Peso-potenza e la salita…Nell’ultimo post “Consigli per migliorare in salita” abbiamo visto alcuni aspetti legati alla posizione sulla bici da tenere in considerazione per essere più efficaci nella nostra azione in salita, e vi avevo promesso che avremmo approfondito l’argomento “salita” parlando anche di aspetti più tecnici e legati alla prestazione fisica così che entra in gioco il rapporto peso-potenza.
Naturalmente ogni promessa è un debito e siccome vi ho sempre detto che il vero valore di questo blog siete voi lettori con i vostri commenti che permettono di condividere conoscenze, idee ed esperienze sulla nostra passione, oggi ho il piacere di pubblicare un articolo scritto su mia richiesta da Ercole Della Torre, amico di Ciclismo Passione da lunga data, sempre presente nel lasciare i suoi commenti di grande valore che ritengo essere una persona molto competente, seria e appassionata di ciclismo con cui iniziamo da oggi una collaborazione che periodicamente lo vedrà proporci nuovi interessanti argomenti.
Ma chi è Ercole Della Torre ?
Ho fatto fare tutto il lavoro lui 🙂 e gli ho chiesto di raccontarci un po’ chi è e la sua esperienza nel ciclismo.
Devo dire che la passione per le due ruote di questa persona si percepisce leggendo la sua storia.
Mi presento
Mi chiamo Ercole Della Torre, 52 anni, ferroviere nella vita e Direttore Sportivo per passione. Ho alle spalle un passato da mediocre ciclista, dall’età di 10 anni, fino alla soglia dei dilettanti, definito dai tecnici atleta dotato di buona classe ma profondamente svogliato, la verità è che, a 17/18 anni, preferivo andare al mare, piuttosto che allenarmi.
A distanza di 10 anni, quando ne avevo 28, è scoppiato l’amore, la passione per il ciclismo e la macchina umana; nei cicloamatori, mi sono anche tolto qualche soddisfazione, vincendo anche qualche gara di rilievo per la categoria, ma, ormai era tardi per confrontarmi con il ciclismo che conta…
Una quindicina di anni fa, problemi alla schiena mi hanno limitato l’attività, anziché maledire, ringrazio quegli acciacchi, che mi hanno permesso di cimentarmi in quella stupenda attività che è l’allenamento.
Ho conseguito i 3 patentini da allenatore della Federazione Ciclistica Italiana, fino ad arrivare ad “Allenatore delle categorie Internazionali”.
Nonostante le varie qualifiche, non ho mai smesso di seguire i bambini, la mia grande passione, perché penso che trasmettere passione sia più importante del vincere una gara. Sono anche responsabile del settore tecnico del Pedale Riminese e come tale, di tanto in tanto, interferisco nella preparazione degli Juniores, così come di esordienti e allievi. In possesso di ciclo mulino (il rullo con relativo misuratore di potenza, in uso in federazione), mi cimento in test e tabelle di allenamento per cicloamatori.
Per gli appassionati di allenamento, curo due gruppi su Facebook, chiamati “l’allenamento nel ciclismo” e “Giovanissimi il gioco del ciclismo”, naturalmente, potete chiedermi l’amicizia o chiedere di entrare a fare parte del gruppo.
Potete trovarmi anche nel sito del Pedale Riminese, www.pedaleriminese.it , così come potete contattarmi all’indirizzo di posta elettronica ercoledt@gmail.com .La mia speranza, è di riuscire ad appassionarvi, così come di poter imparare qualcosa da Voi, Buona lettura.
Le salite e il rapporto PESO-POTENZA
di Ercole Della Torre
Quando si parla di rapporto peso-potenza, penso sappiate tutti di cosa si tratta, il discorso è semplice, poniamo di avere due atleti, il primo dei due ha questi dati:
peso: 60 kg – potenza alla soglia anaerobica 340 Watt,
mentre il secondo:
peso: 75 kg – potenza alla soglia anaerobica di 400 Watt,
avremo che il primo ha un rapporto peso-potenza di:
340 / 60 = 5,66 W/Kg
il secondo, sviluppa invece
400 / 75 = 5,33 W/Kg.
Sulla base di questi dati, l’atleta di 60 kg, in virtù di quei 5,66 W/Kg, andrà più forte su salite lunghe e impegnative, mentre il secondo, grazie ai suoi 400 Watt, se la caverà meglio nelle cronometro di pianura.
Ma cosa dovrà fare, il secondo atleta, se vorrà battere il primo in salita?
La risposta è altrettanto semplice, o aumenta la potenza (portandola ad esempio a 450 Watt arriverà a sviluppare 6 W/Kg), o diminuirà di peso, scendendo a 70 kg, svilupperà 5,71 W/Kg (è esattamente quello che ha fatto Hesjedal quando ha vinto l’ultimo giro d’Italia).
Naturalmente, non dovete prendere come riferimento i dati che ho riportato sopra, si tratta di atleti evoluti, che possono ben figurare in una corsa a tappe, ognuno ha i propri valori di partenza e da quelli dobbiamo cercare i miglioramenti, se vi può interessare, nei vari test che ho fatto, a livello amatoriale, ho verificato valori che vanno dai 3 ai 4,5 W/Kg, mentre una squadra che cerca un atleta per fare classifica in una grande corsa a tappe, guarderà che si avvicini ai 6 W/Kg.
Lasciamo perdere i numeri, ma non crediate che l’argomento diventi più facile, preparatevi a perderci la testa!
Bettini, Cancellara… non sono mai stati definiti scalatori, eppure staccavano (o staccano) gli avversari sui muri delle Fiandre; non venitemi a dire che non si tratta di salite!
Parliamo di ascese attorno al 20% dove, comunque, bisogna portare in cima il proprio peso.
Per spiegare questo, vi parlerò di un test; quanti di voi conoscono il Critical Power?
Il CP, altro non è che l’insieme di tutti i nostri record, in giornate diverse si fanno delle prove massimali, che, da protocollo, sono di 12 secondi, 1 minuto, 6, 12 e 30 minuti, ma potrebbero essere basate su tempi completamente diversi, così come potreste mettervi a pedalare a 600 Watt e vedere per quanto tempo resistete.
Riportando su grafico i dati ottenuti, abbiamo una curva che cambierà completamente a seconda della tipologia di atleta che stiamo analizzando, così, possiamo trovarci di fronte l’atleta di 75 kg che in 1 minuto sviluppa 1000 Watt, mentre quello di 60 Kg in 1 minuto mi ottiene 700 Watt.
Ora siccome le salite del Fiandre sono molto più vicine al minuto di durata che ai 30 minuti, avremo che l’atleta più pesante sviluperà :
1000 / 75 = 13,33 W/Kg
mentre quello più leggero salirà a:
700 / 60 = 11,66 W/kg.
A questo punto, mi sono posto una domanda, che ho rigirato a Luca Plaino, tecnico della Federazione Ciclistica Italiana, la domanda è stata la seguente:
“Ci è sempre stato detto che, in salita, a pari rapporto peso-potenza, la velocità di ascensione è uguale (esempio di Michelusi: atleta M.J. 407 W, 60 kg di peso, W/KG 6,7; atleta S.A., 357 W, 53kg, W/Kg 6,7… percorrono la salita nello stesso tempo)…
Questa relazione, non può essere uguale per qualsiasi pendenza; ad esempio, per una salita al 4%, sono convinto che M.J. vada più forte, al contrario, potrebbe accadere che, in una salita al 18%, vada più forte S.A.
Quale relazione c’è tra peso dell’atleta, pendenza della salita e rapporto peso potenza? A quale pendenza, a pari rapporto peso potenza abbiamo la stessa velocità?”La risposta, arrivata in tempi celeri, mi riportava alcune sue ricerche, che dimostravano che in test fatti su atleti di pari rapporto peso-potenza, quello più pesante ha primeggiato in tutte le prove, anche se in salite del 15% il divario si era ridotto al minimo.
A mio avviso, tutte queste considerazioni, in gara vengono stravolte da una infinità di altre varianti… alimentazione, capacità tecniche, consumo di ossigeno, gestione dello sforzo, stanchezza di base… PER FORTUNA NON SIAMO DELLE MACCHINE!
Alla fine di tutto, le domande che potreste farmi, sono le seguenti:
•Cosa fare per calare di peso?
•Come aumentare la potenza?
Provo a dare qualche risposta:
Calare di peso
C’è chi è più preparato di me, oltretutto richiederebbe un argomento a parte.
E’ indubbio che il ruolo principale riguarda l’alimentazione; si parla di una infinità di diete, io penso che ognuno di noi necessiti di una dieta diversa, che poi non chiamerei sotto tale termine, perché, in realtà, si tratta di educazione alimentare prima ancora che di dieta!
A tal proposito, parlavo con un professionista che ha concluso il giro d’Italia 2011, dopo essersi allenato per mesi e avere svolto 3000 km in 20 giorni, bene alla fine del giro, l’atleta pesava 72 Kg, durante la corsa a tappe, la sua squadra ha cambiato il dietologo, a distanza di 2 mesi, modificando la sola colazione, il peso del pro’ era sceso a 68 kg!
Altro modo per calare di peso è l’allenamento, che influisce più sul metabolismo che sulle calorie realmente bruciate, proprio in funzione di questo, si è dedotto che allenarsi a fondo medio faccia dimagrire di più rispetto a chi si allena a fondo lento e lungo; certo è che fare dei giri lunghi aiuta, così come è preferibile l’uso di rapporti agili.
Di recente, sono in voga allenamenti lunghi a fondo lento/lungo, svolti a digiuno, lo scopo di questi allenamenti sarebbe quello di insegnare al nostro organismo a bruciare grassi, piuttosto che altri combustibili, l’utilità di questi allenamenti è tutta da verificare, comunque, sconsiglio di abusarne.
Aumentare la Potenza
Come diceva Aldo Sassi, le salite a ritmo regolare, che sono il modo più redditizio per affrontarle, lasciamole alle gare o all’uscita della domenica, durante gli allenamenti, ci sono una infinità di modi per affrontare la salita : variazioni di ritmo, di rapporti, andatura di base, numero di RPM, tipologia del percorso… alla base di tutto, c’è la forza e per allenarla ci sono una infinità di modi, non fossilizziamoci sulle SFR, che sono comunque utili…
Non voglio confondervi oltre le idee, si tratta di un argomento talmente vasto che, magari, affronteremo in altra occasione.
Ercole
Un’ analisi semplice e concreta su un argomento come il rapporto peso-potenza che sta a cuore a molti di noi resa comprensibile anche a chi è un po’ allergico ai numeri e alle formule.
Una conoscenza che va ad arricchire il nostro bagaglio di competenze ciclistiche e magari ci da anche qualche spunto per decidere di perdere peso in eccesso o allenarci in modo specifico per aumentare la potenza espressa (o entrambe le cose).
Che ne pensate? Spazio ai vostri commenti e se avete qualche domanda sono sicuro che Ercole risponderà molto volentieri.
[…] nelle caratteristiche fisiche di ognuno, come abbiamo detto prima, ci sono da considerare molti altri aspetti per valutare la durezza di una salita […]