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Video n.1- Il tuo “peggior nemico”

Video in arrivo...

 

Qual’è il tuo “peggior nemico”, quello che non ti permette di esprimere il massimo del tuo potenziale nelle prestazioni in bici (e non solo) ?

La risposta potrebbe sorprenderti.

Scoprilo direttamente dalle parole di Omar Beltran, preparatore e mental coach con oltre 30 anni di esperienza e risultati raggiunti.

Ci avevi mai pensato ?

Credi anche tu che la tua mente possa ti possa ostacolare verso il raggiungimento del tuo massimo potenziale ?

Condividi il tuo pensiero nei commenti qui sotto !

Commenti

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Commenti
  1. Berardi dice:

    17 Marzo 2022 at 15:26

    Quello che ho sentito da Omar è vero. A me è successo che la mia mente mi faceva sentire in colpa per un allenamento non fatto. Ma è anche vero che non devo colpevolizzarmi, ma darmi delle ragioni ed essere consapevole del non essermi allenato. Amare si ma andare anche a patto con la mente. Non facile ma neanche impossibile

    Rispondi
  2. Gius dice:

    7 Aprile 2020 at 09:48

    La mente è fondamentale quando il corpo c’è e soprattutto quando il corpo non c ‘è

    Rispondi
  3. Cesare dice:

    6 Aprile 2020 at 16:26

    Questo è abc del decalogo di ciò che uno vuole essere se vuoi essere conosci te stesso ascoltati guardati allo specchio…non cercare scuse non cercare alibi sii ciò che il tuo corpo e la tua mente vuole e può essere! Lavora!

    Rispondi
  4. Pietro54 dice:

    16 Aprile 2019 at 22:02

    Mi è capitato in una G.F. si affrontava l’ultima salita le sensazione erano buone, giunti a 3km dallo scollinamento la mente mi faceva sentire molto stanco, mi sono detto devo spostare il pensiero da un’altra parte,ho ripreso le sensazioni , così ho raggiunto la vetta.grazie x questi consigli, Adelante.

    Rispondi
    • Davide dice:

      19 Aprile 2019 at 09:04

      Grazie a te Pietro, adelante !

      Rispondi
  5. fulvio dice:

    9 Aprile 2019 at 05:56

    Nel film L’ultimo samurai quando Tom Cruise stava cercando di imparare le arti marziali il ragazzo che gliele insegnava a un certo punto gli dice no mente Nel senso che non doveva usare troppo la mente ma affidarsi alle sensazioni se insegniamo alla mente di affidarsi alle sensazioni con un certo equilibrio si riesce a fare delle cose impensabili per noi prima Questo l’ho sperimentato personalmente sia nelle arti marziali che nella vita
    Ciao a tutti Fulvio

    Rispondi
    • Davide dice:

      9 Aprile 2019 at 11:26

      Ciao Fulvio, grazie per la condivisione, non ricordavo quel passaggio del film, andrò a rivederlo !

      Rispondi
  6. Stefano dice:

    5 Aprile 2019 at 12:11

    Eh…a proposito di influenza, volevo provare a riprendere oggi, ma dopo Omar…ascolto il mio corpo prima di farmi più male 🙂 …aspetto domenica!

    Rispondi
    • Davide dice:

      5 Aprile 2019 at 12:19

      Saggia decisione Stefano !

      Rispondi
  7. Vittorio dice:

    5 Aprile 2019 at 09:36

    Quello che dice OMAR è vero, ma certe volte si va oltre le sensazioni e, questo errore capita spesso.
    Grazie OMAR per avere svegliato la mia mente per accettare le sensazioni del mio corpo.

    Rispondi
    • Davide dice:

      5 Aprile 2019 at 09:38

      Grazie per il tuo contributo Vittorio, segui i prossimi video perché saranno altrettanto interessanti !

      Rispondi
  8. Giuseppe dice:

    4 Aprile 2019 at 15:24

    È vero A volte siamo noi stessi il nemico più difficile da battere con i nostri pensieri condizionamenti avuti da piccoli e avere una persona speciale come Omar che ci aiuta e sicuramente un grande privilegio

    Rispondi
    • Davide dice:

      4 Aprile 2019 at 15:38

      Grazie Giuseppe, seguici perché c’è un bel viaggio da fare assieme, grazie ad Omar…

      Rispondi
  9. Luigi dice:

    4 Aprile 2019 at 13:28

    Molto interessante per il rispetto della mia persona I consigli di Omar sono molto interessanti grazie Omar ✌️

    Rispondi
    • Davide dice:

      4 Aprile 2019 at 14:27

      Grazi del commento Luigi, in effetti Omar ha la capacità di farti vedere molto oltre i soliti confini.
      Molto più di un preparatore…

      Rispondi
  10. Salvatore dice:

    4 Aprile 2019 at 12:48

    Mi convinco sempre di più che Omar sia il numero uno, sempre avanti rispetto a tutti gli altri..

    Rispondi
    • Davide dice:

      4 Aprile 2019 at 14:27

      Grazie del commento Salvatore, la penso anche io così !

      Rispondi

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"Effetto Cravatta" e come liberartene . . Ho senti "Effetto Cravatta" e come liberartene
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Ho sentito l'espressione "effetto cravatta" quando Walter Riscossa mi ha parlato per la prima volta delle "magie" del tessuto connettivo.
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In pratica quello che lui chiama "effetto cravatta" è la tendenza ad essere sempre un po' compressi in avanti e verso il basso, ricurvi in modo particolare a livello delle vertebre cervicali.
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In questo preciso momento com'è la tua postura?
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Perché succede questo e perché assomiglia ad una cravatta che ci tira verso il basso?
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Sorprendentemente ha a che fare anche con il diaframma...
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Sappiamo già che nel ciclista è molto importante una buona mobilità del diaframma non solo per facilitare l’atto respiratorio, ma anche e soprattutto perché c'è un collegamento diretto tra il diaframma e le strutture che si inseriscono a livello della cervicale.
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C'è un collegamento diretto tra l’esofago, il tubo che porta il cibo dalla gola, e lo stomaco.
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A fare da divisore c’è proprio il diaframma che, quando inspiriamo schiaccia lo stomaco, e quando espiriamo lo decomprime.
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Se cerchi di raddrizzarti tenderai a trazionare lo stomaco verso l'alto e il diaframma opporrà resistenza.
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Se il diaframma è in uno stato di tensione è proprio come se avessimo una specie di cravatta appesa che tende a portarci verso il basso...
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