Come promesso nell'articolo di qualche tempo fa, vi propongo l'intervista che ho avuto il piacere e l’onore di fare a Omar Beltran, innovativo e illuminato formatore e preparatore atletico.
Il suo libro Il doping ecologico. I segreti per vincere con l'allenamento mentale (Manuali della bicicletta) è una miniera di informazioni di alta qualità , ma soprattutto fornisce metodologie alternative per aumentare la nostra energia personale, e quindi le nostre prestazioni in bici, usando solo gli strumenti che madre natura ci ha donato, ovvero il corpo e la mente.
Non si tratta di teorie astratte, ma di tecniche che si possono facilmente mettere in pratica e verificare anche nella nostra attività di cicloamatori di tutti i livelli.
Di tutti gli argomenti trattati nel libro, ho estratto 5 punti secondo me particolarmente significativi e interessanti per noi:
Postura , Respirazione , Centratura , Obiettivi , Visualizzazione e Livelli Ormonali
L’intervista che ne è uscita è talmente densa di contenuti di qualità, che ho deciso di pubblicarla in due parti, in modo da lasciare spazio alle vostre eventuali domande di approfondimento, considerata la grande disponibilità di Omar.
Cominciamo quindi con la prima parte:
"Ciao Omar, anzitutto grazie per la tua disponibilità a voler condividere con noi le tue conoscenze.
Come sai, noi cicloamatori di tutti i livelli, siamo sempre alla ricerca di nuove informazioni, nuovi sistemi e nuove idee per vivere al meglio la nostra passione.
Nel tuo libro le idee innovative e i sistemi di preparazione alternativi non mancano.
Tra i tanti spunti che la tua metodologia propone, ho estratto 5 argomenti che secondo me e secondo i commenti giunti dai lettori sono quelli di maggior interesse per noi “donne e uomini di strada”, e sui quali mi piacerebbe avere un approfondimento, proprio partendo dal punto di vista del cicloamatore.
Un aspetto che mi ha particolarmente colpito è come metti in correlazione corpo e mente attraverso 3 principali vie di
comunicazione : POSTURA, RESPIRAZIONE e CENTRATURA.
Ci puoi illustrare in che modo ognuna di queste tre "vie di comunicazione" può
influenzare le prestazioni fisiche e mentali di noi ciclisti?"
Postura
"Cominciamo dalla postura: nel libro spieghi che mantenendo una postura corretta, il corpo invia un segnale positivo alla mente provocando di conseguenza un senso di benessere diffuso..
Questo concetto vale anche durante il gesto atletico? Al di là dell'aspetto biomeccanico, una postura più o meno corretta può influire sulla prestazione in bicicletta?"
Purtroppo la postura in bici rappresenta un limite sotto questo profilo. Come spiegato nel libro una posizione incurvata favorisce la percezione sensoriale.
Se ciò che percepisco in un dato momento è una buona sensazione, questa posizione tenderà ad amplificarla!
Ahimè è vero anche l’esatto contrario quindi un brutto momento a livello di sensazione sarà amplificato anch’esso.
Il consiglio: quando le sensazioni sono del secondo tipo, allora cambiate immediatamente posizione, tiratevi su pur rimanendo seduti, aprite il busto, tirate le spalle indietro e fatevi venire una bella immagine di voi stessi in un momento di benessere. Pinotti dice: “i superpoteri”
Respirazione
"Parliamo ora di respirazione: nel libro spieghi di come la respirazione diaframmatica restituisca al corpo un senso di rilassatezza e benessere e soprattutto lo ricarichi di energia.
Possiamo sfruttare la respirazione diaframmatica e quindi aumentare la nostra energia anche durante un intenso sforzo fisico in bicicletta?
Per esempio, durante una salita ricercare questo tipo di respirazione può dare dei benefici?"
Certamente possiamo e aggiungo dobbiamo.
Senza entrare in tediose dissertazioni riguardo l’apparato respiratorio, credo che ogni ciclista abbia vissuto il “dramma” respiratorio… non conto più le volte che qualcuno mi riferisce che:
“di gambe stavo bene è il fiato che va in affanno”
Allora rispondo sempre con la stessa frase:“e ti sei ricordato di respirare?”
Per fortuna la respirazione è un atto involontario gestito dal nostro sistema nervoso autonomo, molto più saggio ed efficiente della nostra mente pensante, ma facilmente influenzabile dalla coscienza.
Fatte una prova ora: cronometrate 15” e controllate quante respirazioni fatte.
Fatelo ancora ed impegnatevi a farne due in meno.Se ci siete riusciti (retorico), vuol dire che lo potere gestire consapevolmente.
Quando si va in affanno la richiesta di ossigeno dei muscoli aumenta in modo vertiginoso, ciò che notiamo è che respiriamo molto più velocemente e di conseguenza molto meno profondamente.
Il principio regolatore della nostra capacità di respirare è basato sulla legge della fisica che recita che: i gas diffondono da dove c’è maggiore concentrazione parziale verso dove c’è minore concentrazione parziale.
Ora capite che il muscolo che sta lavorando richiede una maggiore quantità di ossigeno, quindi all’interno del muscolo c’è meno pressione che nella superficie, ovvero nell’aria ed è per questo motivo che riesce a diffondersi.
Quando andiamo in altura ad ossigenarci la pressione è inferiore, questo costringe tutto l’apparato circolatorio a lavorare in ipossia aumentando così la sua efficacia, in altri termini aumenta la quantità di globuli rossi per poter così catturare la maggior quantità di ossigeno possibile.
Respirare con il diaframma e catturare la maggior quantità possibile di aria, favorisce la diffusione verso i muscoli che ne richiedono tanta.
Se respiriamo "corto" invece, la quantità è ridotta e quindi non si diffonde.
Beh direi che c'è molta carne al fuoco, personalmente trovo che ci siano delle indicazioni preziosissime in queste parole e ringrazio di cuore Omar Beltran per la sua disponibilità, oltre che fargli i complimenti per la preparazione.
Se avete domande su questi temi scrivetele nei commenti, cercherò di raccoglierle e girarle a Omar e vedere di fare una nuova parte dell'intervista.
In attesa dei vostri graditissimi commenti, (non solo domande, ma anche, come al solito, scambio di idee ed esperienze), vi do già appuntamento alla settimana prossima con la seconda parte dell'intervista, dove parleremo di Centratura, di Obiettivi e del nuovo innovativo progetto di Omar Beltran, sui livelli ormonali.
è vero la respirazione di omar beltran funziona e funziona anche abbinandola al
power breathe
ciao Davide, ho poco tempo di stare vicino al computer, tanto e vero che salvo tutte le tue email, tutti argomenti che fin ora ignoravo, leggerle la sera prima di addormentarmi faccio fatica, non riesco mai a finirle. Cortesemente potresti mandarmi tutto quello che occorre per andare forte e sicuro in bici, potento trasmetterlo a mio figlio che a iniziato a dicembre scorso ad andare in bici, difendendosi bene in salita. Io ho 49 anni, dopo aver lasciato le gare 6 anni fa, o ripreso la bici questo inverno,trasportato da mio figlio di 17 anni. Avrei propio bisogno di un… Read more »
[…] che Omar Beltran ha gentilmente rilasciato per CiclismoPassione. I temi che abbiamo affrontato nella prima parte sono stati Postura e Respirazione. Considerato l'interesse in particolare sul secondo argomento, […]
Come immaginavo l’argomento respirazione vi interessa molto. E’ senza dubbio un aspetto importante e da approfondire.
Farò in modo di girare a Omar Beltran le nostre domande e magari approfondiamo l’argomento in un articolo dedicato.
proverò il metodo di respirare più a fondo possibile durante lo sforzo in salita però continuo a dire che il mio respiro è sempre un po affannato rispetto alla gamba e lo sforzo che sto facendo (non so se mi sono spiegato)
Semplicemente il migliore informatore in circolazione.per favore continua così
ciao davide,la respirazione con il diaframma sarebbe da sperimentare , ci fai sapere qual cosa in piu , la mia esperienza in salita sotto sforzo si respira piu velocemente io cerco di espellere l’aria come se dovessi gonfiare un palloncino ho l’impressione di sentire meno la fatica forse e’ solo un’impressione
mi sembra paradossale utilizzare la respirazione diaframmatica durante uno sforzo fisico intenso come quello della pedalata in bici. Questo perchè tale tipo di respirazione viene utilizzata spesso nelle tecniche di rilassamento ad esempio in psicoterapia. Ma mi chiedo: tecnicamente come fare a privilegiare la rspirazione diaframmatica durante uno scatto in bici, quando si viaggia a livello di soglia o quando si sale una salita. Vorrei dei lumi grazie
Si é proprio vero Davide, respirando con il diaframma si hanno benefici non solo come ciclisti ed atleti in generale, ma anche di concentrazione e di migliore ossigenazione di tutti gli organi del corpo e della mente in particalare, che ci aiuta nella postura del gesto atletico e anche dello relazionarci con gli altri.
Grazie Davide continua così che ci sei di grande aiuto.
Avete presente quei professionisti, che sembrano avere la pancia, sembrano sovrappeso, poi, scendono dalla bicicletta e scopri che sono magrissimi… il primo che mi viene in mente, era Rebellin, ma ce ne sono tanti altri… ecco, l’effetto pancia, è dato dalla respirazione diaframmatica.
Il modo migliore per imparare questo tipo di respirazione, è stendersi sul letto, mettersi le mani sulla pancia e sentire la stessa che sale e scende…
Grazie , sto imparando a respirare col diaframma facendo dello Yoga .
Caro Davide quello della respirazione è il mio grande problema,vorrei saperne qualcosa in piu e imparare anche.grazie per l’impegno e leinformazioni che ci offri.
Ciao Davide è la prima volta che vi scrivo,ma vi seguo sempre e divulgo il Vostro e il mio sapere.
Per la respirazione è verissimo (te lo garantisco io che sono Istruttore subacqueo).
Molti non sono capaci a respirare,non sanno scaricare anidride carbonica.
Continuate sempre così e, sempre in sella, per mantenerci in linea e soprattutto in salute.
Ciao a tutti amici delle 2 ruote e un sentito ringraziamento a te Davide, per i tuoi sempre graditi chiarimenti per andare sempre più forte con onestà guardando dritti e non a testa bassa.. Questo problema purtroppo è una cosa reale forse un po meno sicuramente per chi è leggere ed è predisposto per le salite, ad esempio io sono passista e quando mi tocca la salita sono dolori, se riuscire a controllare la respirazione porta dei benefici in termini di prestazioni ditemi cosa si deve fare e io lo faccio… ma non è cosi’ semplice vorrei vedere su una… Read more »
Ciao Davide..è la prima volta che ti scrivo ma ti leggo puntualmente ogni email, io vado in mtb e i tuoi consigli sono sempre molto utili.. Grazie
Tutti consigli utile per un passione pulita e da condividere con tante persone amanti di uno sport vero chiamato ciclismo grazie.
Ciao Roberto, mi fa piacere leggerti, era un po’ che ti facevi vivo.
Potenza e potenziometri… proprio un bell’argomento.
Di sicuro ne parleremo prima o poi.
Grazie della dritta
Tutti consigli utili e grazie per farceli avere, ogni piccolo consiglio o conoscenza può esserci utile per migliorare. Mi stò allenando con la mia handbike in una cameretta di casa mia da circa un mese e penso di aver fatto 700 km, Ho acquistato il ciclomulino, simulatore di allenamento su stradaa ed utilizzo anche un potenziometro per tener monitorato i mie scatti WP i mie recuperi WA. Mi interesserebbe molto capire con un test eseguito con il potenziometro, quali tipi di programmi elaborano i dati per fare successivamente gli allenamenti mirati. Per ora io non ci capisco molto e mi… Read more »
Grazie a tutti cari amici.
Per Cesare : si è fisiologico che il battito cardiaco a riposo aumenti con l’età, mentre per contro, diminuisce la frequenza cardiaca massima. Ma non ti preoccupare, l’importante è che continui a divertirti!
Le altre domande relative agli argomenti di questo post, cercherò di raccoglierle e rigirarle a Omar Beltran.
Per Ercole: grazie a te per l’idea originale di questa intervista.
Grazie a tutti
Davide, dire che mi hai fatto contento, è poco… ho conosciuto Omar al corso da DS e ne sono rimasto letteralmente estasiato! Come mi è già capitato di dire, penso che gente come Beltran, ci indichi la strada per un ciclismo pulito, dove prestazione e un corpo sano, sono in perfetta simbiosi. Penso anche che, una intervista a Omar, integri alla perfezione lo spirito di questo sito… Beltran, cerca di far si che gli atleti, o meglio, prima ancora le persone, tirino fuori la passione che covano dentro di se, la stessa cosa che, nel suo piccolo, cerca di fare… Read more »
Ciao davide come al solito ai introdotto un argomento interessante da domani proverò la respirazione in allenamento e poi ti farò sapere come va grazie a presto
sempre ottimi argomenti da Davide…grazie ancora.
provo a rispondere con semplicità a Nicola: il diaframma può tirare in basso o spingere in alto il pavimento della cassa toracica di cui è l’elemento principale. capisci bene che se tira verso il basso aumenta lo spazio interno della cassa toracica espandendo i polmoni che sono l’organo più voluminoso in essa contenuto.
un esercizio può essere quello di respirare buttando in fuori la pancia.
tirando ancora in ballo i cantanti, senza respirazione diaframmatica sarebbero spacciati, anche per l’inevitabile pressione che una respirazione alta farebbe sugli organi di fonazione, con risultati spaventosi…
come tutti sappiamo allenarsi in altura si hanno dei benefici a livello di respirazione po io su quei super poteri potrebbe essere solo una condizione pscologica ma aiuta volevo sapere se la centratura che in tendete è la messa in sella perchè vorrei dei consigli visto che alcuni mi dicono che non sono messo bene in sella ma an chio vedendo gli altri non mi sembrano messi cosi bene se possibile vorrei dei consigli .grazie ciao Davide
Postura in bici. Osservate un gruppo di ciclisti mentre pedalano, notate subito l’eleganza e il coordinamento di tutto il corpo di colui che con la bici forma una simbiosi, questi sembra non faticare, Contrariamente l’altro che pedala tutto strampalato dà l’impressione di fare una fatica da matti e certamente 1/4 di e- nergia in più, rispetto all’altro la deve mettere. Battiti cardiaci. Questa è una questione anche e soprattutto di “motore” e di rispetto dello stesso, nonchè di grande allenamento. Per fare un esempio, il sottoscritto a 30 anni aveva 50-60 pulsazioni, ora con il superamento degli an- ta sono… Read more »
Respirare profondamente con il diaframma e’ una tecnica molto redditizzia:Ho letto e ho sperimentato di persona che bisognerebbe anche concentrare durante lo sforzo, la nostra attenzione alla zona dell’ombelico,considerata la zona principale del primo nostro nutrimento.Cosa ne pensate? Cordiali saluti Egidio
avrei una domanda da fare Davide vorrei sapere se con l’età aumentano i battiti cardiaci anni fa a riposo contavo 53-55 battiti a riposo adesso (63 anni) a riposo guardando il cardiofrequenzimetro è mai sotto i 70 -75 battiti. Grazie
caro Davide anche questa volta hai azzeccato l’argomento,poichè la respirazione corretta è alla base di qualunque attività sportiva e non,pensa ai cantanti lirici. imparare a respirare si traduce in una migliore performance e a un risparmio energetico. ciao Davide insisti.
Per non parlare poi della interazione respirazione e pensiero strettamente correlati
Lo yoga affronta queste tematiche, ho sperimentato che applicando quelle regole si hanno dei risultati strabilianti
ciao davide la domanda e’ un po suprficiale ma mi piacerebbe sapere come si respira con il diaframma e che tecniche ci sono per migliorare la respirazione diaframmatica