti in un gruppetto di ciclisti (in gara o in uscita con gli amici) dove chi passa in testa a tirare aumenta automaticamente l’andatura. Non ho mai capito se lo fanno per dimostrare la propria forza o semplicemente perché non hanno capito che lo scopo dei cambi regolari è quello di mantenere un’andatura sostenuta per un lungo periodo di tempo.
Ci sono poi i ciclisti che tirano per 10 chilometri senza chiedere un cambio, e quelli che mettono fuori il naso per 10 metri e poi si spostano (non sempre dalla parte corretta).
Ecco perché oggi ho deciso di parlare di questo argomento, e lo faccio commentando un bel video trovato su internet, che ho sezionato punto per punto. In realtà il video parla dei cambi in “doppia fila” che sono difficilmente replicabili in strade aperte al traffico, però i consigli sono validi anche per la classica fila singola a cambi regolari.
Come funziona e perché
Come già sappiamo c’è un enorme vantaggio nello stare a ruota di un altro ciclista per quanto riguarda il risparmio energetico. Se siamo in gruppo, possiamo lavorare insieme per trarre il massimo vantaggio da questo principio aerodinamico. Usualmente si farà a turno per stare davanti a tirare tramite dei movimenti circolari del gruppo.
I turni circolari o a doppia fila prevedono due file di ciclisti, la fila esterna correrà ad un ritmo più spedito di quella interna, quando il ciclista della corsia esterna raggiunge la testa del gruppo si immette nella fila interna e diminuisce la velocità affinché a sua volta il prossimo raggiunga la testa, quando si troverà nell’ultima posizione della fila interna si sposterà nuovamente nella fila esterna, riprendendo l’andatura “di crociera” fino a raggiungere la testa del gruppo e così via.
In questa maniera c’è una costante rotazione del gruppo così da suddividere equamente lo sforzo, mantenendo una maggior velocità per più tempo.
Come prendere il posto in testa
Prestate attenzione a lavorare in gruppo e ad essere ben coordinati, anche se state pensando di potervi mangiare tutti i vostri compagni a colazione , quando raggiungete la testa del gruppo rientrate e diminuite la velocità quel tanto che basta per retrocedere con il resto della fila interna.
Se invece staccate troppo la testa senza inserirvi e rallentare, il compagno seguente dovrà accelerare ulteriormente per raggiungervi ed entrambi sprecherete energie che avreste potuto invece conservare, questo problema si rifletterà a sua volta su tutto il resto della fila.
Dovete calcolare bene quando inserirvi nella fila interna, siate sicuri di avere lo spazio libero necessario, dirigete velocemente lo sguardo sotto il vostro braccio per capire la distanza dalla ruota anteriore del compagno in testa così da prendere le misure e far sì che la transizione proceda al meglio e senza intoppi.
Come retrocedere e riiniziare il giro
Quando retrocedete fino al retro del gruppo fate sempre attenzione a mantenere il ritmo per aggiungervi senza troppa difficoltà alla fila esterna nel momento giusto.
Potreste trovarvi con dei compagni che escono dal giro e si mantengono sul retro, solitamente perché non riescono a sostenere il ritmo per andare in testa.
Se vi fermate nel retro stabilite un segnale per far sapere che il prossimo non deve retrocedere oltre per passare nella fila esterna.
Raccomandazioni
Fate sempre attenzione a tenere la distanza di sicurezza con la bici che vi precede, tenendo d’occhio a quello che succede di fronte. Se dovete rallentare fatelo il più lentamente possibile visto che i cambi repentini di velocità sono pericolosissimi e causano incidenti.
Una maniera efficace per rallentare è quella di porvi alla mercé del vento.
Concludendo
La doppia fila con cambi regolari se fatta nel modo giusto è la strategia più efficace per sostenere un andatura molto elevata per diverso tempo. Per farlo però c’è bisogno di consapevolezza, disciplina e controllo.
Ed ecco il video
Per oggi è tutto, spero ti sia piaciuto questo articolo, ma sopratutto mi piacerebbe sapere tu cosa ne pensi.
Come avvengono i cambi nel tuo gruppo ?
A presto e buone pedalate !
Davide
[…] Abbiamo già visto in alcuni articoli precedenti, alcune di queste regole non scritte che hanno a che fare con la sicurezza, come il segnalare gli ostacoli, il non sovrapporre le ruote, come dare i cambi in modo corretto ecc. […]
Perfetto. Grazie, lo terrò a mente.
Giusto anche il commento di chi aggiunge la protezione dal vento laterale, anche se questa condizione non si può sempre utilizzare perchè sulla strada, a meno di granfondo – e neppure se ne può sempre essere sicuri…-ci sono le auto che arrivano da sinistra e quindi c’è un senso orario più o meno obbligato da rispettare.
Ma non dovrebbe essere la fila esterna a sorpassare?
Grazie davvero interessante… ci proveremo!
Bisogna provare tante volte, prima 10 15 minuti e poi con il tempo aumenta il feeling, la sintonia e la coordinazione e si può allungare il tempo, ma come tutte le cose poi diventa un movimento automatico, basta avere pazienza che tutti prendano il giro giusto poi di kilometri se ne fanno tanti e senza faticare troppo