Scegliere la bici da corsa per noi ciclisti o per chi si avvicina al ciclismo resta un tema a lungo dibattuto.
Ogni anno ci sono fiere dove si presentano nuovi modelli con innovazioni a volte molto utili e a volte solo legate alla moda del momento.
In questo post non farò una recensione delle fiere. Niente considerazioni o chiacchiere da bar.
Non dirò che la fiera (che sia a Padova o a Verona o chissà dove) secondo me sta perdendo smalto di anno in anno.
Non dirò che il concetto stesso di fiera sta perdendo via via sempre più significato.
Non dirò che se i grandi marchi americani latitano, forse un motivo c’è.
Forse hanno visto il futuro con un po’ di anticipo ?
Non dirò nemmeno che una fiera fortemente orientata all’appassionato, e quindi all’utente finale, andrebbe fatta in un momento della stagione tipo a Novembre… come si faceva un tempo a Milano.
No, niente di tutto questo. Non è il mio mestiere.
Nemmeno fare le recensioni tecniche delle novità è il mio mestiere.
Allora di cosa parlerò in questo post ?
Di sogni.
I sogni del cicloamatore, quelli che ci tormentano nelle giornate invernali quando ci immaginiamo in sella al nostro cavallo da battaglia nuovo e scintillante affrontare grandi avventure.
Già, noi ciclisti siamo degli inguaribili sognatori. Dei visionari.
Allora in questo post, invece di dare delle risposte, vorrei fare delle domande.
In base a quali criteri scegliere la bici da corsa di un tipo o marca piuttosto che un altra ?
Il mercato delle biciclette da corsa è un po’ anomalo in questo senso.
Normalmente in tutti gli altri settori esistono 2 al massimo 3 leader di settore che si dividono il grosso della fetta delle vendite.
Coca Cola e Pepsi, Mc Donald’s e Burger King, Apple e Samsung.
Per scegliere la bici da corsa invece, non esistono solo due o tre marchi che la fanno da padrona.
Certo, potremmo citare Specialyzed e Pinarello se volessimo considerare la presenza mediatica di questi marchi.
Ma non possiamo dire che la fetta delle vendite sia tra questi due grandi.
Possiamo forse tralasciare (in ordine casuale) Merida, Scott, Colnago, Canyon, Cervelo, Wilier, Giant, Trek, Cannondale, Bianchi e molti altri marchi più o meno grossi e prestigiosi ?
Anche le fasce di prezzo, dal top di gamma alla entry level, sono molto allineate per quasi tutti i marchi.
E quindi, in base a quali parametri scegliete la vostra (futura) specialissima ?
E’ un argomento di cui abbiamo già parlato diverso tempo (anni ? ) fa in questo articolo.
Ora provo a dare qualche suggerimento:
1 – “Fashion victim” ?
Ci sono marchi irresistibili. Li vediamo in tv sotto al sedere dei più grandi campioni compiere esaltanti imprese.
Vediamo pubblicità a doppia pagina nelle più importanti riviste di settore ed il web è inondato delle loro costosissime campagne pubblicitarie.
Una nota particolare la merita, in questo senso, Specialized.
Ricordate le Olimpiadi di Rio ?
In mezzo ad un branco di biciclette nere, con scritte nere, caschi neri e occhiali neri, spiccavano delle fantastiche biciclette arancione fluo, guidate da ciclisti con caschi dello stesso colore.
E in più, queste bici, cambiavano colore a seconda della temperatura.
Grande mossa di marketing di Specialized.
Come fai a non desiderare di possedere una bici così ?
2 – Tradizione ?
Alcuni marchi raccontano storie incredibili. Sono legati alla tradizione del grande ciclismo come per esempio Bianchi, o in certi casi alle storie personali di ognuno di noi.
Io per esempio,da bambino mi fermavo ad ammirare il mio papà mentre puliva la sua Wilier ramata. Ecco, quel marchio mi è rimasto nel cuore ed in taverna custodisco ancora quella bicicletta ramata.
3 – Prestazioni/qualità ?
Non ci credo molto, ma metto comunque questa opzione.
Quanti di noi per scegliere la bici da corsa tengono conto delle caratteristiche tecniche rispetto ad un altra ?
Davvero oggi a parità di prezzo esistono differenze sostanziali nella qualità costruttiva ?
E il “made in Italy” ha ancora un valore ?
Non lo so, io non mi ritengo un esperto, la mia è appunto una domanda.
4 – Budget ?
Questo punto forse è la base da cui partire.
Ma anche in questo caso il problema non si risolve. Voglio dire, se ho a disposizione diciamo 4000 euro per la bicicletta, dove vado a sbattere la testa ? Esiste per esempio un marchio con il miglior rapporto qualità/prezzo ? Le fasce di prezzo sono tutte più o meno allineate ?
Sono molto curioso di sentire la vostra opinione, sono certo che mi darete grandi soddisfazioni 😉
Spazio ai vostri commenti.
Davide
…la bici è per l’occhio e per il cuore… ma su una salita al 10% e oltre non la pensi proprio…Al più vorresti ancora un dente dietro mentre la leva ti ricorda che li hai finiti… Poi c’è sempre la possibilità di trovare quello che se la vende ancora nuova (…e a prezzo molto ribassato…) perchè convinto che spendere 7-8 mila euro fa andare più forte. Io giro da anni su una “vecchia” meravigliosa Colnago carbon pagata 1/3 scarso di quello che costava !!
Ciao…sono sconcertato da come vertiginosamente i prezzi salgano seppur con un minimo di giustificato motivo ma rimane improponibile seguire il modello del campione, il marchio di pregio o novità dietro novità….!siamo amatori e non commercianti di bici…ma forse nel tempo siamo diventati più il secondo…perché lo sport va vissuto come tale e non come apparenza quindi basta un prodotto con prezzo e qualità normali…no 7000 e passa euro….
Ciao a tutti
Io devo acquistarla a breve, metto al primo posto il telaio e l’estetica, poi il gruppo e all’ultimo posto le ruote perché con un budget di 2000 euro le bici hanno quasi tutte delle ruote entry level. Vedrò di risparmiare per investire poi tra qualche mese sulle ruote. Cerco un telaio che mi duri in modo da poter fare vari upgrade nel corso degli anni. Per il momento in pole position c’è il caad12.
Buona sera,io ho messo al primo posto il consiglio del mio rivenditore, lui mi ha consigliato di non andare dietro a marchi presenti nelle varie competizioni mondiali, devo dargli ragione perché quello che ho risparmiato acquistando una olmo, ľho investito ad esempio per acquistare il gruppo cambio e freni di qualità superiore campagnolo.
Dopo un anno ecco il nuovo commento: dopo esser passato per acciaio, alluminio e carbonio, da gennaio ho una straordinaria bici: perfettamente su misura, acciaio e carbonio, realizzata da artigiani abilissimi e appassionatissimi del loro mestiere (arte, sarebbe giusto dire).
Caravaggio-reattiva come poche
prezzo contenuto.
A me con Ultegra e ruote Fulcrum 0 3200
ecco una bici con telaio fatto in Italia
favolosa, reattiva, è 5 anni che la uso.
http://www.hego-racing.com/bicicletta/caravaggio-2015-sl-evo-estremamente-leggero/
Per la scelta di una nuova bici mi incuriosiva il telaio trek domane slr che trovo molto innovativo per la possibilità di regolare la rigidità del telaio tramite un disoccoppiatore denominato isospeed , quindi se percorreró strade di salita irrigidiró il telaio stesso mentre in un percorso di strade irregolari lo renderó più flessibile ; bici che uso da mesi e di cui sono innamorato per la sua modularità che si traduce in comodità estrema senza perdere in reattività .
Ottima considerazione Fabio, il rapporto comodità/reattività è da tenere molto in considerazione per noi amatori.
Ciao Davide, io cambio bici ogni 4-5 stagioni e fino ad ora ho sempre cambiato marca ogni volta passando da Lee koogan a Look a Colnago a Trek e ora a F8 Dogma Pinarello….è un po’ di tempo che vado in bici :-))
Il mio criterio: sono appassionato di meccanica e mi piace assemblare la mia specialissima con cura maniacale. Qualche volta faccio un up grade e cambio qualche pezzo quando trovo l’occasione di un buon prezzo….alla fine mi ritrovo con un top di gamma e ci do’ sui pedali come un matto…Siamo tutti matti per la bici!!!!!!!!!!!!!!!!!
Hai ragione Stefano, la passione per la bici a volte ci fa fare cose strane agli occhi degli altri…
Allora… avevo una BMC altitude series team machine srl2… splendida favolosa… ma per me che sono un bisonte peso 80 kg per m 1,83 era troppo rigida…. un amico mi dice di provare l’Olympia 849…. mi sono trovato benissimo!!! Comoda veloce e rigida quanto basta!!!! Questo per dire che spesso optare per marche blasonate o iper pubblicizzate spesso può non essere utile…meglio farci un bel giro e poi decidere!!!
Ottima considerazione Giuseppe
Personalmente tengo in considerazione: -budget per prima cosa e poi confronto i marchi che propongono prodotti per le mie tasche e scelgo in base all allestimento migliore proposto con lo stesso prezzo ed ovviamente all attrazione che provo per un determinato prodotto piuttosto che un altro. Se posso esprimermi liberamente sui marchi,visto che se ne è parlato già,direi che canyon, oggi,ha miglior rapporto qualità prezzo sul metcato.Ne posseggo una e ne sono pienamente soddisfatto,dopo una caduta ho dovuto sostituire il telaio,fuori garanzia,mi è stato fatto gratuitamente in una decina di giorni in piena stagione agonistica(luglio) pagando solo il costo della… Read more »
Ho 75 anni e per me vale molto l’estetica, che sveglia le mie emozioni. Secondariamente è il peso, che non deve superare i 10 kg (io ne peso 60).
Buona sera a tutti, io venendo da una cultura ciclistica fin da piccolo. Ricordo con nostalgia che vedevo correre solo marchi come Bianchi, Colnago, Wilier e qualche Legnano. Ricordo anche che tutte le bici che vedevo sfrecciare sotto i miei occhi erano tutte rigorosamente montate Campagnolo. Oggi custodisco gelosamente una Alan del 72 (la prima bici in alluminio al mondo) che era di mio nonno. Io possiedo una Bianchi Infinito, e a dire il vero la amo e ne sono pure geloso. Penso anche che oggi, per noi ciclisti amatoriali un telaio vale l’altro. Solo i professionisti sono in grado… Read more »
Se sei donna e piccola di statura hai veramente poca scelta e ti devi accontentare di quel poco che il mercato offre, quindi acquisti la marca che produce la tua taglia, rigorosamente da catalogo perchè nessun negoziante tiene a magazzino bici “da donna”. Io ho acquistato una Cannondale Synapse e ne sono contenta, ma la versione femminile ha due versioni con allestimenti basici contro le numerose versioni maschili.
Io prima di tutto mi sono “innamorato” di un modello di bicicletta e per conquistarla, guardando penosamente al mio baget, ho iniziato a cercare offerte in rete e con un po’ di tempo ho acquistato tutti i pezzi necessari in giro per l’Italia per poi assemblarla nel mio garage. Vederla mutare da semplice telaio a specialissima è stato fantastico.
E vero si parla tanto di tipi e modelli di bici, ma alla fine dico che le differenze sono talmente limitate che neanche si notano certe differenze, magari uno ha in testa un modello di bici che piace più di un altro e colma il suo desiderio. Ma alla fine c’era qualcuno che diceva ci vogliono i GARUN per andare forte e probabilmente quella frase e ancora in essere.
Personalmente dopo aver usato x 6 anni una kuota di 8 kg mi sono messo alla ricerca della bici leggera….l ho trovata. cannondale supersix evo 6.7 kg…colore team…come volevo io…sono soddisfatto anche se, onestamente non e’ che ora in salita vado il doppio di prima…certo psicologicamente sei avvantaggiato e poi vuoi mettere quando torni a casa stanco e devi appenderla al muro…1kg. e rotti in meno si sentono…eccome! A parte le battute…questo per dire che spesso non c’e’ una vera logica nella scelta della bici ma credo che la moda la tendenza e l utilizzo da parte dei pro condizionino… Read more »
Il budget è senz’altro importante, poi ci sono i marchi che sogni da quando sei bambino come le Bianchi, ma alla fine si cerca di essere realisti. Quindi sai che a 55 anni compiuti certe prestazioni te le puoi scordare, allora cerchi una bicicletta comoda che dopo 4 ore in sella non si faccia odiare e mi sono orientato su un modello endurance. Infine il rapporto con il tuo ciclista perché se è vero che oggi si vende molto on line è altrettanto vero che se hai un negoziante/meccanico che pian piano diventa un amico ti fidi di lui e… Read more »
Ciao Davide proprio in questo periodo a causa un incidente mi sono trovato a dover prendere una specialissima nuova per l’altra andata distrutta. La mia scelta ricade sul modello precedente “Merida Reacto 5000”. Le ragioni della mia scelta sono prima di tutto dovute al fatto che mi sono trovato bene con la precedente come posizione di guida e manovrabilità, il telaio è accativante e un po fuori dagli schemi rispetto agli altri. Modello 5000 anzichè 4000 perchè monta come cambio “ultegra” anzichè “105”, apportato piccoli cambiamenti di rapporti dovuti alle mie caratteristiche. Tutto questo per dire che per la mia… Read more »
Io ho una legnano in acciaio che vola è antiruggine e non si romperà mai, ha perso la vernice e non cambia colore se dovessi venderla a peso guadagnerei un sacco di soldi
Direi che è in mix dei quattro fattori, ma la molla che fa scattare il tutto credo sia irrazionale una sorta di colpo di fulmine scatenato dalla immaginazione di vedere e di vedersi in sella se non addirittura una fusione tra te stesso e la bici. Non so come spiegare.
La bici che trasmette questa sensazione onstato d animo entra nella lista indipendentemente dal marchio, colore ,caratteristiche tecniche, budget etc.
Dante sono molto d’accordo con te. Anche io ho questa visione un po’ “romantica” e penso che sia la bici a scegliere te. Per questo dico la fiera in questo senso non ti fa provare delle emozioni. Certo, ci sono i bike test, ma vuoi mettere con l’essere invitato a salire in bici nello stand, chiudere gli occhi ed immaginarti sulla tua salita preferita ?
il budget è sicuramente importante se non fondamentale, ma nella scelta penso sia importante l’uso specifico del fruitore, cricetaro come diamo noi x i circuiti, granfondista, mezza via, poi in base alla morfologia e patologie, quindi la comodità piuttosto che la posizione corsaiola, ma credo che se potessi mi rivolgerei a quelle ditte che vendono il prodotto di grande qualità solo online, anche se qui manca un pò di contatto con il rivenditore e annessi compresi
Venduto Ridley excalibur dopo 8 anni ripeto 8 anni di onorato servizio(56k km circa)….Venendo dal mondo della MTB il mio orientamento (dopo averle provate) è verso le bici con freni a disco. Io 182cm x 94kg con la vecchia bici dovevo staccare a 100m dalla curva, con queste stacco 1m dalla curva. 10km di discesa e non ti stanchi, con i tradizionali scendevo distrutto…bene detto questo ed il mio orientamento elettromeccanico come poter rinunciare ad un UD2? ecco vado a Cosmobike, con in mente 10 modelli di altrettante case diverse. Ne provo 3 di quelle presenti, era meglio forse fare… Read more »
Grazie Diego, hai fatto un analisi da appassionato/avanzato. Hai preso informazioni e l’hai abbinata alla tua esperienza e soprattutto alla prova reale. La maggior parte di noi però non ragiona così. Complimenti per la tua competenza, facci sapere come va con la tua nuova bike
Ho appena comprato la willier team. essendo un profano per quel che riguarda le specifiche tecniche sono andato a gusto.una volta capito il budget, ho girato un po di negozi e quella che mi è piaciuta esteticamente la ho presa,dando per scontato che a pari prezzo le specifiche siano molto simili
Grazie Maurizio, il tuo criterio di scelta è quello di molti altri cicloamatori, ed è giusto che sia così
Elena Sironi
2 anni fa ho cambiato bici, venivo da colnago e ho ripreso colnago. Principalmente perché abito a 2 km dalla ditta . Nel merito della domanda credo un per un amatore sia difficile trovare differenze tra bici di pari categoria di prezzo mentre è facile apprezzarle tra un modello base è un top di gamma.per cui prima si decide quanto spendere e poi ci si lascia guidare dal gusto estetico o dal l’affetto per una particolare marca