Ho chiesto al preparatore Piero Fischi quali sono secondo lui i 3 errori che più spesso vede fare ai cicloamatori di cui cura la preparazione (Piero segue ciclisti di tutti i livelli, dall’amatore al professionista)
Ecco le illuminanti risposte di Piero, leggete e pensate alla vostra situazione, vi rivedete?
1 – Allenarsi solo contando i chilometri.
Ancora oggi dove ogni aspetto del nostro allenamento, dalla frequenza cardiaca alla potenza espressa passando per la cadenza di pedalata, può essere facilmente valutato e riferito a noi stessi per vedere l’effetto che ha prodotto sul nostro organismo, sono in tanti che si allenano contando solo i chilometri percorsi.
Questo “metodo” dà solo un’idea di massima sulla quantità del lavoro fatto, senza prendere minimamente in considerazione la qualità.
E’ bene ricordare che un allenamento ben condotto sia rappresentato da una giusta miscela di quantità/qualità, variabili a seconda del periodo, del soggetto e degli obiettivi.
2 – Allenarsi troppo.Questo errore non è sempre e solo commesso da chi si allena ogni giorno, ma anche da chi non calcola che intorno all’uscita in bicicletta ci devono stare gli impegni lavorativi, famigliari e della vita comune, i quali concorrono ad aumentare lo stress dell’organismo.
La regola migliore è sempre quella di rispettare al massimo noi stessi ed avere il coraggio di ridurre intensità e durata delle uscite in momenti di particolare stress.
Chi non segue questi dettami può andare incontro alla sindrome da sovrallenamento, uno stato di particolare stanchezza e rendimento calato che non sempre sparisce in pochi giorni, ma spesso si trascina per settimane ed anche per mesi.
3 – Allenarsi poco.
Il problema di chi ha davvero poco tempo per pedalare è quello che non di rado propone degli sforzi troppo grandi al proprio organismo (granfondo, percorsi con il gruppo di amici, ecc.) ed ovviamente questo provoca un netto affaticamento e difficoltà di recupero.
In casi del genere è sempre meglio ridurre i carichi di lavoro e cercare di recuperare in bicicletta con uscite in agilità e di poco impegno; questo è esattamente il contrario del “mi alleno poche volte e quindi cerco di faticare di più”.
Beh mi sembra che ci sia molto buon senso nelle parole di Piero, quel buon senso che spesso però tendiamo a perdere.
Allenarsi in modo intelligente aiuta a ottimizzare il poco tempo che abbiamo a disposizione e a migliorare le nostre prestazioni, a qualsiasi livello noi siamo.
E ricordate che le parole d’ordine dovrebbero essere sempre : Divertimento e Benessere!
E voi cosa ne pensate di questi 3 errori? Quale fate anche voi?
il mio sbglio è che faccio allenamento contando i chilometri cio a tutti…..
Giustissimo parola d’ordine deve essere sempre BENESSERE E DIVERTIMENTO.
L’errore che spesso mi capita di fare e’ non cansiderare che intorno all’uscita in bicicletta ci devono stare gli impegni lavorativi familiari e della vita comune. Obbiettivo centrato in pieno.
io esco due o tre volte alla settimana, costantemente, non ho velleità professionistiche a causa di un problema cardiaco. La bici mi ha rimesso al mondo ma non posso chiedergli troppo. Da 15 a 20 anni ho fatto agonismo macinando migliaia di Km. Ora ci vado con la consapevolezza che quel tempo non può ritornare, quest’anno ho fatto 10.200 km con 110.827 metri di ascesa, non so a che media, ma vi assicuro che mi è servito molto anche a livello di stress. Abito in una zona collinare-montagnosa (Garfagnana) dove ci fanno da corona le alpi Apuane verso il mare… Read more »
Per allenamento si intende allenamento. Fare molti Km come fanno spesso anche miei amici con uscite di 100/120 Km al passo del mulo, secondo me non serve a migliorarti. Errori che ho sempre fatto un po’ anche io con uscite che invece di allenarmi erano sempre gare. Ora negli ultimi anni seguo tabelle di allenamento personalizzate e prescritte da un noto centro sportivo e devo dire che il mio rendimento è notevolmente migliorato. Preciso che non riesco ad allenarmi con il freddo, quindi abbino qualità ad una giusto quantità misurata in tempo e non in Km. Buone pedalate a tutti… Read more »
condivido in pieno i pensieri del prof. molte volte sono in contrasto con alcuni amici in quanto condividendo i tre pensieri mi scontro con degli amici che non condividono i tre concetti e sempre più sono convinto che il ciclismo è e deve essere per noi che professionisti non siamo … DIVERTIMENTO E BENESSERE” con questo concetto credo che si possa ottenere molto da questo sport fantastico.
gia… dalle mie parti si dice che il troppo e come il niente come in tutte le cose non bisogna mai esagerare,dico quasto perchè mi e capitato qualche anno fa di cercare a tuitti i costi di allenarmi quasi tutti i giorni macinando km all’inizio questo mi dava tanta soddisfazione tanto che nelle uscite in primavera con gli amici facevano fatica a stare appresso a me e quindi mi gratificava tutto cio e cercavo sempre di piu fino ad arrivare a non riuscire a fare una uscita perche tornavo a casa distrutto,allora incominciai a seguire i consigli di chi ne… Read more »
La ‘Condizione’ è come l’erezione: “se la si cerca a tutti i costi, si rischia di non averla mai!” L’ideale è iniziare ad amoreggiare in modo pudico, per poi osare qualche preliminare un po’ più audace, e così facendo, senza particolare impegno e fatica (e in qualche caso anche con un po’ di stupore), si raggiunge l’obiettivo. Che per alcuni potrà consistere in ‘una nottata indimenticabile’ (cioè ottimi piazzamenti), per altri ‘lasciare un buon ricordo di sé’ (buoni piazzamenti) e per altri ancora di poter dire ‘ci sono comunque riuscito’ (la soddisfazione di arrivare alla fine non eccessivamente affaticato -soprattutto… Read more »
hi there, looks like some great discussion going on here
Nulla da dire, le osservazioni fatte sono più che giuste, seguono una giusta logica, il problema è che spesso il tram-tram frenetico della vita quotidiana, il poco tempo a disposizione, la fissazione del miglior risultato in gara, tutto questo ci offusca il cervello e ci porta a commettere i soliti errori, come ad esempio ” ieri non ho avuto tempo per allenarmi, oggi esco e faccio quello che non ho fatto ieri più il carico di allenamento di oggi” in questo modo stiamo apposto con la coscienza ma non con le gambe.
sono concorde quanto detto,io purtroppo per causa lavoro che mi impegna gran parte della giornata non riesco ad allenarmi con costanza tranne un po piu’ in estate dove riesco a fare due tre uscite a settimana,pero’ quando faccio le mie uscite non mi piace strafare per recuperare quello perso..la bicicletta per me prima di tutto e’ passione,piacere…
[…] I 3 errori più comuni dell'allenamento del cicloamatore … […]
E tutto veroa spesso dobbiamo fare i conti con noi stessi e non sempre accettiamo il poco tempo che abbiamo per allenarci io per esempio ho poco tempo ed esco quasi esclusivamente la domenica se non piove ed ogni volta e una grande sofferenza cerco di stare al passo con gli altri ma il risultato e sempre lo stesso non riesco a tenere il loro passo e torno a casa distrutta ed in più sono 3 anni che non riesco a migliorare minimamente
sono daccordo con quanto detto da Riccardo Debiasi ma sottolineo la cosa piu’ importante il RECUPERO .
Sinceramente non aggiungono niente di nuovo ai principi di una corretta teoria dell’allenamento che ogni atleta dovrebbe conoscere: progressività, gradualità, frequenza, alternanza del carico e giusto recupero.
Complimenti comunque per le iniziative presentate su questo sito
Cordialità
Riccardo
A TUTTI QUELLI CHE NON POSSONO FARE A MENO DELL’AGONISMO PUR FACENDO UN MAX DI KM. 3500/4500 L’ANNO -Io faccio parte del unto 3, puttroppo il poco tempo mi porta ogni tanto ha strafare, quindi poco ed intenso, la fortuna è che dopo 20 anni di agonismo (corsa, trhiatlon e ciclismo) riesco ha conoscere il mio fisico e quindi sò gestirmi. Il consiglio che dò a tutti gli atleti come mè è quello (visto il poco tempo) di allenarsi con la qualità (tre volte a settimana rullo con cardio e programmi di allenamento MAX 40 MINUTI), sabato una piccola sgambettata… Read more »
tutto vero, dimenticate però che ci sono persone che hanno gareggiato una vita e adesso voglio andare in bici per il gusto di farlo e basta.
e mi diverto tanto, senza spremermi le meningi sulle percentuali di lavoro in soglia, lavoro lattacido di potenza aerobica bastaaaaaaa mi sono rotto ic….
pedalo pedalo pedalo se ne ho, vado se non ne ho vado lo stesso.
buon vento a tutti.
dopo anni di sovrallenamento con tutti i sintomi citati nel libro di Piero, posso dirvi che tali consigli sono eccezionali. BENESSERE e DIVERTIMENTO ricavati con allenamenti giusti e mirati sono un toccasana eccezionale.
Consigliatemi un bravo preparatore. GRAZIE
ho visto le tue domande effettivamente questi sono errori che quasi tutti gli amatori tendono a fare io o imparato col tempo da quando ho iniziato a correre ti premetto che sono piu di trentanni che vado in bicicletta e ho avuto una breve ma proficua parentesi come dillettante e correvo proprio nella squadra di piero fischi. con gli anni le mettodiche di allenamento sono cambiate ed anche il mio modo di allenarmi e cambiato i primi anni si facevo uscite lunghe a innizio preparazione per accumulare chilometri e creare quella condizione che mi permettesse di essere competitivo durante la… Read more »
l’ossessione dell’allenamento la conosco benissimo anche io. tra spostamenti e lavoro sto fuori casa 12 ore al giorno e per uscire a “battagliare” con gli amici faccio i rulli 3/4 volte alla settimana. ho più volte raggiunto la sindrome da superallenamento (ne sto uscendo ora dall’ultima) usando solo i rulli e guardandomi indietro mi rendo conto che spesso ho visto l’allenamento e la fatica come un modo per uscire dai problemi quotidiani che, più aumentano, più mi fanno concentrare sulla bici. quindi che dire, ogni tanto sarebbe bene fermasi e chiedersi la ragione di troppa passione per uno strumento bellissimo… Read more »
è vero giusto ma pero quando si è in giro in bici purtroppo cado sempre nel errore di provare sempre i miei limiti mi rendo conto di sbagliare ma ……………. ciao a tutti
Condivito perffettamente la tua opinione sul ciclismo amatoriale, un cordiale saluto da Mario ho 61 anni son salito sulla bici per la prima volta nel 78 sposato co due figlie per dimacrire raggiunto l’obbiettivo ho visto che uscento assieme a gente che correva non ero meno di loro, ho deciso di farmi anchio qualche gara a livello amatoriale e mi sono tesserato con l’ente udace di Catania con il dopo lavoro ferroviario,e da qui é iniziata la mia carriera di corridore,subento molte delusioni,iniziai da juniores, ed avevo come avversari tutti ex dilettanti passati a correre negli amatori,tra cui un certo… Read more »
ottimi cosigli…. io mi diverto tanto sopratutto in salita ciaoooooooo
é vero quando si esce in compagnia pedalando e sentendo consigli da chi ne sa di piu è miglior divertimento pedalando (a 69 anni) ciao a tutti.
Qualche errore lo commettiamo tutti, anche i Pro, e si anche loro ne fanno per ….migliorare. Vogliamo Tutti migliorare, certo, ma ognuno deve rispettare le proprie caratteristiche naturali. In questa settima faro’ solo 2 lunghe passeggiate in bici. Negli ultimi 2 mesi ho lavorato abbastanza con una settimana di pausa a fine Marzo e una a fine Aprile, ma ho sentito che mi serviva ancora qualche giorno di pausa. Ma domani prevedo un’ uscita di 4 ore a ritmo di passeggiata. Muoio dalla voglia di pedalare a 85 rpm. col cuore a 130(per me il 75% della Fc.max.). Ciao e… Read more »
Giulio non mi ha capito… Non ho mai inteso sancire che in bicicletta si muore, anzi penso che siano molte, molte di più le persone che ci hanno ritrovato la salute o anche la vita. il senso delle riflessioni fatte non era di non sudare, ma di allargare le vedute. Anche i casi limite ci devono insegnare qualcosa nella vita, per lo meno a capire quali erano i caratteri che li ponevano fuori dalla norma e li portavano a conseguenze estreme strane, rare, atipiche ma comunque legate all’anomalia che le caratterizzava. La differenza tra superficialità e profondità è la scrollata… Read more »
Scusatemi. Ogni opinione ha la sua ragione. Ogni soggetto ha il suo sistema.
Non c’è maestro che possa insegnare a chi si crede maestro. Ma una giusta
ragione c’è per tutte le cose e quella dell’amico Piero mi sembra quella ovvia.
in effetti ieri (di riposo avendo lavorato nel week end) ho fatto un lungo di 127 km con una salita importante ma sono arrivato a casa vuoto e ora di sera anche il mal di testa si è fatto sentire per cui condivido pienamente le parole di piero
Io faccio parte di chi si allena molto, ma ho imparato a mie spese che bisogna farlo con voglia, altrimenti nn si migliora!!
Buone pedalate a tutti perchè il ciclista è un operaio sempre intento alla sua passione… il tempo passa ma noi si migliora Sempre di più :))
Sono pienamente d’accordo e poi come a scritto un ragazzo anchio da quando seguo i tuoi consigli e quelli dei cicloamatori che lasciano i commenti ho migliorato nettamente le mie uscite grazie ancora e buone pedalate a tutti ciao.
Be….che dire sono tante le opinioni, certo un conto che sono dette da persone come noi semplici amatori, è uno che sono dette da preparatori di professionisti.
A parer mio noi siamo degli amatori ci dobbiamo allenare solo per star bene e
di non arrivare mai all’affaticamento.