Molti amici mi hanno chiesto nelle ultime settimane, di esprimermi pubblicamente sulla triste vicenda di Riccò.
Ho preferito aspettare che i sentimenti di rabbia e delusione sbollissero un po’ per evitare di esprimere giudizi che “a caldo” sarebbero stati sopra le righe.
La verità è che da grande appassionato di questo sport, ho provato come detto sopra, rabbia e delusione, ma come uomo, non mi sento in grado di giudicare un altro uomo, un ragazzo, che ha fatto un gesto così al limite. Penso che se l’atleta Riccò ha chiuso per sempre la sua carriera, la persona invece vada compatita e probabilmente aiutata.
Quindi anche la rabbia è un po’ sfumata, perché per quanto questo episodio faccia male all’immagine del ciclismo, è facile per chiunque capire che si tratta di un caso talmente limite che non rappresenta affatto l’attuale situazione del mondo professionistico, come invece purtroppo, molti giornali e tv vanno dicendo.
L’aspetto che invece mi ha provocato il maggior senso di sconforto, è il fatto che una persona con un talento straordinario, lo abbia sprecato in questo modo.
E dal momento che questo blog parla di noi, che spesso dobbiamo fare mille sacrifici per ritagliarci un po’ di tempo per saltare in sella alla nostra passione, ho pensato di prendere spunto da questa triste vicenda, e ricavarne qualcosa di utile e positivo.
Voglio parlare del talento che ognuno di noi possiede, non solo in bicicletta, ma anche e soprattutto nella vita.
Per farlo vi parlo di un libro, uno di quei libri che appena finito di leggere senti il desiderio di consigliarlo alle persone a cui tieni. E siccome a voi ci tengo …
Questo libro, scritto da Sebastiano Zanolli, una persona speciale di cui ho la fortuna di essere amico, si intitola “Dovresti Tornare a Guidare il Camion, Elvis”.
Parla proprio di talento, e di come in questi tempi di cambiamenti sociali ed economici, saper riconoscere e sfruttare le proprie qualità innate, sia una grande arma per realizzare i propri sogni.
Ho chiesto a Sebastiano se potevo citare alcuni stralci del testo da condividere con gli amici di CiclismoPassione.com.
Lui ha fatto di più, mi ha mandato un file con il primo capitolo e una parte del secondo da condividere con voi.
Ringrazio di cuore Sebastiano e con piacere vi faccio questo regalo.
E’ un libro che non parla di ciclismo, ma ha molto a che fare con le qualità che spesso accomunano chi ama questo sport. Qualità come passione, costanza, fiducia nel prossimo, ottimismo.
Ve lo consiglio di cuore, non troverete tabelle di allenamento, ma nutrimento per anima e corpo, strumenti utili e tanta speranza, perché nella vita come nel ciclismo, c’è chi si fa strada con l’imbroglio e chi invece cerca di realizzare i propri sogni contando sulle proprie forze e sulle doti che madre natura gli ha donato.
Sta a noi scegliere da che parte stare.
Per scaricare e leggere l’inizio del libro (è un file PDF) cliccate il link sotto:
Dovresti Tornare a Guidare il Camion Elvis – per Ciclismopassione.com
Spero gradirete questo regalo, anche se non si parla esattamente di ciclismo.
Fatemi sapere cosa ne pensate, come sempre i vostri commenti sono il vero valore aggiunto a ciò che scrivo.
P.S. Se volete conoscere meglio Sebastiano Zanolli e leggere le sue illuminanti riflessioni, visitate il suo blog: www.sebastianozanolli.com
Ma quante belle parole piene di ipocrisia di gente benpensante che si scandalizza per un granello di riso che viene alla luce. Ma scandalizzatevi che tutto il mondo in cui vivete funziona così, non di Riccò che non è min imamente diverso dagli altri. Avete idea di cosa c’è dietro l’economia, o alla politica, o all’informazione o alle guerre o a qualunque altra cosa che subiamo senza aver minimamente idea del meccanismo immenso che c’è dietro e di quanto nessuno di noi conti nulla? E vi scandalizzate quando si scopre un caso di corruzione, di malasanità, o altro? E’ la… Read more »
la settimana scorsa in campania si e disputato il giro della costiera amalfitana amatoriale,all’arrivo hanno fatto un controllo antidoping a sorpesa,e la classifica e stata fatta scorrere perchè i primi cinque corridori arrivati, sono stati squalificati per non essersi presentati al controllo, e in palio c’era una gallina paesana,ma cosa vogliamo più parlare
non si puo’ parlare di quste persone ,se ne da’ importanza.gente che fa solo del male al nostro sport,preferisco non dire niente.
adesso spero solo che trovi un posto di lavoro a 1000,00euro al mese come tanta brava gente che tira su famiglia.
la vicenda Ricco lascia il tempo che trova ieri c’era Basso poi Ricco nel prossimo giro qual’è sara l’eletto ?? l’unica cosa che mi ha insegnato la vita è che molto semplice farsi tentate dalle scorciatoie, ma quando qualcuno involontariamente tira la riga x fare i conti li’ arrivano i problemi e i problemi legati al doping sono immensi. Mi meraviglio che questi atleti non capiscono a quali rischi vanno incontro. Questa non vuol essere una predica ma con i farmaci ci si riesca la “Pelle” Vi parla un ciclista che percorre circa Km 16.000 annui a pasta e carne… Read more »
Ciao Davide.Voglio dire e a Carlo e a Giuseppe Capozzo che Riccardo Riccò ha sicuramente talento.Il doping non compie miracoli e ti fa volare sulla bici.Certo come ha affermato Francesco Moser sostanze come l’epo o nesp le senti eccome e le differenze le fanno ma devi essere comunque forte in natura. Non ha senso continuare a parlare di doping nel mondo del proffessionismo. Certo è contro l’etica sportiva e la salute dell’atleta ma è un mondo dove,mi dispiace dirlo,si è disposti a tutto. Tutti si fanno!!!chi piu chi meno…chi in modo piu furbo e chi no. Non siete d’accordo? Credete… Read more »
Non è dandoci per battuti che facciamo il bene del ciclismo, non è facendo del qualunquismo che aiutiamo il nostro movimento… se continuiamo a dire “Tanto sono tutti dopati” “Tanto è un sistema che non si potrà debellare”…. non facciamo altro che spalmare della (scusate il termine) merda, io, invece, la voglio spalare questa merda! Chi vuole il bene del ciclismo, fa il possibile, a partire dalle piccole cose, per cambiare il sistema. Finché ci sarà un atleta professionista e credetemi, ce ne sono tanti, a correre da pulito, io mi batterò per un ciclismo pulito… però, non chiedetemi di… Read more »
pratico ciclismo da 8 anni e ho 45 anni……capisco benissimo come un ragazzo 20°enne si faccia coinvolgere da vicende legate al doping,purtroppo tutti gli sport che portano soldi non si limitano alla persona ma all’introito che un “numero” porti nelle tasche di farabutti corrotti maneger…….non è facile fare notevoli sacrifici per partecipare a gare dove poi ci sono i dopati come capita a me a livello amatoriale….per noi veri campioni quello che non dobbiamo mai trascurare è la vera ragione del nostro sacrifio:”LA PASSIONE”…….coraggio solo così riusciremo a salvare questo sport………Riccò che dire:poveretto è un’altro numero fuori gioco!!!!
Bè…io direi che se Riccò avesse avuto talento non sarebbe ricorso a certi imbrogli….., ” e dire che lo avevano paragonato a Pantani, quando vinse quella tappa famosa al giro e dopo 2 giorni squalificato”. Poi sempre con questo doping……e ci stanno prendendo tutti per il culo. E’ molto chiaro che il doping non interessa a nessuno eliminarlo definitivamente, e tutti anno interesse a mantenerlo in giro. Come di consueto tanti blà…blà…blà…ma in italia il vero problema è che mancano leggi severe sotto ogni aspetto, altrimenti ci vorrebbe poco a risolvere il probelma……….chi risulta positivo squalificato a vita……..manco più le… Read more »
Purtroppo sarà il prezzo da pagare (in tutti gli sport) se vogliamo che il giro d’italia,tour,ecc…siano combattuti come piace a tutti.Alla tv si guarda solo il vincente ma non l’ultimo e via di questo passo.Il grosso problema è che le varie federazioni non siano d’accordo per debellare il doping(vedi quella spagnola).Al tour finchè Amstrong con la NIKE e la sua squadra era il maggior sponsor nessuno ha mai detto che si dopava,mentre noi italiani dicono di fare prevenzione e permattiamo a Contador di partecipare al giro e costruirgli attorno tutto il percorso,interviste ecc.. invece di dirgli non sei desiderato.Abbiamo anche… Read more »
è una catastofre, grande brutto esempio sia per chi pratica lo sport e x chi lo segue , il denaro è la chiave di tutto. Speriamo che si cambi la mentalità, e si arrivi ad essere campioni con la passione e il sacrificio. ciao da uno che il sacrificio sa cosa vuol dire.
nel ciclismo si dopano tutti,e non e giusto che scoprono solo alcuni
vedi Condator detto ( ‘a fell e carne ) lo stesso Armstrong
allora cosa vogliamo dire di più
Ciao Davide il libro leggendolo, ti fa meditare e riflettere su molte cose della vita che capitano a tuttti, che a tutti noi sono successe situazioni simili o uguali, ma per routine o per causa di forza maggiore le risolvi o tilasci condizionare. Allora quando ti capita di leggere un libro come questo , almeno per quello che mi riguarda, leggi una frase e ti fermi a pensare. Bello!! Per quanto riguarda Riccò, bè potremmo stare qua fino a domani mattina a insultarlo, a dire di tutto e di più, però non gli si può neanche dire, ma diamogli un’altra… Read more »
Riccò non è un talento ma un brocco che si dopa per far finta di essere un campione, d’altra parte se poteva raggiungere certi risultatati senza doparsi perchè farlo?
Secondo me bisogna evitare di affermare che il doping è inutile ai fini del risultato sportivo ma bisogna dire che nuoce fortemente alla salute mentale e fisica.
Chi usa il doping è un baro e come tale va trattato senza rimpianto da parte nostra che prendiamo la bicicletta perché pensiamo che faccia bene alla salute.
Complimenti ad Ercole per le slide proposte….
Grazie Davide, per averci dato questa possibilità di confronto, è vero, parlare di doping, è retorica, bisognerebbe mostrare sempre gli aspetti positivi del ciclismo, poi, in questo tuo spazio, c’è gente che il doping lo conosce solo per sentito parlare… allora, cosa ne parliamo a fare? Ne parliamo, perché certa gente sta prendendo a picconate il nostro sport preferito, ne parliamo, perché nel momento in cui ci approcciamo a parlare ad un giovane che si avvicina al ciclismo, dobbiamo sapere cosa dire, con i ragazzi, basta poco per fare dei danni irreparabili ed è da lì che bisogna partire per… Read more »
Purtroppo il ciclismo e’ uno sport individuale dove da sempre, il denaro condiziona atleti e dirigenti.Se vinci gli sponsor arrivano,se vinci la federazione di sponsorizza,se vinci sali agli onori della cronaca per poi finire maldestramente nella polvere dei giornali.E’ uno sport dove la fatica la fa da padrone e dove l’eta’ non fa grado come nelle armi.Non e’ possibile competere con un giovane ventenne se ne hai trenta di anni,la natura non te lo permette.Ecco che allora in soccorso arriva la farmacia e non mi vengano a dire, tutti gli ex campioni di aver corso solo a pane e salame… Read more »
ottima iniziativa ho letto le prime pagine molto interessanti, anche se ho 65 anni
ho sempre qualcosa da imparare
gli esami non finiscono mai, poi il libro lo regalerò
ai miei nipoti di 18 anni ed i 14anni in riferimento alla notizia di ricco’ e tanti altri
se ne aggiungeranno nei prossimi anni, è un peccato perchè il successo il denaro
cambia la mente alle persone fragili, il mondo sta’ girando cosi’ ciao e complimenti
da luigi o gigi