Qualche tempo fa ho pubblicato le 10 Scuse da raccontare alla moglie quando torni tardi da una pedalata.
Monica una moglie evidentemente esasperata dal marito ciclista, dopo averlo letto mi scrive una mail che ho preso molto seriamente, perchè mette in risalto un problema che mi sta molto a cuore.
Sentite un po’:
OGGETTO: Mogli incazzate!!!
Bravi complimenti, belle parole piene di egoismo!!!!!!
Forse vi siete dimenticate che anche le donne lavorano fuori, in casa, accompagnano i figli a scuola, li seguono nei compiti e poi c’è da portarli a fare sport, poi si torna e di fretta bisogna preparare la cena.
E voi, supremi sportivi tornate dal lavoro dicendo a noi che siete stanchi morti e noi allora???? poi arriva il sabato e la domenica, come sempre ci alziamo presto noi donne, la colazione i ragazzini a scuola, la domenica messa(perchè c’è pure comunione e cresima) ed i mariti??? chi li vede mai, devono allenarsi ed andare in bici e noi? ed i nostri figli???
Certo è comodo e divertente pensare solo a noi stessi, ma se così volete fare non sposatevi e non sacrificate donne e figli per i vostri interessi.
Lo sport responsabile è quello fatto con la testa e con il cuore non con il menefreghismo e ve lo dico io che da dodici anni di età ho iniziato a fare sport ed ora mi ritrovo a sacrificarmi solo io rinunciando a ciò che più mi piace per non lasciare sempre sola mia figlia nei fine settimana e soprattutto aiutarla gli altri giorni nello studio e nel suo sport.
Quindi zitti! e vergognatevi!!!!
Monica
Perchè questa email mi ha molto colpito?
Se hai letto con attenzione le email del mio “Minicorso” oramai dovresti sapere che per me il ciclismo ha senso solo se privo di fanatismo e inserito in un contesto di vita che ha come priorità la famiglia, il lavoro, le amicizie.
Ed è proprio con questo spirito che ho scritto l’ebook Tecniche Vincenti Ciclismo raccogliendo strumenti, tecniche e programmi per ottenere degli ottimi risultati in bici senza sacrificare gli affetti e tutti gli altri impegni della vita.
Ne ho visti tanti e ne vedo ancora troppi mariti e padri assenti ingiustificati solo in nome della loro passione, che a quel livello non è più passione ma si chiama egoismo e fanatismo.
Quindi, da uomo innamorato della mia famiglia e da ciclista innamorato di questo sport dichiaro che questo blog è solidale con Monica e con tutte le mogli trascurate per colpa della pedivella.
Senza fare moralismi, ti dico solo che SI PUO’ far convivere famiglia e passione,anzi è l’unico modo che conosco per sentirmi davvero in pace con me stesso e assaporare fino in fondo la vera passione per questo sport.
Come fare? E’ solo questione di tecniche, di obiettivi, organizzazione e motivazione come spiegato dettagliatamente nel mio ebook.
E tu cosa ne pensi? Quale messaggio vuoi dare alla povera Monica?
Ha ragione Monica: riconosciamo l’errore di esserci sposati. Lasciamo moglie e figli e viviamo finalmente una vita decente.
Come la mettiamo con le donne cicliste? Devono fare tutto da sole, casa, spesa, preparare da mangiare, stare dietro ai figli e poi anche allenarsi in settimana e nel week end. E il mio compagno mi ha lasciata perchè, oltre ad essere diventata vegana e quindi non mangio più come lui, vado “sempre” in bici!!! Seeee vabbbeeee’
Come vi capisco! Anche io sono fidanzata con un ciclista e la vita sta diventando sempre più impossibile. Durante tutto l’anno abbiamo una sola domenica libera (la prima domenica dopo la fine della stagione); per il resto sabato mattina e domenica sino al primo pomeriggio occupate dai suoi allenamenti, naturalmente oltre le 2/3 uscite durante la settimana in estate o i rulli durante l’inverno. E il tempo da passare insieme? Le gite domenicali o i week end al mare? La nostra vita è completamente condizionata dalla sua passione. Ed io che vengo sempre dopo la sua bici…questo è egoismo!
Sì Simona, proprio egoismo. Se la smania di bicicletta non lascia spazio a nessun’altra attività piacevole da fare insieme…a mio modesto avviso non è passione, ma schiavitù
la bici e’ passione e benessere, pero a volte si esagera anche nell essere troppo fanatici, ho visto gente lapidarsi capitali pur di avere la bici piu’ leggera o piu’ trend … si abbandonano le famiglie pur di uscire in bici , questi sbagli poi si pagano nel tempo, si sono sfasciate famiglie , perso il lavoro per poter uscire in bici ….e per cosa???? un consiglio prendete il ciclismo come uno sport e no come una droga ..state attenti se entrate nel circolo vizzioso non ne uscite piu’
Anch’io vivo lo stesso problema di Monica e di moltissime altre, che si sta facendo sempre più serio in quanto non riusciamo a trovare una mediazione, un punto d’incontro… Da circa 3 anni l’interesse principale di mio marito è tornato ad essere la bicicletta (lo era anche da ragazzo) Io lavoro part-time nei giorni feriali, lui svolge un’attività che, essendo concentrata in pochi giorni della settimana nei quali lavora circa 16 ore al giorno) gli lascia liberi 2-3 feriali+1 giorno del fine settimana .Nei giorni liberi feriali accompagna i nostri 3 bambini a scuola e poi naturalmente va in bicicletta… Read more »
Ma la passione per la moglie, morosa o convivente..no eh???? io non ne posso più di vederlo dormire dormire…o vestirsi appena torna dal lavoro per riuscire in bici, e poi vederlo crollare la sera. per non parlare dei week end..sempre prima lui e la sua bici, poi io….
Sono sposato da 3 anni ed ho un bimbo che ha da poco compiuto i 2. Sono fortunato, perchè mia moglie ha capito la mia passione e si lamenta poco di questa situazione; forse anche per il fatto che la bici, oltre al lavoro, è l'unico impegno che mi porta a stare fuori casa e che mi do abbastanza da fare con le faccende domestiche e col bimbo quando sono presente. A me piace tantissimo coniugare bici e famiglia: quest'anno abbiamo fatto una mini vacanza in occasione della gf 9 colli e sono invece rimasto un po' deluso quando non… Read more »