Oggi parliamo di un tema che naturalmente nessun ciclista vorrebbe mai affrontare, ma che purtroppo, fa parte del nostro sport.
Parliamo di cadute, e lo facciamo analizzando due aspetti fondamentali delle cadute :
- come prevenire gli incidenti
- come comportarsi in caso di inevitabile caduta
Oggi iniziamo con la prima parte relativa ad alcune regole di buon senso che ogni ciclista dovrebbe conoscere a memoria e nel prossimo articolo approfondiremo anche il secondo tema.
Per farlo mi sono ispirato ad un curioso video trovato (puoi vederlo in fondo all’articolo) in rete che spiega le cose in modo molto interessante e da cui ho tratto le immagini qui sotto. (Fonte video : Youtube:cycling-secrets)
Prevenire è meglio che cadere
Lo so, per molti queste regole possono sembrare banali e scontate, eppure la maggior parte degli incidenti in bici succedono proprio a causa di piccole distrazioni o non rispetto di semplici regole che potrebbero risparmiarci qualche brutta avventura.
Come comportarsi in gruppo.
Quando siamo in gruppo, grande o piccolo che sia, le possibilità di cadere aumentano esponenzialmente, infatti dobbiamo prestare molta attenzione non solo a quello che facciamo noi, ma anche e soprattutto a cosa fanno i ciclisti davanti, di fianco e dietro di noi.
Per questo, non bisogna concentrarsi solo sulla ruota che ci precede ma la tua attenzione deve sempre andare qualche metro davanti alla testa del gruppo per capire meglio le condizioni del traffico e della strada e per controllare come si comportano i tuoi colleghi di pedale.
E’ fondamentale prestare attenzione ai segnali di chi ti precede e a tua volta segnalare sempre eventuali pericoli, ostacoli e rallentamenti ai tuoi compagni di uscita.
Non “accavallare” le ruote.
Altra piccola attenzione che purtroppo spesso causa problemi è l’accavallarsi delle ruote. Evita di affiancare la tua ruota a quella di chi ti precede: basta un leggerissimo cambio di direzione per farti finire per terra.
Attenzione ai ciclisti meno esperti (o troppo esuberanti)
Capita di trovarsi a pedalare con colleghi ciclisti poco esperti. Lo capisci perché non riescono a seguire un andatura regolare, ma accelerano, rallentano, cambiano traiettoria e in generale hanno paura di stare a ruota di chi li precede.
Fai molta attenzione a questi ciclisti ed invitali a restare in fondo al gruppo, se non hanno il buonsenso di farlo da soli.
Gli incidenti dei “curiosi”
E’ una cosa che capita in autostrada e mi ha sempre fatto arrabbiare.
Quando succede un incidente, spesso nella corsia opposta si formano delle “code per curiosi” e a volte addirittura altri tamponamenti a causa di chi non resiste alla tentazione di rallentare per vedere cosa sia successo.
Ora in un gruppo di amici che pedala assieme è naturale che ci si preoccupi e ci si spaventi se sentiamo una caduta alle nostre spalle, ma dobbiamo avere un minimo di sangue freddo per non frenare o cambiare direzione in modo repentino per voltarci, o rischiamo di causare una seconda caduta.
La stessa cosa vale nel caso ti cada la borraccia o gli occhiali o un altro oggetto.
Quindi sangue freddo, procedi per qualche metro, segnala che stai rallentando e lentamente fermati sul lato destro della strada.
I pericoli in curva
Guarda dove vuoi andare
Un altro punto critico per le cadute sono le curve.
Ne abbiamo già parlato in modo approfondito in un articolo dedicato (clicca qui per leggerlo), la prima regola è di portare sempre il nostro sguardo nella direzione in cui vogliamo andare. E’ incredibile infatti come tendiamo ad adattare la nostra traiettoria in base al punto che stiamo osservando.
Bilanciamento e frenata
E’ importante bilanciare il peso del tuo corpo sopra la bici in modo che sia ben distribuito su entrambe le ruote per aumentare la tenuta di strada.
Devi avere la sensibilità di frenare prima di entrare in curva, in modo da aprocciarla con la velocità adeguata che ti permetta di non frenare più in fase di sterzata.
Tieni presente inoltre che quando freni il peso del tuo corpo grava in avanti e quindi la ruota anteriore deve sopportare un maggiore carico e questo, nel caso di bruschi rallentamenti e curve molto strette può causare la perdita di trazione della stessa.
Come frenare in modo efficace.
Il freno anteriore è quello che determina l’intensità della frenata. Devi quindi modulare la pinzata con entrambe le leve avendo cura di spostare il peso del tuo corpo all’indietro per i motivi visti prima.
Evita in ogni modo di bloccare la ruota posteriore.
Quando ti succede di sentire la ruota posteriore che inizia a slittare, non farti prendere dal panico e lascia andare il freno e con un po’ di fortuna la ruota ritroverà la trazione.
In linea di massima possiamo dire che il rapporto tra la pressione di pinzata tra il freno anteriore e quello posteriore dovrebbe essere 60%-40%
La pressione delle ruote.
Se sei partito da casa con la strada asciutta e quindi con le ruote gonfie come da tua abitudine e nel corso dell’uscita trovi la strada bagnata, è buona norma fermarsi e ridurre la pressione per avere una migliore tenuta.
Altro piccolo accorgimento con strada bagnata è di evitare più che puoi le linee segnaletiche che con la pioggia diventano scivolose come olio e sono sempre causa di molte cadute.
Altro piccolo accorgimento con strada bagnata è di evitare più che puoi le linee segnaletiche che con la pioggia diventano scivolose come olio e sono sempre causa di molte cadute.
E se proprio “devi” cadere…
Affronteremo tra qualche giorno un tema che non piace a nessuno di noi, ma che secondo me è fondamentale e se ne parla sempre troppo poco (anzi non se ne parla affatto).
Finora abbiamo parlato di come non cadere, nel prossimo articolo vedremo insieme invece come cadere.
Si perché se è vero che la prevenzione è la migliore cura, è altrettanto vero che essere preparati fisicamente e psicologicamente ad affrontare una caduta, può aiutarci a minimizzare i danni causati.
Per oggi è tutto, cosa ne pensi ? Hai qualche regola da aggiungere ?
Buone pedalate in massima sicurezza a tutti.
Sempre tutto molto interessante ed utile
Grazie
[…] precedenti, alcune di queste regole non scritte che hanno a che fare con la sicurezza, come il segnalare gli ostacoli, il non sovrapporre le ruote, come dare i cambi in modo […]
[…] Nell'articolo precedente abbiamo parlato di cadute e ci siamo concentrati sul discorso sicurezza e prevenzione, analizzando alcune situazioni e comportamenti da considerare per ridurre al minimo il rischio di finire per terrra. […]
un argomento come questo non poteva che cadere a pennello per me….ho bloccato x 30gg con una micro frattura all’anca dovuta ad una caduta durante una volata…..beh in questo argomento ci si e’ dimenticati di un altro fattore:la sfiga…io sono caduto a quasi gara finita perche’ il copertoncino anteriore e’ scoppiato…..
Ciao Davide, poi alla fine di tutte le cause possibili ed immaginabili, ci sono gli imprevisti che mai avresti immaginato, è capitato a me il marzo scorso, che in discesa e in curva, un gatto sia letteralmente schizzoto dal ciglio della strada, dove era nascosto, direttamente e con un unico balzo sulla ruota anteriore, immagina il volo, risultato: clavicola e 8 costole rotte, il casco ha fatto la sua parte e mi ha salvato la vita. Quindi l’attezione non basta mai, anche se ci sono cose inevitabili. Grazie dei consigli. Gabriele.
riflettendo su tutti i consigli di Davide, le esperienze personali, sono giunto ad una conclusione : LA VERITÀ’ è che sulla bici da corsa alla maggior parte di noi “scatta” la molla della “competizione” altrimenti il metodo PIT non avrebbe modo di esistere . Con la competizione la prudenza e la sicurezza fanno a cazzotti. Parliamoci chiaro : se ti alleni per essere performante voi essere competitivo e non guardi bordi di strada tombini cavalcavia, mattonelle sabbiette etc. La caduta ci sta e purtroppo e parte del gioco. Altrimenti facciamo i cicloturisti e ciclo-pedalate ecologiche e i rischi sono molto… Read more »
ci siamo dimenticati delle rotonde, che anche quelle determinano forse le peggiori cadute…..dico spesso agli amici che 30/40 metri prima di entrare in rotonde di mettersi al centro della carreggiata onde evitare lo stringimento delle macchine verso il marciapiede ecc. ecc,
Io penso e ritengo che la cosa migliore per evitare cadute e incidenti é quella della prudenza. Meglio perdere qualche secondo che parecchi giorni per guarire da una caduta.
ho dimenticato: mi sono anche dotato di specchietto retrovisore della selle italia “eyelink” ….. per comandi shimano. Formidabile non sarà bellissimo da vedere ma serve alla grande…… provatelo
ciao a tutti questi sono ottimi consigli che seguo sempre, serve moltissima attenzione sia per le uscite in gruppo che per tutto il resto, certo che quando un’auto ti taglia la strada all’improvviso l’impatto è inevitabile…vado in bici da 10 anni e ne ho 40, sono caduto 2 volte ma niente di grave. secondo la mia modesta opinione vi consiglio altre 3 cose: se possibile evitate le statali e passate su strade secondarie poco trafficate, usate un ‘abbigliamento molto visibile, e anche un bel fischietto visto che non abbiamo il clacson come le auto!!! buone pedalate
secondo me il problema della sicurezza è da valutare a 360 gradi. è vero spesso si trovano ciclisti in mezzo alla strada ma è anche vero che spesso il bordo della strada è impraticabile: sporcizia, vetri rotti, sterpaglie ,fondo stradale rovinato e poi nonostante le nostre attenzioni molti automobilisti fanno di tutto tranne che guidare quindi I consigli di Davide sono la bibbia ma spesso non dipende solo da noi ci vorrebbe un cambio di mentalità generale
in 24 anni di bici, anche agonistico, sono caduto, per fortuna , raramente. L’8 marzo scorso, causa un tombino idrico privo di coperchio , sono volta a terra ad oltre 40 all’ora. Vertebra sacrale frattura e il resto è immaginabile … 60 giorni di cure e che sofferenze!! Adesso ho ripreso ma la paura di cadere mi attanaglia. Concordo con i colleghi : i bici ci dimentichiamo tutto e crediamo di essere invincibili .. sprezzanti del pericolo e delle insidie . Ma non è così e il pericolo è sempre in agguato . Fare le discese a 70 orari e… Read more »
Ottimi consigli da ricordare, o meglio da non dimenticare, siamo sempre spavaldi e sicuri, basta un niente per farsi male. Grazie, Antonio.
Grandi consigli, fortunatamente i più accorti ed educati, che sono molti, gran parte di questi consigli li conosce e li mette in pratica, è comunque sempre opportuno ricordarli e di questo tutti te ne siamo grati e ti ringraziamo!!! Vorrei fare qualche domanda a troppi ciclisti, chidendo come mai quando ci troviamo in giro con gli amici, si viaggia sempre in seconda, terza, quarta, fila a seconda del biosogno, incurante di ciò che avviene alle nostre spalle? senza rispetto per ciò che prevede il codice della strada? come mai non rispettiamo quasi mai i semafori od i segnali di stop,… Read more »
Un altro buon consiglio è quello di rispettare i semafori rossi. Molti sono i ciclisti che passano fregandosene e magari litigando con chi ha il diritto di passare perché il semaforo è verde. I ciclisti vanno rispettati, però i ciclisti non devono dimenticare che non sono gli unici a viaggiare sulla strada. Altra grave trasgressione molto abituale nei ciclisti è quella di pedalare in doppia o peggio ancora in tripla fila magari parlottando fregandosene deli altri, questo modo di procedere non è né sicuro e neppure rispettoso per gli altri. La bicicletta è un bellissimo strumento dove chi la usa… Read more »
Ciao Davide sempre argomenti e temi di assoluta qualità, adatti non solo ai principianti ma anche a noi più esperti .
Tutti consigli di un vero tecnico di bici sempre cosi – ma con questi consigli spero si riducono le cadute . francesco ciao davide
ho 59 anni e vado in bicicletta da almeno 55, si può dire a momenti che ho imparato ad andare in bici prima che a camminare. Di cadute ne ho fatte molte specialmente da ragazzo perchè si viaggiava senza un minimo di sentimento; fortunatamente a quei tempi il traffico non era quello di oggi, quindi grandi sbucciature ma mai niente di grave. I tuoi consigli sono preziosi ma ultimamenti mi è capitato di cadere a casa dell’accumulo, in una curva, della sabbiolina che viene sparsa in inverno sulle strade. E’ stato micidiale, appena abbozzata la curva mi son trovato in… Read more »
Bisogna stare attenti agli imbecilli che in salita vanno contro mano io ne ho incrociati tanti e non è una bella esperienza stiamo a destra grazie e usiamo la testa buona pedalata a tutti belli e brutti
volli fortissimamente volli una Legnano 22 (parliamo di 48 anni fa) e fu l’inizio delle mie cadute. Si può dire che stavo più col culo per terra che sul sellino. Tutto a causa della mia imperizia: 1a caduta in forte discesa cerco di scavalcare un cumolo di sabbia, quella che usano i muratori, risultato…..cado e la leva del freno mi entra di 1cm nello scroto, stavo restando senza quei cosi;caduta n°2 stessa discesa stessa velocità in più una bella curva chiusa l’impatto con un’ape a tre ruote è inevitabile …….mi risveglio sul letto; 3a caduta, anzi non è una caduta… Read more »
Quando si va in bici bisogna avere cento occhi devi avere i riflessi allenati perché nel gruppo ci e’ sempre l’inesperto allora devi dargli i consigli giusti, mai stare a mezza ruota di chi ci precede, i consigli non sono mai troppi, buone pedalate a tutti
Commento
e se imparassimo che in bici si puo’ ANCHE moderare la velocita’,sia in discesa che in gruppo,perchè non ci paga nessuno se arriviamo 5 minuti prima a casa.anzi,magari ci aspetta la moglie che rompe…..
vado in bici da circa tre anni,e l unica volta che sono caduto perche la asfalto era ghiacciato,quindi ragazzi quando il freddo picchia davvero,e meglio stare a casa,oppure andate in mtb e su strade battute rischio di cadute zero.ciao
Ottimi consigli,volevo chiederti arri guardo a i copertoni io ogni 1000 Km faccio l’inversione per portare il consumo quasi alla pari faccio bene mi puoi rispondere
alla mia E-mail grazie di cuore nunzio.aprile@alice.it
Ciao a tutti, sulle mie bici (tutte) ho invertito le leve freni, cioè; anzichè con la destra frena dietro, a me frena davanti e viceversa. Direte perchè: i motivi sono 2. 1 perchè in moto con la leva destra freno davanti, quindi abitudine 2 perchè con la destra faccio molta più forza e quindi in caso serva riesco a frenare meglio. sono poi caduto 2 volte, fino ad ora mai dire mai, praticamente da fermo in città per i semafori e la non curanza di chi è in auto…. cmq solo un ginochhio sbucciato. Cmq il tipo di frenata a… Read more »
Ciao a tutti, sono ottimi suggerimenti che fanno bene anche solo ricordarli. Io durante le uscite solitarie o in gruppo, di tanto in tanto la mia parte razionale del cervello, si accende e mi fà ricordare il dolore dell’asfalto sulla pelle. A quel punto “scatta la molla” che mi rammenta che ho una pelle, ma non una tuta di pelle!!!!!!!! Mi permetto di suggerire di essere sempre molto attenti al traffico attorno e davati a noi, nel dubbio frena e aspetta qualche secondo. Al primo semaforo recuperi tutto lo svantaggio delle auto,ma sopratutto dei Suv. Saluti e sempre occhi bene… Read more »
Sono caduto due volte in bici. La prima fu una caduta banale, dovuta alla strada umida ed in discesa, stavamo cercando di rientrare in gruppo e abbiamo preso una curva a velocità troppo elevata. Una scivolata con abrasioni e due costole fratturate. La seconda è stata più seria, avvenuta a novembre scorso, a causa di una mattonella sceggiata sulla sede stradale che mi ha letteralmente disarcionato dalla bici. Sono volato e caduto a terra: clavicola e otto costole fratturate. Ora ho già ripreso, e devo dire che nelle prime uscite avevo veramente molta paura, e pian piano la sto superando.… Read more »