Continuiamo con la seconda parte dell’intervista che Omar Beltran ha gentilmente rilasciato per CiclismoPassione.
I temi che abbiamo affrontato nella prima parte sono stati Postura e Respirazione. Considerato l’interesse in particolare sul secondo argomento, penso che troveremo il modo di approfondirlo più avanti.
Ci sono altri 3 interessanti argomenti di cui ho parlato con Omar : Centratura, Obiettivi e Livelli Ormonali che riprendiamo di seguito:
Centratura
Nota: Nell’articolo “Quanto contano gli addominali nel ciclismo?” di qualche tempo fa, introducendo il libro di Omar Bletran , ho parlato di muscoli addominali, generalizzando un po’ i concetti espressi nel ibro. Omar mi ha simpaticamente ripreso e mi ha “tirato le orecchie” per questo. Sentite un po’:
Di questo tema, ovvero dell’importanza di mantenere la zona muscolare addominale ben allenata, abbiamo già parlato nel precedente post e devo dire che molti lettori di ciclismopassione hanno dimostrato un grande interesse per l’argomento.
Tra le domande e le osservazioni arrivate nei commenti i temi più frequenti sono: per tenere in allenamento pavimento pelvico e addominali in generale, bastano i classici piegamenti con schiena a terra, oppure sono consigliati attrezzi particolari?
Nello specifico, i muscoli del pavimento pelvico si possono allenare con esercizi mirati?
Ti confesso che quando ho visto il titolo dell’articolo (“Quanto contano gli addominali nel ciclismo” ndr) mi si è gelato il sangue!
Mi sono detto che non ero stato in grado di farmi capire. Poi ho cercato nel libro e non ho trovato il termine addominali forti o qualcosa del genere, quindi è possibile che siamo di fronte ad un caso in cui è avvenuta una procedura mentale umana che ci ha portato dall’interpretazione alla “deformazione”!
Gli addominali cari i miei “ciclopati” non c’entrano nulla!
Se riuscite a fare la “cacca” e a vomitare quando c’è bisogno (scusate i francesismi) i vostri muscoli addominali adempiono alle loro funzioni egregiamente. Se volete vedere la tartaruga dovete solo ridurre l’adipe che li ricopre… o ricorrere a Photoshop come i fotomodelli!
I muscoli del pavimento pelvico (nella foto visti dall’alto) sono muscoli molto più profondi e hanno come funzione primaria il controllo degli sfinteri. Il dott. Kegel, tedesco, scopri la loro importanza fisiologica e anche il metodo per allenarli. Ecco perché si chiamano gli esercizi di Kegel.
Si possono allenare praticamente sempre, non servono attrezzi (anche se su Internet ci sono dei dispositivi in vendita). Individuateli nella privacy del vostro bagno, quando state facendo la pipì, quindi interrompete volontariamente la minzione e noterete e sentirete i muscoli del pavimento pelvico contrarsi.
Fatelo per un giorno e avrete memorizzato il meccanismo, a questo punto non vi resta che ripetere la metodologia a vuoto, Kegel raccomanda di eseguire dalla 400 alle 600 contrazioni giornaliere.
Obiettivi
Il tema degli obiettivi è un argomento che abbiamo già affrontato in questo blog, e che a me sta particolarmente a cuore.
Fissare degli obiettivi in modo chiaro, non è solo una cosa da professionisti o agonisti, ma diventa ancor più importante per chi, come noi, deve far convivere la passione per la bicicletta con lavoro, mogli o fidanzate, figli e mille altri impegni.
Anche se l’obiettivo fosse solo di migliorare il nostro tempo sulla salita dietro casa, o staccare finalmente quel compagno che da anni ci da la paga, gli obiettivi sono la benzina che ci fa compiere cose straordinarie.
Quanto contano e quali caratteristiche devono avere gli obiettivi di un ciclista per essere efficaci?
Ci sono due modi fondamentali di interpretare gli obiettivi, il primo è come RISULTATO, in effetti nel tuo esempio l’hai espresso in questo modo, scrivi “staccare finalmente quel compagno che ci da la paga”. Questo modo di interpretare l’obiettivo è quello che io chiamo il “SOGNO” e questo alimenta, da motivazione a tutto il nostro agire.
In realtà sostengo che questa modalità di intendere gli obiettivi sia la causa di tanti nostri mali odierni (e non parlo solo di ciclismo). Riprendi il tuo esempio, in realtà “staccare” il tuo compagno non dipende tutto da te, quel giorno potrebbe avere avuto un calo di zuccheri improvviso e tu lo stacchi, ma non per questo puoi dire che sei stato più forte di lui. Ogni volte che un mio corridore vince io dico, ricordati che non saprai mai se sei stato più forte oppure tutti gli altri sono stati più deboli!!!
Il secondo modo di interpretare gli obiettivi è come PROCESSO, ovvero assumendomi la responsabilità di portare a termine ciò che dipende solo e esclusivamente da me. Io posso o no battere il mio compagno, ma posso sempre abbassare il mio tempo. Quindi farò tutto ciò che è necessario a tale scopo: perdere peso, incrementare la forza resistente, migliorare l’agilità, aumentare il mio Vo2, …
Questo è un modo ecologico di formulare obiettivi, rispettoso di se stessi e dell’ambiente (pur di battere il mio compagno potrei decidere di chiedere in prestito una sacca del frigorifero del delinquente sopra citato).
Visualizzazione e Livelli Ormonali
Nel tuo libro introduci un concetto che mi ha davvero incuriosito e che sono certo interesserà molto ai nostri amici lettori: la stimolazione al rilascio di ormoni come il GH e il TESTOSTERONE in modo “ecologico”, solamente grazie a sedute di preparazione in palestra unite a esercizi di visualizzazione.
Ci puoi spiegare meglio di cosa si tratta? E’ una tecnica avanzata per professionisti o anche noi cicloamatori potremmo trarne benefici?
Ovviamente non posso spiegare dettagliatamente la tecnologia, dato che si tratta di un metodo creato da me ed esperimentato per anni con i corridori, si tratta del Ormonal Release System©. E’ nato dall’evidenza che ogni sostanza dopante utilizzata dagli sportivi è un ormone che il nostro organismo già fabbrica, non esistono sostanze che non esistano già nella nostra fisiologia. Allora ci siamo messi a studiare e sperimentare fino a quando abbiamo unito il tutto riscontrando risultati stupefacenti in taluni casi. Non si tratta di un lavoro che fanno i professionisti e basta, è una metodologia per tutti ed ora siamo pronti per la sua divulgazione.
So che su questo argomento stai preparando un nuovo progetto.
Ci puoi dare qualche anticipazione?
Abbiamo creato un percorso formativo per insegnare la metodologia Ormonal Release System©, e anche un percorso formativo per formare allenatori che possano insegnare la metodologia. Stiamo preparando l’evento iniziale che sarà sabato 26 marzo in una location da decidere. Contiamo su di te per comunicare… per info e iscrizioni potete scriverci su: corsi@mentalperformance.it
Grazie mille a Omar Beltran per la sua disponibilità e naturalmente per la sua competenza.
Personalmente trovo i suoi concetti e i suoi metodi innovativi e molto affascinanti e sono davvero incuriosito di saperne di più su questa metodologia Ormonal Release System©.
Provate a mettere in pratica le “chicche” che Omar ci ha regalato in questa intervista e ne vedrete delle belle. (vi immagino già tutti in bagno a provare a interrompere la pipì…).
Scherzi a parte, visto che Omar mi ha dato la sua disponibilità a collaborare ancora con CiclismoPassione, meglio approfittarne, per cui se avete qualche domanda o semplicemente volete dire la vostra opinione sui temi trattati lasciate il vostro graditissimo commento e vediamo di organizzare qualcosa.
grazie x il consiglio davide vado e provo l’allenamento
pelvico.ciao.
molto interessante l’approccio, che svecchia un ambiente troppo in ritardo sul presente. altre discipline come teatro, musica, danza usano da tempo metodi innovativi e hanno scoperto le grandi risorse delle discipline orientali, ottimo lavoro e grazie.
unico neo, il titolo: doping ed ecologico non stanno proprio insieme. presumo che è fatto per colpire l’immaginario, ma il doping è errato in tutto e va eliminato anche dal linguaggio. grazie david, fai un grande lavoro. carmine
[…] Non so se ti ricordi, ma su questo punto ho intervistato tempo fa Omar Beltran, autore del libro “Il doping ecologico” , (ti consiglio di leggere questo interessantissimo post, cliccando qui.) […]
[…] Non so se ti ricordi, ma su questo punto ho intervistato tempo fa Omar Beltran, autore del libro "Il doping ecologico" , (ti consiglio di leggere questo interessantissimo post, cliccando qui.) […]
[…] Intervista a Omar Beltran – seconda parte | CiclismoPassione.com […]
Vorrei chiedere una spiegazione in merito alla contrazione dei muscoli pelvici.
Sto leggendo il libro di Omar Beltram e arrivato al capitolo sui muscoli pelvici, si dice che viene fatto fare a Vanotti un esercizio sulla leg extension contraendo la muscolatura pelvica e di mettere alla prova questa metodica durante una salita. La contrazione muscolare pelvica, si riesce a mantenere per pochi secondi, almeno per quanto mi riguarda. Come è possibile fare l’esercizio durante tutta una salita? Si deve continuamente contrarre e rilasciare o altro?
Ciao Gabriele,
la contrazione muscolare pelvica va allenata con costanza per poterla mantenere per lunghi periodi. Se segui le indicazioni che ha dato Omar nel libro e in questo blog, ti accorgerai che in breve tempo imparerai a mantenere questo stato di contrazione per periodi sempre più lunghi anche quando sei in biciletta ed adottare quei famosi “poteri speciali” di cui parla Pinotti.
Veramente bravi, vi seguo da poco ma nonostante questo trovo sempre una pausa per tenermi informato, e soprattutto allenarmi e tenermi in forma.
i ringraziamenti anche da parte mia per le opportunità che ci offri per migliorare le prestazioni del nostro amato sport
ho trovato davvero interessante queste interviste e quello che viene proposto da Beltran, da quanto ho potuto capire il segreto e dentro di noi bisobna solo trovare la via giusta per scoprillo.
Davide grazie sempre per i tuoi consigli,io amo andare sia in bici da strada che mtb , ma dato il mio lavoro ho poco tempo a disposizione; adesso causa il tempo brutto uso i rulli con la bici da strada: .grazie a te non sono piu’ cosi’ noiosi.Volevo un consiglio da te se e’ meglio scegliere di fare solo bici da strada o mtb,essendo in molti aspetti due sport diversi ,e’ un po difficile adattarsi a tutte due infatti se dedichi piu’ tempo a una delle due e’ difficile recuperare con l’altra,
Ciao, in parte la risposta te la sei data, due o tre ore intense di mtb sono molto impegnative per il fisico, quindi c’è bisogno di integrare i liquidi ma anche ingerire nuove fonti di energia, quindi ti consiglio o il classico paninetto di marmellata, o la banana, o barrette, gel e quant’altro , l’importate è integrare.
Poi attenzione a non spingere rapporti troppo duri, anche nella mtb è essenziale imparare ad imprimere potenza con frequenze agili.
ciao a presto.
ciao davide,prima di tutto ti volevo ringraziareper tutti i consigli che ci dai,poi a proposito di consigli,te ne volevo chiedere uno che non centra gnente con il discorso di sopra,mi spieghi perche dopo 2 o 3 ore di mtb intense,mi rimangono,le gambe vuote e molli?io non prendo nessun intregatore,come posso risorvelo?grazie ,ciao
Grazie a tutti per i commenti fin troppo benevoli sul mio conto… Forse è vero che non ho ben spiegato la reale utilità dei muscoli pelvici. Provo a farlo in poche righe ma magari lo riprenderemo più avanti: I muscoli pelvici quando contratti agiscono in modo positivo non solo sul nostro umore ma anche sul nostro livello di energia. Vi invito a leggere il libro di Omar per scoprire l’esito stupefacente di alcuni test eseguti con Marco Pinotti a cui è stato chiesto di percorrere una stessa salita per due volte , la seconda volta contraendo i muscoli del pavimento… Read more »
Consiglio utilissimi. L’esercizio per stimolare i muscoli pelvici è eccezionale, pensate che ho eseguito complessivamente 3 serie da 200 con intervallo di un minuto l’una dall’altra e il giorno dopo era tutto indolenzito, proprio come un altro muscolo del corpo che si allena normalmente in palestra e poi, forse sarà una mia soggezione, ma il flusso della pipì è più aperto!!! Scusate anche me per il francesismo! Una domanda: mi riferisco al mio allenamento fatto sui rulli, ma anche su strada. Dopo avere terminato la sessione, che va da un’ora sui rulli e oltre 3 ore in strada, ho dolori… Read more »
sei grande Davide …grazie alla tua semplicità e alle persone qualificate che inviti.
grazie David sei 1 grande, ho provato a respirare diafframmatico e come prima impressione sento un beneficio come capienza nei polmoni,meglio pedalando in piedi secondo me ,ma non mi è chiaro l’allenamento contrazione pelvico e a che può servire, qualcuno lo sà??
Grazie per queste informazioni ma io gli esercizi di contrazione pelvica non riesco ad eseguirli in maniera corretta forse con qualche indicazione in più ci riuscirò
ciao
E’ poco tempo che frequento questo blog(tutto è cominciato con i corsi di rulli,veramente efficaci:ho comprato un computer con contapedalate per fare un lavor ben fatto)ma devo dire che se ne imparano sempre di nuove:anche se io sono un biker tutte queste informazioni sono sempre utili.
Davide volevo solo ringraziarti per tutto quello che fai per noi, sei veramente una persona eccezzionale, e allo stesso tempo molto competente, io ti assicuro che sto apprendendo molto e devo essere sincero ho anche migliorato un po seguendo tuti i tuoi consigli, non ultimi quelli di turbo rulli e turbo salita che mi hanno aiutato molto. A onor del vero gli altri ciclisti che incontro per strada non malediscono il giorno che mi hanno incontrato ma sono sicuramente migliorato, e sai in cosa ? nell’agilità e non è poco per me grazie ancora scrivo poche volte ma ti seguo… Read more »
Come sempre centri argomenti importanti che mi aiutano molto nel svolgere questo sport in modo impeccabile, grazie DAVIDE alla prossima.
Semplici elogi sul livello scientifico divulgativo non sempre facile da realizzare soprattutto in ambito ciclistico dove regna la la sola legge di mettere la ruota davanti trascurando gli aspetti pedagogici e traghettando vecchie convinzioni che dovessero risultare vincenti.Aspettiamo con sana curiosità il metodo di Beltran!
Ciao a tutti io essendo una donna con figli conosco bene gli esercizi di contrazione pelvica e consiglio a tutti di farli regolarmente basta ricordarsi! Al lavoro, in macchina, a letto… quindi non solo in bagno! vi informo inoltre che sono utili anche per la schiena e per il nervo sciatico, punti dolenti per noi ciclisti. Ciao a tutti e complimenti a Davide
Grazie Davide per tutte le infomazioni ti seguo sempre con più interesse ciao Giovanni
Non vorrei dire una fandonia e spero di essere corretto, magari dallo stesso Omar, qualora mi sbagliassi… l’ombellico è il baricentro del nostro corpo, finché siamo nella pancia, poi, con il crescere, le nostre proporzioni cambiano e il nostro baricentro cambia, si sposta un po’ più in basso, proprio lì, in prossimità della zona pelvica.
Argomenti interessanti,spazziano dal train autogeno,a tecniche yoga,e a discipline orientali,interessanti l’argomento sui muscoli addominali specie quelli della fascia pelvica,usati molto nelle discipline Orientali e arti marziali bene molto bene di sicuro faranno bene,grazie di tutto ti seguo con interesse ciao raffaele
Come Vi avevo specificato nel mio precedente scritto,un’altra grande risposta la da’ il nostro corpo,quando concentriamo l’ attenzione sull’ombelico,considerato da sempre il centro iniziale della vita.Provare per credere.Saluti Egidio
certo…le donne ne sanno qualcosa, ma non fanno mai questo esercizio per contrastare l’incontinenza, che può insorgere ad una certa età proprio a causa delle gravidanze, altro che pannolini!
naturalmente funziona anche per i maschietti…e non solo per quello.
Grazie Davide. Le tue saggezze sono preziose. Vorrei chiederti come riprendersi al meglio dopo una brutta influenza che mi ha stoppato per più di 10 giorni.
Per Alex: mi ha fatto molto sorridere il tuo commento perchè anche io ho avuto la consulenza da mia moglie per individuare e stimolare il pavimento pelvico, quindi consiglio a chi ha figli di chiedere alle mogli, ne sanno molto più di noi!
Per Nicola: grazie a te e continua così!
grazie davide il tuo lavoro mi aiuta molto in bici piano piano si vedono i risultati.
Con te Davide non si ha mai finito di imparare .
Questa degli addominali e dell’esercizio da fare , non la sapevo proprio , sto’ comunque gia’ effettuando gli esercizi , Mi sembra quasi di rivivere le procedure che doveva effettuare mia moglie prima del parto per fare in modo che al momento giusto fosse pronta .Io un bambino non lo faro’ di sicuro , ma tra’ allenamenti ripetute ginnastica ora le contrazioni pelviche , se non nasce qualcosa mi do’ all’ippica.
Grazie comunque del tuo impegno a darci consigli utili.