L’intervista a Piero Fischi di qualche giorno fa, è stata molto apprezzata, e questo ha fatto molto piacere a me e a Piero, con il quale conto di poter collaborare ancora in futuro per proporvi sempre contenuti di qualità.
Per chi si fosse perso la prima parte, Piero Fischi è un esperto di preparazione atletica per ciclisti e autore del libro “Ciclismo – Allenamento e Alimentazione”
Come promesso, ho raccolto le vostre domande arrivate nei commenti al precedente post, ed ho cercato di condensarle in poche domande che fossero riepilogative degli argomenti che vi stanno più a cuore.
Vista la quantità e la diversità dei temi trattati, tuttavia, non è stato facile scremare e riassumere le domande e quindi ho dovuto selezionarne alcune, che ho ritenuto più interessanti e le ho girate pari pari al nostro esperto, che ha risposto con la solita disponibilità e competenza.
Spero che tutti possiate trovare almeno in parte le risposte che cercavate, e mi scuso con chi invece non ha visto soddisfatta la propria curiosità.
Alimentazione
Questo è un argomento molto caro a noi cicloamatori soprattutto perchésul tema c’è molta informazione ma anche altrettanta confusione. Ci sirende conto che un’alimentazione corretta è un tassello fondamentalenella preparazione atletica a tutti i livelli ad anche per ilbenessere personale.
Iniziamo a chiarire un po’ il concetto di dieta dissociata, puoispiegare più dettagliatamente di cosa si tratta?
La dieta dissociata è compatibile con la dieta mediterranea a possiamo mantenere questo regime durante tutto l’arco dell’anno?
“Per ciò che riguarda l’alimentazione, è vero che sia un pilastro importante della prestazione ciclistica e parlo sia di alimentazione in genere che durante le gare di durata (granfondo, randonneurs e comunque oltre le tre ore circa di impegno). La dieta dissociata deriva da uno studio che ha dimostrato che tenendo per qualche giorno i muscoli ” a stecchetto” per ciò che riguarda i carboidrati, questi ne riuscivano ad immagazzinare un po’ di più nei giorni seguenti, dando così la possibilità di avere una prestazione superiore fisiologicamente. Lo schema è quello di alimentarsi senza carboidrati (pasta, pane, riso, patate, zuccheri) nei primi tre giorni della settimana e nei secondi tre dare la grande precedenza a questi, invertendo il regime alimentare fino alla gara. Così facendo si riempiono bene i muscoli di glucosio (uno zucchero) e ci si preserva un po’ di più dalle crisi di rendimento. Questo sistema è ancora oggi in uso tra molti professionisti relativamente a gare di un giorno. “
Parliamo ora di integratori. Negli ultimi anni hanno assunto un ruolosempre più importante nel ciclismo, tanto che oramai quasi tutti noiabbiamo sempre in tasca una barretta o un sacchetto di gel. Tuttaviac’è ancora molto scetticismo a riguardo e dubbi legati all’utilità masoprattutto alla dannosità di questi integratori.
Qual è la tua opinione riguardo l’utilità e le modalità di assunzione ?
Tra mille marche e tipologie di prodotti disponibili,come ci dobbiamoorientare nella scelta ?
“Gli integratori sono una cosa molto utile se vengono usati, come dice il loro nome, per integrare l’alimentazione e non per sostituirla. Per la loro scelta basta rivolgersi ad aziende serie che testino i loro prodotti, ma anche le materie prime con attenzione; direi che le migliori marche italiane siano tutte affidabili in questo senso. Il mondo degli integratori è molto vario: una barretta, ad esempio, può essere di carboidrati, di proteine, o di qualche altra miscela e l’uso è molto diverso. I carboidrati servono per gestire bene l’ultima parte della corsa: barrette e gel riescono a gestire bene le ultime due ore di corsa, mentre le proteine (aminoacidi ramificati e proteine in polvere o in barrette)è bene riservarle al recupero muscolare, oppure alla sostituzione di un pasto se si vuole stare leggeri e si hanno problemi di peso. E’ poi vero che ci siano un’infinità di altri prodotti, ma saper scindere queste due grandi linee è già molto per non commettere errori. Dopo gli sforzi intensi gli integratori servono per coprire quel “danno” che lo sforzo stesso ha fatto in modo più veloce: è meglio prendere un frullato di proteine che dover mangiare sei bistecche per trovare lo stesso quantitativo di aminoacidi, no?”
Preparazione Invernale
Sono molte le domande arrivate sulla preparazione invernale.
Abbiamo già detto che è importante mantenere una buona capacitàaerobica e rafforzare la parte alta del corpo, considerando che siamoormai a metà dicembre, e volendo arrivare con una discretapreparazione nei primi mesi dell’anno (pensando ad un cicloamatore conpreparazione nella media e poco tempo da dedicare all’allenamento),che tipo di lavoro consigli di fare tra Dicembre e Febbraio?
“La cosa importante è sempre quando si intende esordire nella prima gara della stagione: i periodi fondamentali dalla ripresa delle pedalate in poi sono tre: resistenza, forza (SFR) e soglia. Se si vuole iniziare a correre a marzo, a dicembre si ricomincia a pedalare a ritmi medi per la resistenza, a gennaio si farà il periodo di forza con le SFR ed a febbraio la rifinitura con i lavori di soglia. Se l’esordio si avvicina, bisogna spostare indietro tutto quanto e chi si può permettere di iniziare più tardi può fare le cose con più calma.”
In questi giorni si è spento il Dr Aldo Sassi, a cui chiunque si occupi in qualche modo di ciclismo, deve riconoscenza per il suoimpegno, le sue innovazioni e la sua battaglia per un ciclismo pulito.Il Dr Sassi è tra le altre cose l’inventore delle famose SFR.Ci dai qualche indicazione su come e quando compiere questo esercizio,sempre in ottica della preparazione invernale di un cicloamatore medio?
“Sono rimasto anch’io molto dispiaciuto della scomparsa di Aldo, un amico ed un grande studioso dell’allenamento. Fu lui nel 1984 ad inventare le SFR nella preparazione del record dell’ora di Moser in Messico. Le Salite Forza-Resistenza si fanno da seduti sulla sella a 30-40 rpm senza tirare con le braccia il manubrio, ma lasciandole solo appoggiate. La catena deve essere sul 53 (o il 50, comunque sulla moltiplica grande) ed il rapporto importa poco perchè prima di tutto bisogna che la frequenza cardiaca non superi il 90% della soglia e che le pedalate non superino le 40 rpm. Le SFR si fanno in serie da tre a cinque; dopo ognuna si deve subito fare un tratto di 30-45 secondi agilissimo a 110-120 rpm (scendendo dalla salita con un 39-23 ad esempio) e poi il recupero di 3-4 minuti. Di solito ne faccio fare due-tre serie di 3-5 SFR da 3-5 minuti, a seconda del livello del ciclista. “
Perdita e mantenimento del peso
Questo è un argomento che sta nel mezzo tra alimentazione epreparazione invernale, che spesso mi viene posto dai miei lettori.Ci dai qualche regola per perdere qualche chilo di troppo e/o permantenere il peso forma?
“Per mantenere il peso bisogna mangiare non troppo, possibilmente in modo corretto e cercare di bruciare calorie con il lavoro in bicicletta. Una regola valida è quella di separare carboidrati e proteine, quindi no a carne con patate e si a carne con verdura; no a pasta e carne, ma piatto unico, magari un po’ più abbondante. Una buona regola è quella di iniziare il pasto con un piatto di verdure cotte o crude e poi passare alla pietanza, primo o secondo che sia. E’ bene non saltare pasto, ma mangiare spuntini di frutta fresca a metà mattino ed a metà pomeriggio, così da arrivare al pasto meno affamati. Attenzione poi alle calorie “subdole”, contenute nel vino, negli alcoolici e nei grassi di condimento (burro, panna, margarina). Tutto sta nel trovare un equilibrio valido tra i pasti e le calorie che si bruciano, fermo restando che la pigrizia ha portato sempre a risultati molto scadenti. “
Alcune delle vostre domande
E ora un po’ di domande riportate pari pari come sono arrivate. Le hoscelte tra le altre perché, pur essendo “personali”, trattano dei temimolto interessanti per tutti.
Giovanni scrive: “…Io faccio una fatica enorme nei primi km delle granfondo svuotandomi totalmente per non perdere le ruote esiste qualche sistema o allenamento per evitare questo inconveniente?”
Le partenze “a tutta”, tipiche delle granfondo, fanno male a molti, soprattutto a ciclisti non proprio giovanissimi e questo è del tutto fisiologico. Non si può migliorare granchè con l’allenamento, ma è invece opportuno fare un buon riscaldamento prima della partenza e questo vale anche se poi si deve stare fermi in griglia un bel po’. Questo accorgimento e quello di cercare di andare con grande agilità nei primi chilometri sono gli unici espedienti che ci possono essere utili e mi inserisco anche io nella categoria perchè ho lo stesso tipo di problema.
-Luca scrive:”…Buon giorno sono un veterano di 42 anni ho ripreso la bici in maniera agonistica da un anno dopo 23 che avevo smesso. Ho sempre in allenamento i battiti secondo me alti 160/170 in pianura,lamia soglia è di circa 185 come posso allenarmi per cercare di diminuire un po i battiti.?”
Avere una soglia a 185 bpm a 42 anni è una sorta di record; prima di tutto credo che questa sia stata un pochino sovrastimata. Come dici tu, va bene avere 160-170 bpm in allenamento, ma una soglia così alta è tipica di un quindicenne e ci credo poco che tu sia davvero così. In ogni caso, è assai probabile che tu abbia un cuore piuttosto piccolo e che questo batta più velocemente del normale per compensare il minor getto di sangue. Nessun problema e non è il caso di abbassare i battiti, ma io chiederei conferma della soglia con un nuovo test fatto diversamente.
-Salvo scrive: “…Volevo sapere come mai io a inizio stagione, dopoaver fatto il mio bell’anno agonistico, e un stop di almeno 20 giorniho l’ematocrito 50,1 e emoglobina a 15,8, arrivo a fine stagione, pursequendo un alimentazione mirata, con valori di HCT 38 e HGB 14,2.Spiegami come mai i PRO hanno i valori sempre al limite.”
“L’ematocrito, cioè il rapporto tra parte solida e parte liquida del sangue, varia nei vari periodi dell’anno e non solo; quello che dice Salvo è nella norma perchè l’attività aerobica, quindi la stagione ciclistica, tende ad abbassare ematocrito ed emoglobina. I professionisti non è vero che siano tutti con i valori al limite; ci sono valori bassi anche tra di loro. C’è chi cerca di portarsi verso il limite con pratiche illecite, ma oggi questi corridori hanno vita breve, visto che gli esami antidoping sono molto perfezionati in questo senso. “
-Fabio scrive:”…la domanda che vorrei porvi riguarda la mia posizionein sella, non capisco perche’ dopo 2ore di bici accuso dei dolori alleossa ischiatiche,premetto che ad oggi ho cambiato una serie di selle eancora non sono riuscito a risolvere il problema, attualmente sto’usando l’aliante dell FIZI’K in quanto pare che sia leggermente piuimbottita rispetto alle altre e mi sembra che vada un pochino megliovorrei un vostro consiglio per poter risolvere questo problema unavolta per sempre,grazie e complimenti ancora per la disponibilità’”
“I dolori alle ossa ischiatiche ci indicano che la tua posizione in bici “schiaccia” troppo sulla sella e quindi devi rivedere la posizione; probabilmente sei troppo alto (più probabile) o troppo basso sulla sella. Usa pantaloncini con un ottimo fondello imbottito e mettiti una crema protettiva nei punti di appoggio. Oggi ci sono anche pellicole molto valide da mettere sopra al fondello. Guarda bene che le ossa ischiatiche premano al centro delle due metà della sella e se non è così usa una sella adatta a queste misure. Con queste attenzioni dovresti risolvere il problema e tieni presente che solo il 55% del tuo peso deve gravare sulla sella ed il 45% sul manubrio. “
-Franco scrive: “…a volte mi chiedo se sono sulla buona strada ,visto amio dire i mediocri risultati ottenuti di tipo 172 battiti al massimodel mio sforzo e 148-158 in pianura a una media di 30- 35 km orari e85-90 rpm su 50-60 km di uscita .Ho 48 anni e peso circa 92 kg x 178d’altezza .Vorrei sapere cosa ne pensa Piero “
“Franco, poco importa il valore massimo dei battiti a cui si arriva, mentre andare in pianura a 30-35 all’ora a 150 bpm è una cosa apprezzabile. Non ho moltio elementi, ma credo che tu abbia una buona base aerobica. “
-Mario scrive: “… sono un cicloamatore di 62 anni diciamo che mastico ciclismo da una vita , dopo essere stato un discreto dilettante ,lamia passione per la bici e durata fino ad oggi ,quello che volevosapere e come deve allenarsi un ciclista della mia età,se ci sono
metolodogie per recuperare energie più in fretta (sono consapevole chealla mia età i recuperi sono più lunghi) però se avessi dei consigli,visto che oggi i metodi di allenamento sono notevolmente cambiati ,ne
sarei molto grato grazie”
“Il recupero è una caratteristica che con l’avanzare dell’età diventa sempre un po’ più lunga, questo è naturale. La cosa migliore alla tua età è quella di dosare gli sforzi secondo le tue possibilità e tu hai anche un’ottima esperienza, avendo corso da dilettante. Oggi vuoi fare cento km forte? Va bene, però poi fai due-tre uscite agili in pianura ad andatura blanda? Vuoi scalare una montagna mitica? Basta usare poi lo stesso schema di recupero. I metodi di allenamento non si discostano da quelli dei ciclisti più giovani, il tutto ovviamente con un carico di lavoro meno impegnativo. “
-Roby scrive:”Grazie Davide, vorrei fare una domanda secca al dr.Fischi : la mia soglia max e ‘ di 165 battiti.(56 anni, 173cm, 67kg)se dovessi fare una salita (8%) di 10 km restando al 80-90% dellasoglia massima (130 /140) come si predica, ci impiegherei mezzagiornata per raggiungere la vetta.(senza contare la frequenza dipedalata che se dovessi mantenerla alta non arriverei a meta’ dellasalita) . Io 130 battiti fatico a tenerli a 40 rpm in pianura mentrechiacchero con l’amico e mi godo il panorama! E questo anche a finestagione con 5000 km nelle gambe.Eppure a riposo sto intorno i 58 battiti…. mah che dite rischiol’infarto e quindi meglio cambiare sport?”
“Caro Roby, non rischi nulla. Nessuno (almeno credo) predica che si debbano fare le salite non oltre il 90% della soglia massima; la salita è una fase della pedalata in cui, volenti o nolenti, ci si deve impegnare davvero. Fai un test di soglia, determina la tua soglia anerobica (tu sarai tra 155 e 165) e con quel riferimento vai a afre le salite. L’importante è che tu sia ben allenato e non improvvisi le cose e che dopo recuperi bene gli sforzi. Da quello che capisco dalle tue righe direi che ti possa consigliare di lavorare tanto sull’agilità e di andare alla stessa velocità con due denti in più dietro; meno fatica, meno imballato e più soddisfazioni, altro che infarto! “
Ringrazio di cuore Piero, sono convinto che troverete tutti delle perle di saggezza nelle sue parole. Il ciclismo è un mondo così vasto e affascinante che non si finisce mai di imparare. Con Piero torneremo di sicuro ad approfondire qualche argomento in futuro.
Cosa ne pensate? Trovate utile questo tipo di iniziativa e pensate sia il caso di ripeterla? Aspetto i vostri commenti!
P.S. Oggi è il primo compelanno del blog. Grazie di cuore a tutti voi per la partecipazione. Senza di voi, senza i vostri commenti e le vostre email, non avrei mai avuto la costanza e l’entusiasmo di arrivare a questo punto.
Ci sono delle novità in arrivo: Il secondo video training di Turbo Rulli è quasi pronto ,sto preparando anche una seconda parte della miniguida all’allenamento sui rulli e altre risorse utili per la preparazione invernale.
Vi ricordo inoltre che è attiva la pagina facebook di ciclismopassione.com, per diventare fan basta cliccare sul riquadro a destra. Vi aspetto numerosi!
Ciao a tutti sono ale herbalife , ho letto il commento di ezio 71 anni, riguardo i crampi è vero bisogna bere più acqua è integrare i sali minerali , soprattutto d’estate è importante integrali anche nei giorni precedenti, non solo in borraccia quando si esce. Io uso quelli herbalife e trovo una buona risposta sia fisica e mentale.Per quanto riguarda le soste non programmate, passare da un carico di lavoro a una sosta improvisa, o allegerire in maniera troppo brusca il carico di lavoro può aumentare la produzione di acido lattico.Bisognerebbe prima di fermarsi fare un periodo di agilità… Read more »
[…] Intervista a Piero Fischi – seconda parte | CiclismoPassione.com […]
CIAO, HO 29 ANNI E SONO UN CICLOAMATORE, DA 3 ANNI CIRCA, VOLEVO SAPERE COME DEVO ALLENARMI DURANTE L'INVERNO X RIUSCIRE A FARE GRAN FONDO SENZA SOFFRIRE! SONO ALTO 1,75 CM E POESO 80 KG! CIAO E GRAZIE! A DIMENTICAVO MI PUOI DIRE ANCHE COME DEVO MANGIARE PULITO X RENDERE DI PIU' IN BICI? GRAZIE ANCORA!
Bravo Davide ,hai colto nel segno con gli argomenti trattati con Piero Fischi
complimenti Davide per il lavoro che stai facendo e l'intervita con Piero Fischi che dà risposte chiare
e molto semplici ne approfitto per augurarti un pedalabilissimo buon Anno Ciao
Ciao Marco, il problema del formicolio ai piedi è abbastanza comune, ma può dipendere da diversi fattori. Le tue scarpe sono senza dubbio di qualità, dunque può essere un problema di posizione in bici non corretta, oppure un problema di tacchette posizionate troppo in avanti rispetto al metatarso, oppure nella peggiore delle ipotesi un piccolo schiacciamento a livello vertebrale. Il mio consiglio è di affidarti ad un meccanico esperto, prima che ad un medico, che ti controlli la posizione in sella, in particolare la distensione della gamba, e la posizione delle tacchette. Prova inoltre a comprare dei plantari sportivi, ce… Read more »
Ciao. Sono un cicloamatore senza pretese, 8000 km/anno. Ho un problema che mi si presenta costantemente e che non riesco a risolvere: quando inizio ad aumentare il ritmo e a sforzare di più sui pedali, iniziano a "formicolare" le punte dei piedi e questo condiziona molto la prestazione. Utilizzo un paio di scarpe con un numero un più (ho il 44 e uso il 45), ho cambiato la posizione delle tacchette, ho provato a tenere slacciate le scarpe ma poi "balla" il piede. Potresti consigliarmi qualche eventuale esame o controllo da eseguire?
Grazie infinite
Marco (BS)
Ciao Davide,tanti auguri di buon Natale e un felice 2011.
grazie per quello che fai i tuoi consigli sono molto utili . andrea
nel farti gli auguri di un buon natale ti ringrazio per tutto quello che fai e gli argomenti molto utili che tratti grazie di tutto
Nel fare gli auguri al Blog, ringrazio Davide per tutto quello che sta facendo, in poco tempo, questo spazio, è diventato, per me, un punto di riferimento.
Quanto a questo argomento, sarei tentato di azzardare qualche risposta, ma è lo spazio dedicato a Piero Fischi, è giusto che risponda Lui!
Oggi 1ora e 30 minuti sulla neve, con la MTB, tanto per restare in tema con i lavori da svolgere in questo periodo… FORZA ALLO STATO PURO!
Sempre argomenti interessanti e risposte esaudienti grazie a te Davide e al Dott. Fischi per quello che fate per noi amatori. Buon Natale a tutti e buone pedalate anzi rullate. giuseppe b.
Caro Davide, Ti ringrazio per le iniziative che intraprendi e che a mio avviso sono molto utili. Mi piacerebbe avere un parere/ indicazione da Piero a proposito della soglia lattacida. Nella visita medico sportiva in laboratorio effettuata c/o lo studio del dott. Giulio Clerici la mia soglia lattacida si collocava a 88% del HR Max. (Tremendo mal di muscoli delle cosce). (Questo si verifica anche durante le sedute di Cycling in palestra specialmente nella fase di "Running" Durante la GF Prealpi Biellesi ho percorso la salta di Bielmonte con un HR al 104% senza sentire alcun fastidio muscolare. Ora perchè questa incoerenza? Esiste un… Read more »
Caro Davide,non ricordo di averti detto che tu sei omonimo del mio nipotino di 5 anni,per cui capirai a parte la passione comune , ma mi risulti più simpatico per il nome che porti.Ho letto le domande che hai posto al dott. Piero ormai nostro comune amico e mi fa piacere leggere le risposte che mi danno conferma che i sistemi che pratico sono esatti.Prima di lasciarci 2 cose mi piace comunicarti,la prima è che la morte del prof. Sassi mi ha profondamente addolorato e la seconda è quella di augurare a Te e alla tua famiglia gli auguri più… Read more »
CIAO DAVIDE ,GRAZIE PER AVER INTERVISTATO PIERO FISCHI DA PARTE DI TUTTI NOI CICLISTI. COME TU SAI D'INVERNO FACCIO RULLI E AL PROPOSITO TI VORREI CHIEDERE SE FACCIO BENE A FARE AGILITA' SEGUENDO LE TUE TABBELLE , DA META' NOVEMBRE FINO ADESSO. ANCHE SE HO NOTATO CHE USCENDO FUORI E FACENDO TROPPA AGILITA'SI FA FATICA A FARE LA PIU' PICCOLA DELLE SALITE. SECONDO TE E TROPPO FARE TROPPA AGILITA' E A GENNAIO INIZIARE CON LE SFR?
Per Roberto: il lavoro di agilità va fatto comunque in un contesto di aumento della resistenza, quindi a ritmi medi. Poi puoi iniziare con il potenziamento e a seguire lavori alla soglia. Piero Fischi docet!
Ciao Davide complimenti, le domande che hai selezionato le ho trovate interessanti continua cosi a presto maurizio
buon compleanno al blog ed ancora complimenti a te Davide!
il livello è sempre alto e di estremo interesse, e, mi pare che questa collaborazione col gentilissimo
dott. Fischi sia veramente preziosa.
ho fatto il Conconi sui rulli secondo le tue indicazioni, ma credo che qualcosa non sia andato alla
perfezione, perchè mi è venuto un valore di 155 pulsazioni di soglia, e mi pare un po basso per una FC massima di 184. ho 58 anni x181 di altezza e 82 di peso. lo rifarò presto stando più attento e poi vedremo.
un saluto
Ciao Davide devo dirti che riesci sempre a sorprendermi con argomenti realmente interessanti almeno per me che sono un semplice cicloamatore, ho apprezzato molto i sugerimenti di Piero che ringrazio per la sua disponibilità, io personalmente ho apprezzato molto la risposta sulla preparazione invernale perchè ha indicato anche i rapporti da utilizzare.
A tale proposito secondo me sarebbe stato utile anche che tu avresti dato lo stesso consiglio sui rapporti da usare sul video Turbo rulli.Prendilo come suggerimento ciao alla prossima viva la bici
e Buon Natale a tutti i pedalatori
Da qualche tempo ho il problema dei crampi. Assumo, durante le uscite impegnative, con regolarità sali minerali, anche se forse non bevo sufficientemente non avvertendo lo stimolo della sete. Questo mi accade di solito dopo aver percorso almeno un centinaio di chilometri ad andatura abbastanza veloce. Ho notato anche che , pur non avvertendo sintomi di particolare affaticamento, questo mio terribile subdolo nemico mi assale più di frequente dopo una sosta non programmata di alcuni minuti. Ci terrei a conoscere il parere del dott. Fischi e vorrei chiedergli consigli su come difendermi. Ho 71 anni ma sono ancora carico di energie e intendo… Read more »
Caro Luigi,
la colonna sonora di TurboRulli1 è un condensato di energia allo stato puro. Chiaramente il genere rock agressivo può piacere o non piacere, ma sono del parere che per stare un ora sui rulli in modo davvero esaltante c’è bisogno di una grande carica.
Comunque in TurboRulli2 ho inserito anche della musica dance, pop, e del rock meno agressivo ma sempre di grande carica motivazionale!
Ciao,il blog con il tempo migliora,sopratutto a livello di contenuti.
Ho acquistato il primo video, del quale non mi piace troppo la colonna sonora troppo invadente, di tono troppo acuto e per chi non è amante del genere quasi fastidiosa, …ma è questione di gusti…L'idea però è buona e credo che proverò anche la prossima. Anche questa rubrica con il tecnico è molto interessante.
Tieni alto il livello però, buon lavoro.
Luigi Bollini, Bologna
Caro Davide complimenti, anche stavolta proponi un argomento molto interessante che tra l'altro mi tocca da vicino anche per aspetti professionali, lavorando nel settore dell'integrazione alimentare.
H3Pro e Lift-off non mi abbandonano mai ormai da anni ed anche se non sono più un ragazzino mi permettono di fare ancora una dignitosa figura, in modo naturale.
complimenti e grazie per i preziosi consigli!
Ops,nella domanda sopra scritta ho sbagliato l'anno…si tratta del 2011…scusate
Salve a tutti.vorrei fare una domanda al dott.Fischi.nel 2001 partecipero' all'iron bike,corsa di mtb di una settimana,dal 23 al 30 luglio,con tappe medie giornaliere di 90km e disl.3000-4000mt.Indicativamente,come posso gestire la stagione a partire da gennaio ed essere al top in qella settimana???grazie…
ciao davide volevo ritornare sul discorso di soglia io ho 42 anni ho fatto recentemente il test conconi la mia f/c max è189 f/c alla soglia anaerobica è171pqtrei avere anche una vostra oppinione grazie.
GRAZIE PER LA RISPOSTA DAVIDE,CERCHERO' DI FARE TESORO DEI CONSIGLI DATOMI DAL DOTT.FISCHI ,COMUNQUE CREDO CHE DOVRESTI CONTINUARE CON QUESTE INTERVISTE SPECIE QUANDO A PARLARE SONO ESPERTI COME IL DOTT.FISCHI,GRAZIE E COMPLIMENTI ANCORA PER TUTTO L'IMPEGNO CHE METTI NEL BLOG.
Purtroppo avendo avuto un incidente grave per un anno non posso pedalare,mi si devono calcificare le 6 vertebre cervicali che mi sono rotto evitando una vecchietta che attraversava la strada senza guardare,vorrei sapere se esiste un video fatto da te per pedalare un anno intero in garage da simulare le uscite in strada.