Domenica scorsa era giorno di Pasqua, e di grande ciclismo nelle Fiandre.
Lo show di Fabian Cancellara mi ha fatto salire le pulsazioni fuori soglia, come se stessi scalando anche io il muro di Grammont.
Oltre ad emozionarmi, quando guardo il ciclismo in tv, mi piace cercare nuovi spunti di riflessione e magari trarre qualche insegnamento, qualche "trucco del mestiere" che possa tornare utile anche a noi pedalatori della domenica.
In particolare ho potuto notare e ammirare 3 aspetti tecnici della corsa di Cancellara che voglio condividere con voi.
Intelligenza tattica
Cancellara sa bene di essere il favorito assieme a Boonen , ma sa anche di essere il numero uno nelle crono e quindi come nessun altro è capace di menare a 50 all’ora e prendere vento senza grossi problemi.
Quindi porta Boonen allo scoperto puntando sul fatto che correndo sulle strade di casa il campione belga non sarebbe rimasto a ruota (anche se sarebbe stata la tattica migliore) ma per orgoglio (onore a Boonen) avrebbe collaborato per andare al traguardo.
I prossimi due punti fanno riferimento al video sotto. Vi invito a leggerli e poi a guardare il video focalizzandovi su questi dettagli:
Forza mentale
Sul muro di Grammont , Cancellara decide di partire, sorpassa Boonen a testa bassa e se ne va, non si volta indietro nemmeno una volta per vedere come reagisce il suo avversario. In quel momento pensa solo a menare più forte che può, è concentrato sullo scaricare la maggior potenza possibile sui pedali. Boonen lo rivedrà solo dopo il traguardo.
Agilità e pedalata rotonda
Quando parte sul muro di Grammont è uno spettacolo per gli occhi. Non si alza sui pedali, non muove le spalle, non sembra tirare con le braccia.
Un colpo di pedale perfetto, potente, efficiente, rotondo.
Ho contato le pedalate e nei 20 secondi che vanno dal sorpasso di Boonen allo scollinamento fa qualcosa come 32 pedalate, vale a dire 96 pedalate al minuto!
Guardate un po…
Cosa possiamo imparare noi comuni mortali da questa straordinaria performance?
1 – La forza della mente, la determinazione, la chiarezza degli obiettivi fanno la differenza sempre.
2 – Pedalare con una frequenza di pedalata elevata permette di scaricare molta potenza sui pedali con minore stress per muscoli e giunture.
L’agilità va allenata e raggiunta un po’ alla volta, ma non si può prescindere da essa.
3 – La tecnica nel ciclismo è fondamentale. La pedalata è un gesto molto complesso e va perfezionato con le giuste tecniche e la pratica. La differenza tra un ciclista mediocre ed un ciclista d’elite sta nella capacità di padroneggiare la sua tecnica di pedalata.
Considerata l’enorme importanza che ha questo argomento sto preparando un video training dal titolo “Turbo Pedalata” in cui spiegherò con immagini, video e il mio commento audio, come ottenere una pedalata rotonda perfettamente efficiente e migliorare alla grande le prestazioni (soprattutto in salita).
Rimanente sintonizzati vi farò avere presto notizie.
[…] Ma ora sento il dovere di farlo, non fosse altro per completezza di informazione nei vostri confronti dopo l’articolo che ho scritto tempo fa sulla fantastica prestazione di Cancellara al Fiandre. […]
http://www.youtube.com/watch?v=G0NXGTKnwGY
Scusate mi sono dimenticato i saluti, buona giornata a tutti
cari Fabio e Davide vorrei chiarire che la preparazione invernale con il 53 riguarda il potenziamento muscolare,ovvero l'alternativa alla palestra,e poi gli ultimi chilometri li faccio sempre con il 53 ma con un rapporto molto agile che mi consenta almeno 90-100 pedalate al minuto.Naturalmente questo tipo di allenamento è molto soggettivo ,non avendo io velleità agonistiche , e lo ritengo molto valido per i percorsi della mia zona che abbonda di salite che dalla collina arrivano fino a 1500metri .
buonissima sintesi sei veramente preparato attendo tue istruzioni sula pedalaa rotonda
io pedalo moltissimo in agilità ma certe volte mi trovo in situazioni di giramento di gambe a vuoto e non produttive
c'è qualcosa da ottimizzare
vediamo
buonna giornata
Personalmente comincio l'anno dando forza alla frequenza e pian piano continuo dando frequenza alla potenza. Complimenti a Davide per l'accurata analisi e a tutti gli altri per gli spunti offerti.
Se fossimo in grado di spingere con grande agilità rapporti duri saremmo non dei semplici cicloamatori ma dei professionisti. Anzi direi che non tutti i professionisti sono in grado di spingere rapporti duri in agilità (non tutti si chiamano Armstrong). Comunque è possibile andare molto forte anche spingendo con grande frequenza rapporti non durissimi (vedi Contador). Saluti a tutti, Fabrizio.
Grazie Davide e a tutti quanti, per le vostre analisi. Non vorrei ripetermi con concetti già espressi. Boonen ha provato a tenere il ritmo di Cancellara, ma alzandosi sui pedali (evidentemente "non ne aveva" per spingere più agile) ha confermato di essere in crisi ed ha perso subito terreno; concordo con Emiliano, agilità sì, per salvare la gamba, ma per allungare come ha fatto Boonen occorre poter mulinare un rapportone in agilità, è questo che fa la differenza. Non si tratta solo di scalare con agilità, come si sente spesso dire. Tutto è subordinato a quale rapporto si riesce a… Read more »
La corsa l'ho vista.impressionante come è andato via sul muro e anche dopo ha continuato ad accumulare secondi sino al traguardo.Per andare in agilità in quel modo vuole dire avere molta potenza,riesce a spingere rapporti che sono pesanti ma grazie alle sue qualità sembrano leggeri.Sbaglia chi pensa che basta mulinare sui pedali in agilità per andare via.Un saluto a tutti.
@ Fabio e Daniele : anche io sono convinto che la preparazione invernale vada fatta in agilità. Personalmente fino a primavera inoltrata, praticamente non uso il 53.
@ Emiliano : hai ragione, non basta mulinare le gambe in agilità, ma bisogna essere in grado di scaricare tanta potenza sui pedali mantenendo una elevata frequenza. Questo si ottiene con allenamenti specifici e facendo sempre attenzione alla tecnica di pedalata.
Grazie Davide, sia per il video che per l'analisi: davvero interessante. E' difficile trovare qualcuno con cui discutere così approfonditamente di ciclismo. Comunque Spartacus è stato davvero fantastico!!!! Riguardo a quanto dice Daniele: ho capito bene che per migliorare l'agilità hai pedalato tutto inverno con il 53 per poi passare al 50-34? Pensa che io (nel mio piccolo… piccolissimo) ho sempre fatto il contrario privilegiando l'agilità ad inzio stagione per poi passare a spingere rapporti più impegnativi. Ho sempre sbagliato? Ciao a tutti e grazie ancora della possibilità di scambiare opinioni ed esperienze.
Fabio
Caro Davide non ci crederai ma è da domenica che stavo cercando in rete il video delle Fiandre visto che per impegni famigliari mi sono perso la diretta,e pertanto ti sono veramente grato di avermi dato la possibilità di vedere un grande gesto tecnico ed atletico, che data la mia età, mi ricorda molto Bernard Hinault.Con questo sono ormai due anni che personalmente curo molto la pedalata agile ,allenandomi d'inverno esclusivamente con il 53 fisso salite comprese (naturalmente non a settanta pedalate al minuto)per poi passare in primavera con il 50-34, e ho notato un netto miglioramento soprattutto sulla resistenza.Ciao a… Read more »
scusa se rispondo con ritardo alla tua mail , faccio 6 ore di spinning a settimana e questo mi aiuta x pedalare con i miei amici la domenica,però la salita è un'altra cosa se non ti alleni ai voglia a fare spinning! ho seguito il tuo consiglio x il mio intervento di ernia , di pedalare tra le 90/110 rpm rientro a casa ke sono ancora fresco!grazie davide mi hai fatto davvero un bel regalo con il video di cancellara ke io non avevo visto,è stato un vero spettacolo,ciao a presto un saluto a tutti!
Secondo me il Sig. Cancellara è un autentico leone dellle grandi classicle, forse (sicuramente) non vincera mai un grande giro, ma x tecnica e forza mentale e fisica, sulle corse di un giorno non c'è ne x nessuno e troppo Spartacus! Cmq Davide complimenti x la tua analisi su Cancellara e occhi aperti alla Parigi-Roubaix ci saranno delle sorprese!!!!!!!!!!!!!
Ottima osservazione Fabrizio, in effetti nel momento dello scollinamente Cancellara aveva pochi secondi di vantaggio, la vera differenza l'ha fatta dopo.
Prova a pensare, se Cancellara avesse una nazionale al suo servizio, come sarebbero andati gli ultimi mondiail su strada?
In effetti Cancellara ha fatto un gesto atletico eccezionale, cui siamo peraltro abituati (ricordate lo scatto della Milano-Sanremo?). I commentatori TV, Bartoli per primo, hanno pensato che il favorito fosse Boonen, che essendo un ottino passista avrebbe potuto tenere il passo di Cancellara e batterlo allo sprint perché più veleoce. Così non è avvenuto. Io aggiungerei un'annotazione fondamentale. La differenza nel ciclismo si fa non nel tratto più duro, ma subito dopo, dove chi è più in palla ha modo di recuperare meglio e fare la differenza (subito dopo lo scollinamento del Grammont Cancellera in un attimo ha messo un abisso tra lui e Boonen). Anche le… Read more »
Primo mettiamoci il cuore in pace,fosse solo l aiutino,260km anche l ultimo della classifica lo deve avere,poi che alcuni sono geneticamente più forti ci stà,comunque ha fatto un numero pazzesco
Complimenti per l'analisi dell'eccezionale performance di Cancellara, speriamo che non ci sia qualche aiutino …
In effetti la frequenza è una "chimera" per molti, me compreso. Attendo quindi tue "notizie" !!!