Parlando dell’età dei ciclisti e della sua influenza sulle prestazioni mi spingo un po’ al confine dei temi normalmente trattati in questo blog, ma del resto mi piace sperimentare, variare, proporre nuovi stimoli e capire quali sono i temi che ti possono interessare di più.
In realtà abbiamo in parte già trattato questo argomento grazie all’amico Ercole Della Torre che ha pubblicato per noi tempo fa il suo apprezzatissimo articolo “L’allenamento per gli over 50”
Mi è venuta l’idea di scrivere questo post, leggendo la notizia di Davide Rebellin che la prossima stagione, alla “veneranda” età di 49 anni, potrebbe prendere parte al Giro d’Italia (se si risolvono i problemi burocratici della sua nuova squadra).
Non voglio entrare nel merito del caso Rebellin.
C’è chi prova ammirazione, chi lo vede come un caso da compatire di persona che non si vuole arrendere alla sua età, chi non gli perdona passaggi nella sua carriera non troppo chiari.
Non è questo il punto, non mi interessa fare un processo all’uomo, ne al professionista, quello lasciamolo fare ai giornali.
Il punto in discussione qui è che Rebellin corre con ragazzi che anagraficamente potrebbero essere suoi figli, e spesso va più forte di molti di loro.
Questo mi ha fatto sorgere spontanea la domanda :
Quanto influisce l’età sulle nostre prestazioni ?
Senza voler scrivere un trattato scientifico, ho fatto alcune ricerche estrapolando alcuni dati che credo siano interessanti.
Alla fine come sempre, cerco (io ci provo sempre, spero di riuscirci) di dare dei consigli pratici.
Ma davvero invecchiando “si va più piano?”
Possiamo raccontarci alcune delle frasi fatte più comuni sull’età del tipo “ l’età è un fattore mentale”, “non conta quanti anni hai ma quanti te ne senti”, e via di seguito.
Tutto vero secondo me, però quando parliamo di uno sport di fatica come il ciclismo, l’età ha indubbiamente un peso specifico, anche se, non è così significativo come sembra.
Alcuni casi eccezionali.
Prima di citare i casi “eccezionali” di seguito, credo che chiunque nella sua esperienza personale, sia sia imbattuto almeno una volta in un ciclista ben più anziano di lui e di aver preso qualche sonora “bastonata” (magari sei tu che leggi, il vecchietto terribile in questione).
A me è capitato (e capita) spesso.
Il caso più bello da questo punto di vista è il già citato Davide Rebellin, ma non dimentichiamo per esempio il tedesco Jens Voigt che nel 2014 ha segnato il record dell’ora all’età di 43 anni, o il sempreverde Valverde.
Potrei continuare arrivando all’estremo con il nonnino francese Robert Marchand classe 1911 (108 anni) che ha recentemente percorso oltre 22 km in un ora dichiarando “se mi fossi accorto del cartello dei meno 10 minuti avrei potuto fare anche meglio”.
L’ultimo esempio dell’eroico nonno francese ci fa capire che il vero limite spesso è solo nella testa di chi se lo pone.
Ma entriamo nella parte scientifica.
Un parametro fondamentale
A quanto dice la scienza, non ci sono significativi cali di prestanza dal punto di vista prettamente muscolare fino ai 50 anni, ciò che invece tende a diminuire in maniera significativa con l’avanzare dell’età dei ciclisti è il massimo consumo di ossigeno o VO2max.
Che cos’è il VO2 Max ?
Vo2 max è in parole semplici la massima quantità di ossigeno che il corpo di un atleta è in grado di trasportare e consumare durante lo sforzo fisico.
Spesso viene definito come “la cilindrata” di un corridore, il dato che agli addetti ai lavori fa subito capire in modo inequivocabile quando si è di fronte ad un fuoriclasse.
Un valore medio di VO2 Max varia statisticamente tra i 40 e 50ml/min/kg
Un atleta professionista con ottime capacità aerobiche invece, può arrivare tranquillamente tra i 60 e 70 con picchi elevati nei casi dei campioni (ho trovato uno studio in cui pare che il VO2Max di Contador al Tour 2009 fosse un incredibile 99,5).
Ho trovato in rete altri dati – non so quanto attendibili – ma interessanti, di valori di VO2 max di grandi campioni del passato:
Greg Lemond 92.5 ml/min/kg
Miguel Indurain 88 ml/min/kg
Lance Armstrong 84 ml/min/kg
Il nostro Vo2 max è sostanzialmente determinato da due fattori :
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- La gittata cardiaca che è un effetto della capacità del nostro cuore di pompare sangue ad ogni battito ed il numero di battiti per minuto (la Fc Max)
- Quanto ossigeno i nostri muscoli sono in grado di estrarre ed utilizzare dal sangue.
Con il passare degli anni la nostra capacità cardiaca scende, e questo è uno dei motivi per cui statisticamente, l’età dei ciclisti come di qualunque altro sportivo va tenuta in considerazione per calcolare la nostra FcMax con il vecchio e approssimativo calcolo 220-età.
La capacità di recupero su tutto
Il principale limite che avviene con il passare dell’età a livello di prestazione è da ricercare sulla capacità di recupero.
Una delle cause di questa perdita della capacità di recupero pare sia legata alla diminuzione della produzione ormonale.
In particolare il GH, l’ormone della crescita, necessario per la crescita e la riparazione dei tessuti muscolari è fondamentale per il recupero dagli sforzi fisici.
La sua produzione però inizia già a diminuire all’età di circa 25 anni e a 40 anni la sua quantità è già dimezzata.
Questo è uno dei motivi per cui, nel programma TrainEvolution, in cui non siamo tutti propriamente dei giovincelli, lavoriamo molto sulla stimolazione ormonale.
Lo facciamo in due modi.
1 – A inizio della preparazione invernale, durante la fase di Forza, con lavori a corpo libero di stimolazione ormonale da fare al mattino, appena sveglio, per dare all’organismo un “segnale d’allarme” e costringerlo così a secernere ormoni che noi definiamo “della prestazione”, principalmente GH, Testosterone, Adrenalina.
2 – Durante tutta la stagione, con il programma Hormonal Release System, il sistema ideato da Omar Beltran per la stimolazione ormonale naturale.
Questo è solo uno dei motivi per cui TrainEvolution è un programma unico nel suo genere che sta cambiando il modo di intendere l’allenamento di centinaia di ciclisti.
E quindi ?
Avrei potuto continuare citando tantissimi effetti che l’età dei ciclisti ha sulle loro prestazioni, ma come detto all’inizio, questo non vuole essere un trattato di medicina dello sport, ma ho iniziato questo articolo con l’intento di dare almeno un consiglio utile, oltre che fornire qualche dato (che spero sia interessante).
Il consiglio è diviso in due parti, uno romantico ed una razionale.
Conclusione romantica:
Dal momento che nessuno di noi deve vincere il Tour, non importa davvero quanti anni hai, quello che conta è fare ciò che ti fa stare bene, sia fisicamente che mentalmente.
Non porre mai l’età come un limite o come una scusa con te stesso. Vai sempre avanti, giocati le carte che hai e soprattutto, divertiti.
Fine della parte motivazionale.
Conclusione razionale :
Abbiamo scelto uno sport che se fatto bene* è sinonimo stesso di salute.
I benefici a livello cardiovascolare del ciclismo sono ormai noti a tutti, e sono il miglior antidoto all’invecchiamento che io conosca.
Anche dal punto di vista muscolare credo sia lo sport più consigliato dai medici a pazienti di ogni età.
Ultimo ma non ultimo, il benessere mentale, il senso di libertà che l’andare in bici regala, non ha eguali.
Per godere al massimo ed il più a lungo possibile di questi benefici dobbiamo però prenderci cura di noi stessi, preoccuparci di *farlo bene, il che significa rispettare il nostro fisico, assecondare i tempi di recupero che il nostro corpo ci chiede (i segnali arrivano sempre troppo tardi quando siamo in overtraining).
Mangiare bene (curando prima di tutto il nostro intestino) dormire il giusto numero di ore, cercare di mantenere uno stile di vita il più sano possibile è fondamentale a tutte le età, solo che a 20 anni, qualche sgarro in più te lo puoi permettere 😉
Tutto questo per migliorare la qualità della nostra vita, continuare a toglierci tante grandi soddisfazioni in bici, magari “tirare il collo” a qualche giovanotto troppo spavaldo, contando anche sull’esperienza e la conoscenza di noi stessi che spesso può essere un fattore determinante.
Che ne pensi ?
Il mio Bonus per te: Cura i tuoi Livelli Ormonali
C’è un altro aspetto fondamentale e poco conosciuto che riguarda la relazione tra invecchiamento e prestazioni sportive e riguarda i livelli ormonali.
Prendiamo ad esempio solo il testosterone, l’ormone sessuale maschile.
Dopo i 30 anni i livelli di testosterone nell’uomo iniziano a calare in modo naturale.
Questo è un dato scientificamente provato, su cui sono disponibili molti studi a riguardo, non tutti concordano sulle percentuali di diminuzione annuale, tuttavia uno studio accreditato e spesso citato, parla di un declino di livelli di testosterone nel sangue fino all’1% annuale a partire dai 30 anni.
Se per esempio hai 50 anni, il tuo testosterone potrebbe essere ridotto del 20% rispetto a quando ne avevi 30. E la tendenza è a ribasso.
A questo si aggiunge il fatto che le condizioni ambientali come lo stress, lo smog, l’inquinamento ed i pesticidi che ingeriamo con il cibo, stanno facendo crollare il livello di testosterone nelle nuove generazioni, rispetto a quelle di qualche decina di anni fa.
In più…
L’ eccessivo allenamento negli sport come il ciclismo, con conseguente sovrallenamento, riduce drasticamente i livelli di testosterone.
Omar Beltran, riporta spesso casi studio legati alla sua esperienza di preparatore, di ciclisti che “non andavano avanti” perché in sovrallenamento.
E gli screening ormonali hanno sempre confermato livelli di testosterone prossimi allo zero.
Ti è mai successo, per esempio, in determinati periodi in cui stavi stressando il tuo fisico con allenamenti intensi e senza recuperi adeguati, di avvertire un calo nel desiderio sessuale ?
E’ un segnale inequivocabile del calo di testosterone, dovuto a sovrallenamento.
Stimolare nel modo corretto i tuoi ormoni è “il segreto” non solo per migliorare le tue prestazioni in bicicletta, ma anche per avere maggiore vigore, forza ed energia nella vita di tutti i giorni e rallentare il tuo processo di invecchiamento biologico.
Come farlo?
Puoi iniziare subito grazie all’Ebook Libera il Potere dei tuoi Ormoni, di Omar Beltran ed ai bonus esclusivi riservati, che ti permettono di mettere in pratica fin da subito la metodologia HRS©
Hormonal Release System© è la contro-intuitiva metodologia che ha contribuito alla vittoria di medaglie mondiali, titoli italiani e molti altri successi di atleti professionisti ed amatori.
Puoi iniziare a metterla in pratica da subito:
MA CHE BELLI QUESTI ARTICOLI. FANNO VERAMENTE BENE….SOPRATTUTTO…DENTRO!!!!!
ANCORA GRAZIE. E….CONTINUARE COSI’…OVVIAMENTE….
IO HO 64 ANNI……MA CHI SE NE FREGA!!!! CIAOOOOO……..
Ho 65 anni 10.000 Km all’anno. Al solo pensiero di non poter andare più in bici mi fa morire anzi tempo. Come dici tu, è importante assecondare il proprio fisico e non pretendere più di tanto. Saluti a tutti.
bravo ,interessantissimo articolo x noi 66enni , però quanto è dura accettare di…….perdere le ruote…
La parte romantica, è molto romantica, ma in gara le differenze d’età si fanno sentire
Interessante come sempre! !
Per noi vecchietti io ne ho 67,l’importante è riuscire fare,in bici, quello che si è fatto l’anno precedente.
bella riflessione, ho 59 anni, è vero quello che ho constatato con il passare del tempo, è il recupero dopo l’uscita, oltre a un impegno soprattutto “mentale”, in salita
Ciao Davide, bell’articolo !
Io ho iniziato ad andare in bici da corsa da giugno dello scorso anno e quest’anno compio i 60. Non pensavo di provare così tanta passione per uno sport che permette di sentirsi in forma fisica e mentale. Che dire….l’età anagrafica in bicicletta non si sente.
L’articolo è bello e fa molto riflettere in maniera particolare il sottoscritto! Il motivo è molto semplice in quanto domenica prossima compirò 69 anni e mai come quest’anno mi cimento a tutto tondo per preparare una stagione che mi vedrà coinvolto anche con alcune granfondo oltre che diverse manifestazioni di bici storiche. Fortunatamente nella mia vita ho sempre praticato sport dalla atletica alla pallavolo al tennis ed infine il ciclismo al quale dedico buona parte del mio tempo libero oltre alla immancabile palestra. SE posso dare un consiglio/suggerimento ai più giovani direi che la cura del proprio fisico compresa la… Read more »
Posso incominciare a 58 anni ad andare in bici
io ne ho 78 anni posso ancora andare in bici