Ispirato dal mio articolo “Ma chi te lo fa fare” di qualche tempo fa, l’amico Gianfranco ha pubblicato la sua bellissima e illuminante versione della fatidica domanda, sentite un po’:
Già,proprio così,ma chi te lo fa fare?
Questa è la frase con cui noi ciclisti ci dobbiamo più spesso confrontare,la incontriamo in famiglia sbattuta in faccia dalla moglie quando torniamo a casa affaticati e con il viso un pò stravolto che ci sta aspettando per andare al supermercato,la troviamo fra gli amici che non capiscono come mai invece della poltrona o del dondolo pomeridiano dobbiamo saltare sulla sella per tornare la sera distrutti,la dobbiamo sopportare sciorinata dal capoufficio a cui spieghiamo che non possiamo andare a giocare a tennis appunto perchè dobbiamo andare in bici,la incrociamo al bar del paesello mentre stiamo parlando con un altro amico con la stessa nostra passione e si avvicina il “sedentario” di turno a propinarcela con lo guardo ironico ed evidente compassione.
Ma tutti questi esempi lasciano il tempo che trovano e non scalfiscono mimamente la nostra determinata passione.La frase indagata assume tutta un altra gravità e un suono completamente diversa quando ci viene rifilata da noi stessi anche se magari in un momento di disperazione,infatti non so voi ma io mi sono trovato tante volte a ripetermela per parecchie volte anche in un breve lasso di tempo quelle volte che accettando l’invito di un amico ho partecipato a raduni e tour ciclistici più o meno organizzati di gruppi di ciclisti molto più allenati di me,per carità tutte persone nel rispetto dell’essenza dello sport di una cortesia squisita, ma ci vuole ben poco a capire che hanno un pò di anni in meno e nelle gambe molti chilometri in più,se uno fosse una persona normale metterebbe in pratica quelle scuse che blaterà all’inizio al momento delle presentazioni.”Mi scuso ragazzi ma causa una sciatica (senza magari sapere cos’è)sono poco allenato,inoltre ho un brutto raffreddore per cui voi andate pure,io me la prendo con calma,aspettatemi in cima.”
Poi i tipi come me(e ce ne sono per mia fortuna molti) hanno qualcosa dentro di imperscrutabile e incomprensibile,qualche terminale nervoso o più probabilmente un cromosoma ,un retaggio legato alla nostra originaria natura per cui in queste occasioni non possiamo esimerci dal gonfiare il petto,percuoterlo con tremendi pugni e cacciare il fatidico urlo di Tarzan.
Ed eccomi,e non poteva essere diversamente circa a metà della salita totalmente “impiccato” nel tentativo patetico di mantenere il passo degli altri partecipanti che intanto chiacchierano tranquillamente fra di loro, ogni tanto fanno un inversione e un tratto in discesa per sentire l’opinione dell’ultimo della fila(cioè io) e con la medesima velocità ritornano a parlare col primo,c’è ovviamente chi fischietta e chi canticchia la canzone vincitrice dell’ultimo festival,e tu lì che non sai più che pesci pigliare,i muscoli due candelotti di ghiaccio, le pulsazioni a 180 con il cuore che ti dice “ma allora sei scemo”,con i polmoni che vorrebbero ricever un minimo di ossigeno,e con il terrore appunto che qualcuno del gruppo si avvicini con la frase d’obbligo”Come va?”,terrore si perchè tu non potresti rispondere ca……,forse un rantolo ma non ne sei sicuro, l’unico sollievo gli occhiali neri,almeno quelli nascondono quella maschera penosa in cui si è trasformato il tuo viso,ed è allora che qualcuno da troppo lontano o troppo vicino,non lo sai più comincia a ripeterti implacabile:
“Ma chi te lo fa fare? Ma chi te lo fa fare? Ma chi ….
Oltre ad essere un grande appassionato di ciclismo, Gianfranco gestisce assieme alla moglie un piccolo affittacamere in un angolo di paradiso che sembra fatto apposta per noi ciclisti e per le nostre famiglie. Date un occhiata al sito www.dormireinpiemonte.com e se vi presentate come amici di ciclismopassione.com avrete un bello sconto del 15% sui pernottamenti.
Come al solito i commenti all’articolo sono aperti e graditissimi!
Buona strada
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Risposta abbastanza facile per me,il ritorno alla passione è coinciso con il ritorno alla vita dopo essere stato sbocciato e quasi ammazzato da gentile signora che viaggiava contromano su una statale mentre mi allenavo per un brevetto udace nel 2008.Dopo due anni di via crucis,una protesi d'anca e 7 interventi sparsi per le mie ossa,sono riuscito a riprendere la strada e la mountain con uno stile non piu'curato,la sella un pò piu' bassa ma con il cuore pieno di gioia per avere vinto per me la corsa più grande(sono stato in coma trenta gg.).I miei familiari ed i miei chirurghi… Read more »
Ti ringrazio infinitamente per aver voluto condividere questa tua brutta esperienza, ma soprattutto ti faccio i complimenti per come hai saputo rialzarti e riprenderti le tue rivincite.
Spesso, quando tutto va bene, diamo per scontato tante cose, invece dovremmo assaporare meglio ogni pedalata di questa nostra vita, in fondo appesa ad un filo sottile
Grazie ancora per il monito che ci hai dato, e continua così che vai alla grande!
Davide
Un caro saluto a tutti,sono Gianfranco,quello che ha scritto l'articolo,questa splendida passione per la bici ci unisce a priori anche se non ci conosciamo,leggendo i vostri graditi commenti ho l'impressione che forse qualcuno ha frainteso il mio "articolino",con quel "ma chi te lo fa fare" mi riferivo ad un singolo episodio (tra l'altro globalmente molto piacevole) e a quel preciso momento in cui un allenamento precario ed incostante(causa mancanza di tempo e altri problemi) ti taglia,con l'acido lattico,le gambe e ti fa pentire di aver voluto affrontare un impresa in quel momento al di sopra delle tue possibilità ma concordo… Read more »
Me lo sono chiesto anch'io,soprattutto all'inizio quando faticavo in salita,nonostante pedalassi discretamente. Però ho tenuto duro,non ho mai mollato e adesso questa frase me la sento dire soltanto dagli altri. A tutte queste persone,compresa quella santa donna di mia moglie che ha spesso ragione ( però non fateglielo sapere) rispondo: " Se non sali su una bici da corsa e non pedali con la passione che ci metto io,non puoi capire". A volte quando la stanchezza si fa sentire causa lavoro,impegni familiari,condizioni meteo avverse penso che nessuno mi impone di fare quello che faccio,quindi questo mi spinge a pedalare ancora… Read more »
Ciao a tutti! Sono un principiante di questo sport che fino a poco tempo fa mi disgustava. Poi guardando il Giro e sentendo un mio amico parlarmene molto bene ho iniziato. Ho fatto la prima uscita l'altro giorno di appena trenta km e alla fine ero morto. Però mi è piaciuto molto e credo che mi appassionerò. Avete qualche consiglio da darmi?
Grazie!
Ciao a tutti gli Amanti della bici! "Noi" siamo di un altro pianeta per gli altri che non amano il nostro sport..ma siamo anche tanto orgogliosi di esserlo…perchè ci capiamo al volo..perchè viviamo le medesime fantastiche sensazioni…perchè la fatica ci inorgoglisce e ci sprona a far sempre meglio…perchè anche se all'ultimo chilometro siamo stremati dalla fatica e non vorremmo e potremmo fare nemmeno un metro di più,ci basta pochissimo per pensare ad una nuova uscita in bici,non è così anche per voi????Concludo esternandovi una personalissima e bizzarra sensazione..riallacciandomi al discorso di Flavia che anche se con poca voglia le basta guardare la… Read more »
X Vitaminabio: Buon Tour della Passione !!!
Passione nel senso di sofferenza o di amore? probabilmente entrambe.
Davide
Ciao ragà! Per me la bici è libertà nella libertà di essere ciò che sono e di esprimere spremendo la mia passione sui pedali. Inoltre è una forma di sfogo un aiuto contro lo stress quotidiano macinando km sù km una sorta di fatica che conquista il piacere che di volta in volta tali prestazioni acquistano sempre più senso trasformandosi in stimoli allenanti … Cui rinunciare proprio non riesco e quindi lascio spazio al mio motto … Testa bassa e pedalare !!!! Sperando che il tempo sì rimetta al più presto a posto mi stò organizzando il mio prossimo Tour Della Passione 2010 previsto dal 20/06 al… Read more »
volevo parlare con voi , sull'argomento SOPRAVVIVENZA IN STRADA
Noi non seguiremo il codice quando siamo piu' di 2 , ma gli automobilisti
perchè non ci considerano liberi di circolare sulla strada, che è di tutti.
Perchè ,in Italia non ci rispettiamo.Perchè io rischio tutte le volte che mi alleno
di fare un incidente?Perchè ci odiano così tanto? Il mezzo più lento da fastidio
all'autista,non è considerato degno di circolare.
Vorrei sfogarmi un po……… parliamone……. ciao danilo
Caro Danilo, hai toccato un tasto dolente per tutta la comunità di ciclisti.
Proprio oggi ho rischiato di finire sotto a una macchina perchè un cretino mi ha tagliato la strada.
A breve scriverò un articolo su questo argomento e allora avremo modo di sfogarci!
Nel frattempo, massima attenzione e prudenza!
certo molte volte si può pensare cose del genere durante lo sforzo ma:
sono 60 anni che vado in bici e questo sport è una liberazione di tutti i pensieri quotidiani.
garantisco che (esco solo la domenica) faccio 3 – 4 ore di svuotamento dei problemi che girano nel cervello.
qunado esco non penso a niente, della moglie dei figli dei problemi di lavoro o altro.
coraggio ragazzi superate questo " ma chi te lo fa fare " e buttativi sulla sella e pedalate che starete molto meglio.
renato
Io non la metterei giù così cattiva. Stamani mi sono messo dietro ad un corsa e ad un tratto mi sono trovato spalla a spalla con Ale- jet, anche se poi quando è arrivata la salita io mi sono staccato. Per me è stato un gran divertimento perchè la cosa più importante è divertirsi.
ieri ho fatto una master di spinning di 2ore in palestra poi aperitivo a trastevere e cena con i fiocchi al lungotevere,sono andato a letto all'una,stamattina alle 7.00 ero pronto x andare in bici,sapendo ke avrei sudato 7camicie perchè mi toccavano 110km con quei figli di….buona mamma dei miei amici allenatissimi! è la passione innata ke và al disopra di tutto e di tutti,buona pedalata atutti !
"tribolare e fare fatica per sperare in una gioia + grande" questo slogan che non ho inventato io, mi è sempre in mente. come altri hanno accennato ,in questa società animata dalle apparenze e un pochino insulsa , il valore perso della fatica e dell'essenzialità ci avvicina all nostra anima. quindi quando i miei amici di merende che mi vedono arrivare con la faccia stravolta e con lo sguardo un pò beffardo che tradisce la solita frase " ma chi te lo fa fare" , io mi faccio forte della mia consapevolezza che l'uomo sta bene con se stesso solo… Read more »
Secondo me andare in bicicletta ci fa tornare un po' bambini, ed è questo che la nostra umanità avrebbe bisogno……………
Stefano
bella domanda!!!a cui si possono dare varie risposte.L'unica al disopra di tutte…LA PASSIONE,L'AMORE X LA BICI"
Poi il confronto con te stesso.
Il confronto co gli altri.
Il benessere di fare sport all'aria aperta.
Il fascino epico delle salite.
Le emozioni di percorrere luoghi incontaminati dove sai che gia' sono passati tanti campioni.
Il bello della felicità interiore.
Insomma andare in bicicletta e dimenticare tutto il resto
grande gianfranco tutto quello che capita a me ti saluto con stima
Nessuno. Sono io che lo voglio, e basta. Lo voglio perchè senza bicicletta, senza fatica, senza strade e sentieri, la vita sarebbe troppo monotona. Anche quando è dura, anche quando mi staccano (e succede spesso…), non me lo chiedo mai, è una domanda inutile, una domanda alla quale conosco troppo bene la risposta: "Perchè senza sarebbe troppo noioso!". Ci sono poche cose che mi appagano come pedalare su una strada di montagna in estate, mattina presto, gli unici rumori sono quelli della natura e la tua catena quasi disturba. Stai andando solo con le tue gambe, stai facendo un "viaggio"… Read more »
Per me, quando sono in bici, il resto del mondo può aspettare. Stacco la spina dai problemi di sempre, ed è una pausa per la mente. A mio avviso è anche per questo che dopo un'uscita, anche se faticosa per il fisico, ci si sente bene.
spesso me lo sono chiesto anchio,pero dopo aver finito una medio fondo magari con15' ,20' dell'anno prima ,mi sento veramento appagato ,e,cosi rimonto in bici e continuo a faticare anche per piacere.A quelli che pongono la fatidica domenda ,basta rispondergli ma chi te lo fa fare di poltronire magari davanti alla tv per una partita di calcio.Evviva la bici con le sue fatiche.
Malgrado il mio peso oscilli fra i 77 e i 79 kg., la salita mi è sempre stata "amica" ( sono alto 185). Mi ha insegnato a soffrire anche nella vita di tutti i giorni, mi sono migliorato di anno in anno. Come ben sapete, non basta essere predisposti, occore fare una vita un pò più regolare: mangiare benino, riposare quanto basta e diminuire gli stravizi. Grazie alla bici ho conosciuto moltissime persone, dal sud al nord ( sono di Palermo).Tutto ciò mi fa stare molto bene, rifarei tutte le salite che ho fatto in 30 anni di gare e… Read more »
io rispondo che uscire in bici in questa società soffocante e un oasi di libertà e scopriamo anche una parte di spiritualità che ci fa vedere le cose in una maniera diversa….una cosa mi rammarico che ho 42 anni e ho iniziato da solo 4 l'avessi fatto prima!!!
E' vero… più fatichi e pensi che domani… beh domani non esco davvero! invece domani esci di nuovo e magari vai meglio e quando torni a casa ti senti sollevata un metro da terra… e sei felice…
Non so poi se capita soltanto a me ma se non ho tanta voglia di uscire mi basta avvicinarmi alla mia bici… guardarla un momento e la voglia mi viene e così esco… e dopo… dopo… wow come sto bene!!!
Perchè il fisico libera endorfine dopo uno sforzo provocando una sensazione di benessere
io me lo sono chiesto tante volte chi me lo fa fare specialmente quando trovo salite dure eppure sono + di 40 anni che vado in bici e ancora oggi non so darmi una risposta però penso che se non ci piacesse soffrire avremmo cambiato sport ciao a tutti e buone pedalate