Nei giorni scorsi ho pubblicato alcuni articoli e video di Giuseppe De Servi sul posizionamento in bicicletta frutto della sua passione e conoscenza della biomeccanica applicata al ciclismo.
Il concetto che Giuseppe mi ha passato, e che condivido in pieno, è che noi ciclisti dovremmo essere i primi a conoscere almeno le basi del corretto posizionamento, e quindi capire da cosa sono causati certi tipi di fastidi, come porre rimedio, come leggere i segnali del proprio corpo, come mettere le mani noi direttamente nel nostro mezzo in base a un mix di conoscenze tecniche e sensazioni.
Questo non significa assolutamente che affidarsi al “fai da te” sia la scelta migliore, ma significa presentarsi dal biomeccanico avendo un bagaglio di conoscenze che ci permetta di capire cosa sta facendo chi ci mette in sella, fargli le giuste domande e non dipendere da sconosciute teorie e anonime schede.
Questa concezione di Giuseppe è innovativa nel mondo della biomeccanica, io la condivido in pieno, e infatti vi anticipo in anteprima che stiamo mettendo a punto un servizio che si basa proprio sulla sinergia tra la consulenza dell’esperto e la conoscenza del ciclista.
Saremo più precisi tra qualche giorno.
Per ora vi lascio con questa guida in cui Giuseppe De Servi spiega la teoria della regolazione della sella e i metodi per regolare altezza e arretramento.
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[…] la guida omaggio “Altezza e Arretramento della Sella” , un utile dispensa in cui è spiegata la teoria della regolazione della sella in altezza e […]
@Emanuele
La misura del cavallo deve essere rilevata assolutamente senza scarpini!!!!
Piede scalzo, sono concesse solamente le calzine!
Il tipo di pedale, tacchetta e scarpe vanno poi a influenzare successivamente l’altezza di sella.
Ma si tratta poi di una regolazione di fino successiva.
Ciao e buone pedalate
Salve,
ottima guida.
Una cosa non ho capito. la misurazione dell’altezza del cavallo va eseguita con le scarpe indossate?
grazie per i preziosi consigli
grazie per la guida ,sicuramente sarà utile per ora la studio per bene e più avanti vi darò le mie sensazioni .:))))
Interessanti i vari metodi di regolazione altezza e arretramento sella che in parte conoscevo gia.
Sono convinto per esperienza personale che la sensazione di massima espressione della potenza trasferita al movimento centrale sia la soluzione ottimale
Tempo fa infatti ho spostato di solo 2 mm l’altezza sella su strada per trovare la pedalata più “rotonda” possibile
E’ l’insieme della specialissima che deve formare con il ciclista un unico “corpo”,così la bici diventa una “tua” espressione di forza unica e personalissima
Ciao
Flaviano
ottimi consigli x nn soffrire di dolori e inconvenienti vari
@ Alberto
cito: ” per il “gioco” dei pedali a sgancio rapido non pensavo fosse così importante.!”
Il “gioco” è molto importante per recuperare in maniera “indolore” l’errore di posizionamento del piede: punta del piede rivolta all’esterno (piedi a papera), punta del piede rivolta all’interno… Ognuno è fatto a modo suo e standardizzare una posizione così delicata e “fissa” è IMPOSSIBILE!!!
Ciao
@Giuseppe De Servi:
Grazie mille per risposta così articolata e celere! Curiosità piu’ che soddisfatte: al fatto che le gare da crono durano poco effettivamente non ci avevo pensato…”piccola svista”; per il “gioco” dei pedali a sgancio rapido non pensavo fosse così importante.
Saluti e buone pedalate a anche a te e a tutti.
grazie infinite x l’utile guida,anche non essendo un esperto di biomeccanica dopo aver provato la posizione ottimale suggeritami con il computer,sono tornato alla mia vecchia,a 54 anni dopo 25 anni ke vado in bdc non è nemmeno pensabile di adattarsi a cio ke dice l’esame biomeccanico suggerito dal computer,condivido pienamente le conclusioni di Giuseppe de Servi!ciao a tutti!
Penso che quello che ho appena letto venga perfettamente interpretato su ognuno di noi, la biomeccanica è una cosa talmente complessa che come detto non potrà mai essere definita alla perfezione( al millimetro….) sta a noi capire se va meglio o peggio modificare le regolazioni base, avevo un problema al ginocchio ,è bastato regolare la taccetta e il dolore è sparito , e senza l’aiuto del (biomeccanico) qusto per dire che certe cose si possono capire anche da soli, chi meglio di noi può conoscere noi stessi? Compimenti Davide !!! stai contribuendo moltissimo con questo sito a migliorarci e a… Read more »
Davide devo farti veramente i complimenti. Questi sono ottimi consigli . Io sono un granfondista con alle spalle una maratona delle dolomiti “lunga”, una 9colli “lunga” e non vi elenco le medio fondo. E posso dirvi, per esperienza personale, che se si pedala per parecchi km con una non corretta posizione in bici si va incontro a dei problemi seri.
grazie di tutto.
@ michele
Grazie a te del complimento!!!!
@ tutti quelli che hanno apprezzato questa guida: GRAZIE!!!!!
Ottimo approfondimento, molto apprezzato!
@ Alberto, Cerco di soddisfare le tue curiosità: Per prima cosa devi sapere che le biciclette da crono oTT (Time Trial) sono molto particolari, perchè la cosa più importante è erogare la max potenza possibile e ne contempo avere e poter mantenere la posizione più aerodinamica possibile (i team più ricchi analizzano la posizione dei propri atleti anche alla galleria del vento). Ne consegue che già come geometria di partenza l’angolo piantone è estremizzato, gli angoli tendono alla verticale con valori di 78°. Questo per portare il baricentro dell’atleta in una posizione in cui il peso sia equamente distribuito sulle… Read more »
Grazie mille! Interessante, utili e importanti le note/osservazioni in ultma pagina.
CURIOSITA’…:
1) Oggi ho visto la crono della Tirreno Adriatico: la posizione in sella nelle ciclo da crono è molto spostata in avanti? per le ciclo da crono il filo a piombo, passa sempre dall’asse del pedale, o per privilegiare l’aerodinamica sta di qualce cm. piu’ avanti? (non so se mi son spiegato..)
2) Com’è cambiata la posizione in sella negli anni (o meglio…nei decenni/ventenni)?
Daccordissimo in tutto, specialmente il consiglio finale. Dopo cira 30 anni di bicicletta conosco finalmente una persona che da ottimi consigli. Grazie
Ottima spiegazione e sono d’accordo che un ciclista amatoriale come sono io dopo aver fatto tutte le misure deve cercare di adattare la bici in base al suo corpo e alla fine si trovera comodo come ho fatto io che posso stare in bici anche 4h e quando scendo a parte un po di stanchezza non ho male da nessuna parte ciao continua cosi
Ti ringrazio tantissimo per la guida.Ora la studio un po’ anche perchè trovo alcuni argomenti molto interessanti.Ciao e grazie.
si è giustissimo! on mettiamo in bici in modo passivo ma adattiamola a ciò che il nostro corpo ci chiede siaa che facciamo una passeggiata che qualcosa di più impegnativo. smaettiamo ma sapedo ciò che si fà.
@ antonio
Il metodo che hai scelto tiene conto della lunghezza delle pedivelle da 170mm, come ho indicato nella guida e pedali con attacchi “automatici” prima generazione i LOOK DELTA per intenderci….
Quindi se hai pedivelle più lunghe da Hs dovresti sottrarre la differenza, se hai pedali “+ bassi” dovresti sottrarre anche lì la differenza di spessore.
scusami forse non mi sono espresso bene, chiedevo se alla misura analitica derivante dal calcolo devo aggiungere lo spessore derivante dalla scarpa pedale e tacchetta o no? Le misure del cavallo sono prese a piedi nudi pertanto credo che non tengano conto di alcun spessore aggiuntivo? pertanto nel mio caso avendo un cavallo di cm. 81 x 0.885 avrei la sella a 0.71685 dal movimento centrale, se a questo aggiungo i 3 cm derivanti dallo spessore della suola, plantare, tacchetta e metà perno arriverei a cm, 0,74685?
@Davide
I valori per la mtb sono similari…. bisogna tenere conto di altri fattori leggermente differenti dalla bdc a partire da scarpe ed attacchi…
L’attacco pedale è annegato nella suola, differenza rispetto alla bdc molto importante di cui tenere conto.
Poi dipende anche se la bdc è l’attività primaria oppure lo è di più la mtb…
@antonio
tener conto di pedale e scarpa significa che ogni tipologis di pedale ha una sua altezza d’asse ed ogni modello di scarpa ha un suo spessore di suola e soletta interna per cui con pedali e scarpe “+ alte” dovro’aumentare l’altezza sella, co pedali e scarpe ” +basse” dovro’ al contrario diminuirne il valore…
Complimenti per la guida.Domanda per Giuseppe:Secondo la tua esperianza gli stessi metodi possono essere applicati anche alle mtb o ci sono fattori di qui tener conto che variano i risultati?Ciao grazie
Grazie per la guida. La cosa più difficile è interpretare i segnali che il nostro corpo ci manda mentre pedaliamo.
ottimo vado subito a controllare il tutto poi faccio un uscita e ti faro sapere ciao e grazie
Trovo la vostra guida ottima, sara’ sicuramente un ottimo riferimento, l’ unica cosa che vi chiedo e’: quando dite di tener conto delle scarpe e tacchette, cosa devo fare effettuato il calcolo devo aggiungere lo spessore dal centro del perno pedale alla soletta della scarpa?